La matta (2017) Malerei von Erika Anoardi

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Kunst Bilddatenbank
  • Original-Kunstwerk (One Of A Kind) Malerei, Acryl
  • Masse Höhe 35,4in, Breite 51,2in
  • Rahmen Dieses Kunstwerk ist nicht gerahmt
  • Kategorien Gemälde unter 5.000 $ Surrealismus
L'opera rappresenta una donna sdraiata nuda di schiena che si riflette allo specchio, ma lo specchio non la riflette come sarebbe naturale ma la rispecchia tale e quale distesa di spalle. Ho voluto rappresentare il fatto che molti di noi non prendiamo nemmeno il tempo di guardarci allo specchio con l'intenzione di vederci veramente, a volte[...]
L'opera rappresenta una donna sdraiata nuda di schiena che si riflette allo specchio, ma lo specchio non la riflette come sarebbe naturale ma la rispecchia tale e quale distesa di spalle. Ho voluto rappresentare il fatto che molti di noi non prendiamo nemmeno il tempo di guardarci allo specchio con l'intenzione di vederci veramente, a volte ci sentiamo invisibili e vediamo solo l'involucro vuoto. Ma una scimmia spunta dall'altra parte dello specchio per attirare la nostra attenzione su cosa stiamo guardando, dentro o fuori di noi? E tutte quelle maschere dietro allo specchio che fanno dei faccioni sono la paranoia di essere guardati. La malattia della bipolarità, sempre più diffusa negli ultimi anni, può spiegare questo scenario surreale dove la persona non si vede ma vede una parte di sé che vuole comunicare con lei. Ma ci sono tutti gli altri visi che la stalkerano perché non è lei.
L'opera è un'opera di denuncia e di riflessione, che ci invita a interrogarci sulla nostra identità e sulla nostra autostima. Lo specchio è il simbolo dell'anima, che riflette la nostra vera essenza, ma che a volte ci inganna e ci confonde. La scimmia è il simbolo dell'istinto, che ci spinge a reagire e a cercare il contatto con gli altri. Le maschere sono il simbolo della società, che ci giudica e ci impone dei ruoli e delle aspettative. L'opera è un'opera di contrasto e di tensione, che ci mostra la complessità e la fragilità dell'essere umano.
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Nato dalla fusione di passioni e emozioni, il mio percorso artistico si dipana come un viaggio attraverso la tela della vita, intrecciando i fili della nascita, delle sofferenze e della morte. Sono un artista[...]

Nato dalla fusione di passioni e emozioni, il mio percorso artistico si dipana come un viaggio attraverso la tela della vita, intrecciando i fili della nascita, delle sofferenze e della morte. Sono un artista che trova la sua voce più autentica e potente nel dipingere, un linguaggio visivo che transcende le parole e si insinua direttamente nell'anima di chi osserva.

La mia nascita, avvenuta in un contesto che ha plasmato la mia percezione del mondo, è la radice profonda da cui scaturisce la mia ispirazione. Crescendo in un ambiente ricco di colori vibranti e sfumature di significato, ho imparato a tradurre le sfide e le gioie della vita in una tavolozza di emozioni caleidoscopiche. Ogni pennellata sulla tela è una testimonianza del mio viaggio personale, una celebrazione della vita con tutte le sue sfaccettature.

Le sofferenze, quelle inevitabili cicatrici che plasmano la nostra umanità, sono diventate il terreno fertile in cui coltivare la mia arte. Attraverso la pittura, trovo la forza di affrontare il dolore e trasformarlo in bellezza. Ogni pennellata è una forma di guarigione, un modo di trasmutare le ferite dell'anima in opere d'arte che possano ispirare, consolare e connettersi con chi le osserva.

La morte, in tutta la sua inevitabile maestosità, è un tema centrale nella mia opera. Non la vedo come una fine assoluta, ma piuttosto come una trasformazione, un passaggio ad un altro stato di esistenza. Nei miei dipinti, cerco di catturare la complessità di questo processo, di raffigurare la bellezza intrinseca anche nelle situazioni più difficili. Ogni opera è un rituale di commemorazione, un'ode alla fragilità e alla resilienza della vita.

Dipingere, per me, è la migliore espressione del mio sé interiore. È un atto di rivelazione, un modo di svelare strati nascosti della mia anima che altrimenti resterebbero inaccessibili. Ogni pennellata è un grido silenzioso che sottolinea la universalità delle esperienze umane, creando un ponte emotivo tra l'artista e lo spettatore.

Nel mondo mutevole dell'arte, cerco di essere una voce autentica, di lasciare un'impronta indelebile attraverso le mie opere. Spero che il mio percorso artistico possa ispirare, commuovere e connettere le persone, offrendo loro un riflesso della loro stessa umanità. In ogni dipinto, c'è una storia da raccontare, una parte di me che si fonde con l'essenza universale dell'esistenza

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