ABSENCE (2021) Digital Arts by 𝘿𝘼𝙉𝘛𝘏𝘌𝘽𝙀𝘼𝙍

Forse è così che funziona l’amore, l’insostenibile peso dell’assenza. E l’inevitabile resa. Dove c’era lei, anche senza vederla, c’era pace, il ristoro, il placarsi di un’anima dannata. Ma la nave è salpata e non tornerà più al porto, inutile aspettarla. Lei ti ha salutato un’ultima volta, con quella voce che nemmeno una tempesta riesce a soffocare. Fiera, sinuosa, potente, cattiva. Tutto quello che puoi amare e odiare nello stesso momento. Il suo ingresso nella tua vita ti ha cambiato, il suo addio ti cambierà ancora. L’amore è cambiamento, mutazione, dolore, trasformazione. Rimpianti, tanti. In quel vuoto enorme che non sai come colmare fluttuano le domande, gli errori che hai fatto, le scelte obbligate, le decisioni sbagliate. Quando credi di amare qualcosa, chiediti se l’hai amata abbastanza. Chieditelo ogni giorno, mentre è con te, non quando l’hai persa per sempre. Non è il dolore la misura corretta dell’amore, ma l’assenza, una sedia vuota, una parete bianca che dovrai adibire per un altro scopo. È banale come un quadro sul muro ci manchi se viene spostato. Sembra innaturale, sembra che quello fosse il suo posto da sempre. E quando qualcuno lo troverà in una vecchia scatola di cartone impolverata si chiederà in effetti dove era stato collocato, su quale parete. Quella che vedevano tutti, in bella mostra, o in quella che poteva vedere solo il suo proprietario. E l’amore è un quadro bellissimo che spostiamo nelle pareti della nostra anima. Fino a privarcene, mentre il vuoto si colma dell’insostenibile peso dell’assenza.

Testo di Alessandro Pasquali

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