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Daniela Vignati

Back to list Added Jun 7, 2011

ROSSO VIVO museo regionale delle Scienze di Torino

Il colore dell'anima
Casale | 01/11/2012 — Una collettiva, o meglio, cinque personali. Poco importa. Quello che conta e che tutti gli artisti presenti alla mostra d’arte contemporanea che si inaugura domani al Castello di Casale rappresentano il Monferrato e l’humus vivace dal quale si propagano tropicali le arti visive.
Piergiorgio Panelli, Cecilia Prete, Roberto Spotti, Giovanni Tamburelli e Daniela Vignati portano l’unicum molteplice e discorde delle loro personalità nelle sale del piano alto del Castello, le colorano e le trasformano come spesso riesce a fare un’opera contemporanea a contatto con l’ambiente ospite.
Piergiorgio Panelli, casalese doc, ha intrecciato la sua ricerca artistica con l’attività di critico d’arte. I rossi e i blu potenti e totali, il cromatismo utilizzato per enfatizzare il rapporto tra essere umano e natura, divengono lirici al contatto con la luce.
Dominio del colore anche per Daniela Vignati, ma sembra connaturato all’espressione artistica femminile trovare comunque una tonalità narrativa. Non più astrazione, come per Panelli. Qui il colore è quasi testo per un racconto onirico, e il piacere della bellezza rimane un compito dell’arte. Nata a Milano, Daniela Vignati vive e lavora a Rosignano Monferrato.
Milanese trapiantato a Casale anche il fotografo Roberto Spotti. La sua Parigi in bianco e nero ricorda un po’ quella di Robert Doisneau. Precisa composizione formale per mostrare, dice, «un aspetto della realtà che altrimenti rimarrebbe inespresso e sfuggirebbe alla visione, ma cerco anche di fare memoria di quell'istante».
Giovanni Tamburelli è conosciuto soprattutto per il suo universo marino, per i suoi pesci fantastici e allucinati, ma anche per le tante mostre di pittura e scultura allestite in Italia e all’estero. Ironia leggera come una piuma quella delle sue creazioni, e il potere dell’immaginario è riportato anche nei suoi libri d’artista. Con Enrico Colombotto Rosso, altro artista che lavora in Monferrato, ha pubblicato un “Bestiario per adulti” e “Gattomanzia”. Con Aldo Mondino (ancora il Monferrato) ha realizzato “Codice amaro”.
Cecilia Prete vive e lavora a Casale, ma il suo background è milanese. Diplomata all’Accademia di belle arti di Brera, ha scelto la comunicazione diretta del figurativo.
Il titolo della mostra è “Gli spazi dell’anima”. Domani le opere saranno presentate dai testi di Elisabetta Raviola, Davide Sandalo, Lara Miceli, Sabina Malora e Loris Barbano, con una introduzione di Piergiorgio Panelli.

Gli spazi dell’anima
Castello del Monferrato, inaugurazione sabato 3 novembre alle ore 18; fino all’11 novembre; 10-12.30 e 15-18.30

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