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Spazio Intelvi 11

Back to list Added Apr 18, 2019

Paolo Avanzi 2006 - 2019 Opere scelte

Via Valle Intelvi, Argegno, Dizzasco CO, Italia

Thursday 25 April 2019
Saturday 18 May 2019

Mostra personale: Paolo Avanzi 2006 - 2019 Opere scelte 


Artisti: Paolo Avanzi,


Sede:         Spazio Intelvi 11

Luogo    Via Valle Intelvi, 8 - Dizzasco - loc. Muronico (Como)

Per info:

- Tel. Cell.  3401066977

email: spaziointelvi11@yahoo.com  web:   


Durata: 25 Aprile  – 18 maggio 2019

Vernissage: giovedì 25 aprile - ore 17.00

GENERE:  Pittura, arte contemporanea.


Orari    sabato ore 16.00 – 19.00 o su appuntamento


Ingresso: libero


Curatore: Franca Doriguzzi



ABSTRACT

Personale di Paolo Avanzi che espone una significativa selezione di opere pittoriche realizzate nel corso della sua carriera artistica dal 2006 ad oggi.


TESTO.


Lo Spazio Intelvi 11 è una location ricavata all'interno di un edificio risalente all'800 nel borgo di Muronico, a meno di un chilometro da Argegno, sulla sponda occidentale del lago di Como.


La figurazione di Paolo Avanzi è basata sulla scomposizione dell’immagine in una serie di tasselli, così che la figura risulta percepita attraverso un gioco di specchi. Una trasformazione cioè della forma nella sua essenza figurativa, attraverso lo specchio come strumento di frammentazione e deformazione dell’immagine.

Ne scaturiscono brandelli di immagini riflesse, come se sulla tela si depositassero le tessere di un mosaico fatto da tanti frammenti di vetro. 

Le singole tessere rimandano poi ad una calibratura delle sfumature cromatiche della materia (olio o acrilico) sulla tela per rendere in modo intellegibile, agli occhi dell’osservatore, la progressiva deformazione della figura. 


Paolo Avanzi è approdato al suo attuale stile nel 2006 dopo un periodo di sperimentazione su materiale plastico, in cui l'artista impiegava smalti e vernici.

Le figure distorte e frammentate sono il frutto di una ricerca basata sia su questa precedente sperimentazione, sia su elaborazioni di grafica digitale che offrono una possibile architettura su cui si innesterà l'opera d'arte vera e propria.


I soggetti ritratti prendono linfa dalla realtà contemporanea. Ritratti di uomini e donne anonimi, che, sotto le mani dell’artista, riacquistano una identità tutta particolare, quella negata dalla edulcorata e massificante società consumistico-tecnologica. Un’operazione che fa riaffiorare vecchi fantasmi, laddove spesso troviamo sguardi o espressioni solo apparentemente rassicuranti. 


Il risultato è una congerie di tessere di un mosaico irrisolto, quale potrebbe essere quello di uno specchio infranto, e tuttavia tale da restituire una prospettiva coerente dell’uomo d’oggi. La coerenza nell’incapacità di percepirsi come soggetto unitario, sotto l’incalzare di lusinghe dettate da troppe ambizioni pericolose. 


Queste operazioni pittoriche possiamo definirle quindi “speculazioni” sia nel senso letterale del termine (osservazioni attraverso lo specchio) sia nel senso di elucubrazioni sull’immagine che viene “processata” mentalmente prima che sulla tela.


Ciò che fa testo, alla fine, è comunque il dato visivo, il senso di sorpresa o disorientamento dell’osservatore, cercato anzi voluto, senza il quale ogni elaborazione concettuale, anche la più raffinata, rimarrebbe uno sterile esercizio fine a se stesso.


La razionalità dell’insieme (scomposto in una logica architettura) cede il passo all’impulso di scombinare la micro immagine (del singolo tassello) obbedendo ad una esigenza di ritorno all’informale, che è quello che aveva caratterizzato la iniziale produzione polimaterica dell’artista. 

In ciò ci sembra di leggere il tentativo di trovare un connubio fra razionalità (esteriore) e irrazionalità (interiore), fra logica (del generale) e instintualità (nel particolare).

Al di là di questa interpretazione estetica, è comunque sempre percepibile in Paolo Avanzi la volontà di cogliere una molteplicità di prospettive non solo visuali ma anche psicologiche nel soggetto rappresentato, e questa valenza psicologica la si può riscontrare anche nel particolare inanimato dello sfondo, sia esso oggetto di arredamento o scorcio di paese, come a voler ricreare una dimensione di esistenza autonoma anche per gli aspetti che fanno da corollario alla figura umana.

Alla base dell’approccio di Paolo Avanzi con l’arte c’è questa voglia di mettersi in gioco, che si concretizza in una apertura alle più svariate espressioni con un atteggiamento libero da pregiudizi.


Paolo Avanzi è noto come artista poliedrico, tanto che i suoi interventi spaziano dalla scrittura alla musica e al teatro. Ha pubblicato diverse raccolte di racconti, poesie e saggi sulla creatività e sullo storytelling.





Nota Biografica


Paolo Avanzi nasce a Rosolina (RO) nel 1958. Risiede a Bresso (Mi).


Laureato in Psicologia. Ha lavorato per oltre trent'anni come Quadro.in aziende multinazionali.

Approda alle arte figurative, dopo esperienze in ambiti diversificati, dallo studio del pianoforte alla scrittura di racconti e romanzi. 


Le sua produzione iniziale è di tipo polimaterico (utilizzo di plastiche e smalti) e privilegia l’informale. 

Nel 2004 effettua la sua prima personale nel Museo Sandretto di Pont Canavese.

Dal 2006 si indirizza verso un figurativo di tipo sperimentale che risente di queste esperienze informali.

Nel 2007 partecipa alle Fiere d’arte internazionali di Miami. New York e Seoul. 

Negli anni successivi consolida la propria esperienza nelle maggiori fiere d’arte nazionali. Tra le innumerevoli personali citiamo quelle presso Galleria Arte Capital di Brescia, Museo U. Mastroianni di Marino, Pinacoteca comunale di S. Michele Salentino, Galleria Emmediarte di Milano e Galleria Centro Arte Moderna di Pisa.

Le opere dell'artista sono presenti all'interno del suo sito ufficiale, nonché catalogo www.paoloavanzi.com


Negli ultimi anni ha pubblicato un romanzo e alcune raccolte di racconti e poesie, nonché saggi sulla creatività e sullo storytelling. Questa produzione culturale è visibile nel sito www.avanzidicultura.com

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