Biografia dell’autore
Nato e cresciuto a Specchia, antico borgo in provincia di Lecce, l’artista Giovanni Perdicchia, riconosce sin da subito la passione-vocazione per l’arte, che lo porterà a intraprendere la formazione artistica. Dopo il diploma, conseguito presso Istituto Statale d’Arte, si laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Lecce, e abilitatosi, presto si dedica all’insegnamento. Attualmente è Docente in ruolo di Arte e Immagine. Parallelamente porta avanti un infaticabile percorso di ricerca e sperimentazione personale, in continuo sviluppo, confrontandosi con diverse discipline che vanno dal disegno alla fotografia, dal restauro alla stampa artistica, pur privilegiando la pittura come “pietra angolare” e il genere figurativo come sua espressione. Il Ritratto in particolare, diviene oggetto e soggetto prediletto. Fa conoscere i suoi dipinti e scatti fotografici attraverso la partecipazione a diversi progetti, eventi espositivi e premi internazionali, come il prestigioso concorso “Premio Eiffel Parigi” classificandosi tra i primi 100, ma anche attraverso la rete, arricchendo la sua produzione con opere digitali. E’ possibile scorgere le diverse influenze e contaminazioni che attinge dal suo bagaglio artistico, in un sincretismo che fonde ricerca estetica e poetica, andando da elementi stilistici e rimandi all’arte dei Maestri del passato, passando per la fotografia dei grandi autori, fino alla più recente arte digitale. Un’armonica gestalt di forme e il gusto raffinato per il colore, fanno dello stile pittorico dell’artista, come ha osservato la critica d’arte Lidia Silanos, “una sorta di segreta misura che si potrebbe definire architettura intima del dipinto”. Con l’intento di creare nuovi spazi dimensionali, attraverso il richiamo a un’ amplificazione dei sensi, che secondo l’autore sottende all’ operato artistico, ma che chiama a partecipare lo spettatore, ponendo quest’ultimo in contatto immediato con l’opera, in un luogo immaginifico possibile, dove i limiti spazio-temporali vengono valicati, dove osservato e osservatore si intrecciano e contribuiscono all’estrinsecarsi di entrambe le soggettività come nell'opera "Allegoria dell'artista"2016.
"Ritratto di Bob Marley"(2003) -Riprodurre nella fisionomia il carattere delle persone è fatica spirituale, ma tradurre in termini di pittura un grande artista è opera ancora più ardua. C'è nel dipinto di Perdicchia il gusto raffinato per il colore: una sorta di segreta misura che si potrebbe definire "architettura intima" del dipinto. (Lidia Silanos Critica d'Arte).
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