Death Valley, California Oct. 2006. (2006) Photography by Alessandro Lisci

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  • This work is an "Open Edition" Photography, Giclée Print / Digital Print
  • Dimensions Several sizes available
  • Several supports available (Fine art paper, Metal Print, Canvas Print)
  • Framing Framing available (Floating Frame + Under Glass, Frame + Under Acrylic Glass)
Alessandro Lisci tra Spirito Americano e linguaggio italiano di Stefano Colonna Alessandro Lisci in questa sua prima monografica ha detto di aver voluto interpretare lo Spirito Americano con la S e la A maiuscole, esprimendo così una vera e propria venerazione di quell’America selvaggia e al tempo stesso addomesticata che[...]
Alessandro Lisci tra Spirito Americano e linguaggio italiano

di Stefano Colonna

Alessandro Lisci in questa sua prima monografica ha detto di aver voluto interpretare lo Spirito Americano con la S e la A maiuscole, esprimendo così una vera e propria venerazione di quell’America selvaggia e al tempo stesso addomesticata che siamo abituati a conoscere attraverso le relazioni di viaggio di tanti europei che l’hanno visitata. Ma il viaggio in America di Lisci è stato un poco diverso dagli altri, sia perché si è trattato di una luna di miele, molto “Honey” appunto, sia perché il tema conduttore del suo itinerario fotografico è stata la Natura intesa come bellezza primigenia e Grande Madre, archetipo del mito della donna nella cività europea e soprattutto italiana. Ecco allora che la donna nel deserto non è solo la bella moglie di Alessandro, Angela, ma anche e soprattutto quella figura che, messa all’interno di una natura avversa, riesce misteriosamente a dominarla dall’interno grazie alla forza che essa stessa sprigiona, essendo a sua volta natura.
Molti elementi citati nel corso della mostra, come per esempio la sfavillante automobile emblema della civiltà tecnologica americana, sembrano riassorbiti dal leit motiv della bellezza femminile che qui reinterpreta in senso rinascimentale l’idea della donna quale sorgente botticelliana della vita.
La novità della mostra di Lisci sta dunque nell’aver saputo interpretare lo Spirito Americano in chiave umanistica italiana con un linguaggio moderno e coinvolgente, a tratti concitato e appassionante.

Tra i maestri che Alessandro cita come suoi punti di riferimenti ci sono, oltre al suo maestro Pannozzo, Mario Giacomelli e Ansel Adams. Io aggiungerei soltanto che Lisci mi sembra un McCurry italiano perché unisce la passione per le foto di reportage e il talento di ritrattista ad un gusto romano fortemente tipicizzante.

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Alessandro Lisci is a recognized professional photographer specializing in photo reportage. He is the author of several photographic scoops including portraits, in the favelas of Ponte Mammolo in[...]

Alessandro Lisci is a recognized professional photographer specializing in photo reportage. He is the author of several photographic scoops including portraits, in the favelas of Ponte Mammolo in Rome or the first world exclusive interview ever made to priests persecuted by the Chinese government.

Alessandro Lisci was born in Rome. He is also a teacher at the Popular University of Rome, and he currently conducts courses and workshops in photography in parallel to the activity of freelance photographers.

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