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Agatino Raciti

Back to list Added May 12, 2015

dove abita l 'utopia a cura di Stefania Fanesi Ferretti

Architettura e Arte (usual-inusual) Binomio da sempre inseguito e studiato da differenti punti di vista partendo da quello concettuale per arrivare a quello materico delle tele dipinte. Nelle prime esperienze pittoriche ancora cariche di dogmi scolastici è evidente l'influsso di quegli artisti che solevano andare oltre gli schemi di una società ignava sorda e passiva: primo fra tutti S.Dalì con le sue trasformazioni tematiche e surreali, passando poi per Klimt e Schiele. Dopo la formazione universitaria i riferimenti si sono affinati e maturati nello sviluppo di una linea di "fuoco2 come direbbe D. Libeskind (architetto polacco) fatta esclusivamente di insolite citazioni e input geometrici puliti e quasi sacri, spazi anonimi, superbi, vuoti e carichi di una tensione interiore molto forte. Inquietudine e passione sembrano rifarsi a quella condizione dell'uomo contemporaneo chiuso nella gabbia della vita.
La partecipazione alla 3° edizione del premio Libero Ferretti "dove abita l'utopia" rievoca in me la problematica legata all'esistere utopico dell'essere contemporaneo. Utopia, ovvero simulazione temporanea, ora negata ora tollerata ora collocata nell'effimero spazio interiore fatto di strani miscugli quali carne cemento collante e quant'altro occorre per materializzare e ricomporre i frammenti, di cui l'essere vivente - che non coincide necessariamente soltanto con l'essere umano - è composto.
L'esserci e il non esserci - l'ordine e il disordine - l'usuale e l'inusuale appunto... i doppi eterni che ritornano allo stato materico finale.
Agatino Raciti

Artmajeur

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