N Zamperini

Destruars

La nebbia come ultimo presagio. Quello che è dentro è anche fuori. Dalla nebbia non si scappa come dalla propria vita. Non si vede uscita, non c'è uscita, solo oggetti sfocati o magari nemmeno quelli. Non si taglia col coltello, non si soffia mai via, a volte si dirada, ma poi torna più fitta di prima. Allora, invece di trovare la luce, ci si nasconde in essa e si cercano miraggi che, puntualmente, sfumano nel nulla. Si distrugge così l'arte e la si rende accessibile a chi non è capace, a chi ascolta senza mai parlare e, quindi, capisce, ma non sarà capito. Nella nebbia solo chi grida è riconoscibile.