Belfast, sensazioni, percezioni.............. (1995) Schilderij door Stefano Rollero

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  • Origineel Kunstwerk Schilderij,
  • Dimensies Hoogte 39,4in, Breedte 23,6in
  • Categorieën Schilderijen onder US$ 5.000
Sono stato in Irlanda nel Nord nel 1995 . Ho un ricordo stupendo, non solo un’isola verde dove abita il popolo più ospitale della terra, e' anche la terra dove racconti e leggende si mescolano con la realtà, dove la birra Guinness regna regina, dove l'aria è pura e tersa e si vivono i valori semplici della vita quotidiana: colori mai[...]
Sono stato in Irlanda nel Nord nel 1995 . Ho un ricordo stupendo, non solo un’isola verde dove abita il popolo più ospitale della terra, e' anche la terra dove racconti e leggende si mescolano con la realtà, dove la birra Guinness regna regina, dove l'aria è pura e tersa e si vivono i valori semplici della vita quotidiana: colori mai uguali, una luce che si stempera contro un cielo azzurro...
Certamente Belfast è stata la città che mi ha maggiormente colpito.
. L’atmosfera nella città di Belfast ha l’odore della paura e dell’industria. L’ambiente è diafano nel centro, pieno di negozi e hamburgerie. Ma basta avvicinarsi alle periferie per scoprire un’altra prospettiva fondata sulla violenza settaria tra cattolici e protestanti. La città si rivela divisa da un conflitto nazionalista che ha procurato migliaia di vittime.
Esplorare le periferie di Belfast diventa un viaggio attraverso un vero e proprio conflitto ideologico. Quartieri come Shankill Road (protestante) o Garvaghy (cattolico) esprimono l’ostilità inquietante che esiste fra le due comunità, così pericolosamente vicine. Tra le lunghe strade di case a schiera protestanti e i circolari quartieri cattolici non c’è molta distanza. A separarli le "peace lines", tristi muri che bastano appena per mantenere una fragile tranquillità tra i due gruppi.
Le due comunità si isolano e si assediano. Nella gran parte delle zone protestanti i margini dei marciapiede vengono dipinti coi colori unionisti: rosso, blu, e bianco. Questa policromia, unita ai graffiti che tingono le facciate di case e muri trasmette un’idea di minaccia all’altra comunità. Lo spazio pubblico è preda della violenza propagandistica, di simboli e bandiere che delimitano l’identità della zona. Le strade sono la prova dello scontro tra due mentalità inconciliabili, impaurite dalla presenza di gruppi paramilitari.
Le barriere tra le due comunità sono ormai parte del paesaggio e a nessuno viene in mente di demolirle, perché prima di buttare giù quelle fisiche, bisogna scavalcare quelle psicologiche. Anzi le barriere crescono, ne sorgono di nuove, o vengono allungate di qualche metro quelle già esistenti, perché la separazione è considerata l'unica soluzione dopo decenni di odio e di violenze perpetrate dalle due comunità. Dividendosi fisicamente, rinchiudendosi nel proprio microcosmo nascono "isole" religiosamente omogenee. Belfast, simbolo dell’egemonia protestante in Irlanda del Nord, palpita ancora oggi come una ferita aperta nel cuore di una democrazia liberale chiamata il Regno Unito. Ma ha fatto il miracolo. L'Irlanda del Nord ha vinto la sua scommessa con la pace, dopo trent'anni di un conflitto arcaico, si è siglata la pace definitiva.
Bene, ho aquistato in un negozio un "poster" di Belfast, un poster “di invito turistico” di quel periodo; nella gigantografia il Municipio di notte e per giunta con la pioggia!
Che gusto triste e sconsolato! Ma con quel manifesto scuro e...come potevano invogliare i turisti alla visita della città!
Tornato a casa, ho eseguito un intervento ad olio, direttamente sul poster, quello che vedete è la vera sensazione psicologica che provavo e percepivo oltrepassando il check-point di Lanark Way, che la polizia Inglese chiudeva ogni sera alle 21..
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Biography 1996. Stefano Rollero's artistic work emerges from his careful reflection on the art of images in general, but it is that of collage that captures him. Rollero represents for us a "phenomenon" in a sad[...]
Biography 1996. Stefano Rollero's artistic work emerges from his careful reflection on the art of images in general, but it is that of collage that captures him. Rollero represents for us a "phenomenon" in a sad artistic panorama in which "improvisers - improvised" swarm "creating" authentic banalities, triumphs of their ignorance and more than elementary technical and cultural preparation; From this squalor emerge very rare figures who, despite not having academic qualifications, manage to create culture with serious, humble and intelligent work. Our artist evidently has innate talents that he has managed to cultivate and refine until he expresses himself in a solid and mature way. Working with collage and decolage is very difficult because the obvious, the banal, are always lurking, but Rollero translates with great seriousness, in a sensitive and lively way, cultural stimuli, events, visual opportunities in a passionate research in which the fragments, flashes, moments, as if just emerging from a great chaos, find a precise location and a precise meaning. Sometimes ironic, sometimes severe witness of the events of our era, other times lucid or ferocious or amazed, Rollero continually evolves, absolute master of a lively and engaging language", in fact his paintings are appreciated in local exhibitions as well as national ones and international, where he has obtained significant recognition and prizes, as happens for an art master. Pippo Ciarlo.

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