Silvia Abbiezzi
Per me, la macchina fotografica è un libro di schizzi, uno strumento di intuizione e spontaneità. (Henri Cartier-Bresson)
10 opere da Silvia Abbiezzi (Selezione)
Scarica come PDF"Identità caleidoscopica: Troppo Vicino Chi Legge" 2021 • 10 opere
Rielaborazione digitale di parti del corpo mediante un’Applicazione.
Ripetuta e riflessa, frammentata[...]
Rielaborazione digitale di parti del corpo mediante un’Applicazione.
Ripetuta e riflessa, frammentata e deformata, l’immagine assume aspetti e significati completamente differenti da quella iniziale, proponendo una versione distorta della realtà.
Le fotografie originali sono il risultato della mia personale ricerca sul corpo, che nasce dall’esigenza di riflessione sull’identità, e non potevano che partire dall’autorappresentazione.
La matrice, al centro del “mosaico”, è un dettaglio del corpo femminile: nella prima serie, una scollatura rivela il monito “troppo vicino chi legge” tatuato sul seno a forma di libellula; nella seconda, “l’albero della vita”, un ciuffo di capelli incollati e cuciti su tela evoca la peluria pubica.
Il caleidoscopio è solo uno dei filtri attraverso i quali osservo l’attuale tendenza quasi ossessiva all’autorappresentazione e alla condivisione sui social della propria immagine corporea come espressione del sé.
L’opera d’arte, la lente d’ingrandimento di questa frammentazione e ricostruzione dell’identità collettiva contemporanea, cerca di restituire all’individuo la propria interiorità, singolarità irripetibile.
Ripetuta e riflessa, frammentata e deformata, l’immagine assume aspetti e significati completamente differenti da quella iniziale, proponendo una versione distorta della realtà.
Le fotografie originali sono il risultato della mia personale ricerca sul corpo, che nasce dall’esigenza di riflessione sull’identità, e non potevano che partire dall’autorappresentazione.
La matrice, al centro del “mosaico”, è un dettaglio del corpo femminile: nella prima serie, una scollatura rivela il monito “troppo vicino chi legge” tatuato sul seno a forma di libellula; nella seconda, “l’albero della vita”, un ciuffo di capelli incollati e cuciti su tela evoca la peluria pubica.
Il caleidoscopio è solo uno dei filtri attraverso i quali osservo l’attuale tendenza quasi ossessiva all’autorappresentazione e alla condivisione sui social della propria immagine corporea come espressione del sé.
L’opera d’arte, la lente d’ingrandimento di questa frammentazione e ricostruzione dell’identità collettiva contemporanea, cerca di restituire all’individuo la propria interiorità, singolarità irripetibile.
"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 10"
Disponibile
a partire da 66,79 USD
"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 06"
Fotografia | Diverse dimensioni
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"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 02"
Fotografia | Diverse dimensioni
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"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 09"
Fotografia | Diverse dimensioni
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"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 05"
Fotografia | Diverse dimensioni
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"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 01"
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"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 08"
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"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 04"
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"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 07"
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"Identità caleidoscopica_ TroppoVicinoChiLegge 03"
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