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Silvia Abbiezzi

Ritorna alla lista Aggiunto il 19 giu 2022

“Venti Per Venti: quel filo rosso che sorresse il mondo”

Lineadarte Officina Creativa, Via San Paolo, Napoli, NA, Italia

lunedì 20 giugno 2022
sabato 9 luglio 2022

Collettiva a cura di Giovanna Donnarumma e Gennaro Ippolito.

Mostra internazionale del piccolo formato VENTIPERVENTI quel sottile filo rosso che sorresse il mondo La manifestazione giunta alla sua XIV edizione ideata e curata da Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma segna anche il traguardo dei quindici anni di attività di Lineadarte Officina Creativa.  La mostra nasce come momento di condivisione e confronto artistico. Prendendo spunto dalle antiche riggiole napoletane abbiamo cercato negli anni di avere una visione contemporanea e nel tempo collettiva di una identità che ci appartiene ed è ben radicata nel nostra cultura. Nel corso degli anni abbiamo avuto circa 2000 creativi che si sono confrontati con questo piccolo formato seguendo di anno in anno le indicazioni curatoriali. Quest’anno un filo rosso ci legherà , quel filo rosso che da sempre lega l’umanità Affiancati anche quest’anno dal Prof. Rosario Pinto  proprio in quello spirito di condivisione che caratterizza la manifestazione ha abbracciato nuovamente questo progetto e sue sono le parole di presentazione del catalogo e della stessa.

‘Tout se tient’ è una locuzione corrente che addita il convincimento che ogni cosa sia legata ad un’altra secondo un principio di interrelazione generale che trova una sua corrispondenza nel prescritto fisico gravitazionale e in quello morale della solidarietà.

Detto questo, però, non è chiaro ‘come’ ogni cosa si tenga e qui giunge soccorrente un’altra locuzione, quella di ‘fil rouge’ che addita – nella sua origine fiabesca – la consistenza del legame interpersonale, un legame biunivoco che sembrerebbe segnare l’imprescindibilità dell’amore tra due soggetti umani al di là della condizione temporo-spaziale che li separa. 

La leggenda del fil rouge, infatti, spiega come ciascuno di noi sia, in qualche modo sottoposto alla piu dolce delle ‘condanne’: quella di amare.

...Un’altra locuzione giunge, a questo punto, allora soccorrente, quella cosiddetta della ‘catena umana’ che conferisce al concetto di vincolo biunivoco che si stringe col ‘fil rouge’ una piu ampia estensione d’ambito, giustificandosi come strumento d’unione intersoggettiva allargata. 

…E l’arte gioca in tutto ciò un ruolo decisivo e fondamentale, giacché essa riconduce ancora una volta alla centralità del soggetto umano, soprattutto ora che, dopo la affermazione della svolta decisiva delle Avanguardie Storiche, si è pienamente consumata la divaricazione tra ‘raffigurazione’ e ‘rappresentazione’ lasciando all’arte, appunto, l’opportunità di riappropriarsi di se stessa.

L’arte, in particolare, consente di praticare un gradiente conoscitivo in cui le prammatiche esistenziali (con un percorso che va da Kierkegaard a Sartre, passando per la ‘liberazione’ marxiana e giungendo al disincanto di Marcuse e di McLuhan) possono muovere ad esprimere le proprie istanze esigenziali, consegnando al soggetto umano un progetto di convivialità partecipativa al cui interno la concezione leopardiana che invocava – ma senza credere nella sua realizzabilità – una ‘social catena’, vede crescere la forza di coesione di un sistema in cui la interconnessione di tanti esilissimi ‘fils rouges’ costruisce un ordito di réseau di indicibile ‘resistenza’ . 

Artmajeur

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