Michele Privileggi
Breve nota biografica
Michele Privileggi nasce a Parenzo, nella bella penisola Istriana il 12 aprile del 44 ma dopo alcune burrascose vicende, nel 1947, la famiglia costretta all’esilio si rifugia a Torino. Adolescente curioso, con i consigli del fratello maggiore Livio inizia a suonare, disegnare e dipingere; nel 1960, frquenta corsi artistici professionli e dopo la maturità, con i consigli del maestro Guido de Bonis e Ponte Corvo, scopre la scultura, che diventerà la sua passione dominante.
Vive a Leinì (Torino) nella sua casa studio, dove per soddisfare la sua innata curiosità, disegna, modella, scolpisce legni pietre e metalli , sperimentando le più disparate tecniche. Ha realizzato opere originali ed eclettiche, monumenti, sculture arredo, vetrate,fantasticando con il legno, la pietra, il bronzo ed altri materiali, compresa la pellicola... nel telefilm " Viaggio di nozze ", girato nel suo studio per la Televisione Svizzera. con la regia di Raffaele Meloni. Ha insegnato all' UNI 3 di Leinì (Torino) alcuni elementi della scultura, e la tecnica dell'incisione.. Dal 1978 ha installato più 15 monumenti , presentato le sue opere in più di cento mostre collettive e personali e partecipato ad una decina di concorsi pubblici per la realizzazione di opere artistiche.
Alcune opere
-"Scultura Altare" in legno e cristallo cm 110x180 ,Cappella Casa per Anziani di Cantalupa (To)
- Pala altare cm 180x250, tecnica mista Cappella Casa per Anziani di Cantalupa (To) .
- Cristo Re dell’universo, scultura lignea cm 90x180, Cappella di S. Martino -Cantalupa -(Torino )
- Stazione della via Crucis a Leinì tecnica collage su legno cm 80x120
- Monumento in acciaio “Ali come vele”( h=mt 6, kg 600) sul monte Freidour a quota 1400 (Pinerolo.
- Monumento ai Bersaglieri, acciaio e giochi d'acqua m 5 a Leinì (Torino).
- Monumento agli Alpini cm 170 in triplice strato di acciaio corten Leinì (Torino)
- Ritratto bronzo su pietra in onore della maestra "Silvia" a Cantalupa
- Monumento agli Alpini mt. 3, in granito , acciaio e giochi d'acqua in caduta, Cantalupa (Torino)
- Monumento alla fisarmonica tecnica mista h = m. 3, - museo della fisarmonica, (ditta Verde) Leinì (Torino)
- Monumento in bronzo e pietra ( mt. 3,5 a) agli "Istriani ovunque sepolti nel mondo" cimitero di Torino
- Opere plurimatericheperimetrali per il salone polifunzionale a Cantalupa ( To )
- Monumento ricordo all’emigrante bronzo e pietra – Cantalupa 2005
- Monumento acciao inox mt.4,50 dedicato all’ Ass. Aeronautica di Pinerolo - Cantalupa2005
Recensione di Massimo Centini
Il legno si unisce al metallo, il colore gioca con la forma e il tutto inizia la sua magia che sa di echi primigeni dove l'artista sciamano evoca un altro sogno, un altro presagio, un altro riverbero Michele Privileggi si identifica in questa misteriosa figura spesso mi pare di intravederlo mentre contende al fuoco una parte della materia vibrante di ricordi deposti at...
Scopri opere d'arte contemporanea di Michele Privileggi, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Scultura, Pittura. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2006 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Michele Privileggi su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Michele Privileggi. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
opere di collage e scultura • 44 opere
Guarda tuttoMichele Privileggi nasce a Parenzo, nella bella penisola Istriana il 12 aprile del 44 ma dopo alcune burrascose vicende, nel 1947, la famiglia costretta all’esilio si rifugia a Carignano (To). Adolescente curioso, con i consigli del fratello maggiore Livio inizia a suonare, disegnare e dipingere; nel 1960, frquenta corsi artistici professionli e dopo la maturità, con i consigli del maestro Guido de Bonis e Ponte Corvo, scopre la scultura, che diventerà la sua passione dominante.
Vive a Leinì (Torino) nella sua casa studio, dove per soddisfare la sua innata curiosità, disegna, modella, scolpisce legni pietre e metalli , sperimentando le più disparate tecniche. Ha progettato e realizzato opere originali ed eclettiche, monumenti, sculture arredo,vetrate, fantasticando con il legno ,la pietra,il bronzo ed altri materiali . Esperienza interessante, il ruolo di Michele nel telefilm "Viaggio di nozze", per la TV Svizzera , girato nel suo studio nel 1986 con la regia di Raffaele Meloni. Ha insegnato all' UNI 3 di Leinì (Torino) alcuni elementi della scultura, e la tecnica dell'incisione; partecipa costantemente a bandi e concorsi nazionali. Dal 1978 ha presentato le sue opere in più di 80 mostre collettive e personali.
Riconoscimento
Biografia
Breve nota biografica
Michele Privileggi nasce a Parenzo, nella bella penisola Istriana il 12 aprile del 44 ma dopo alcune burrascose vicende, nel 1947, la famiglia costretta all’esilio si rifugia a Torino. Adolescente curioso, con i consigli del fratello maggiore Livio inizia a suonare, disegnare e dipingere; nel 1960, frquenta corsi artistici professionli e dopo la maturità, con i consigli del maestro Guido de Bonis e Ponte Corvo, scopre la scultura, che diventerà la sua passione dominante.
Vive a Leinì (Torino) nella sua casa studio, dove per soddisfare la sua innata curiosità, disegna, modella, scolpisce legni pietre e metalli , sperimentando le più disparate tecniche. Ha realizzato opere originali ed eclettiche, monumenti, sculture arredo, vetrate,fantasticando con il legno, la pietra, il bronzo ed altri materiali, compresa la pellicola... nel telefilm " Viaggio di nozze ", girato nel suo studio per la Televisione Svizzera. con la regia di Raffaele Meloni. Ha insegnato all' UNI 3 di Leinì (Torino) alcuni elementi della scultura, e la tecnica dell'incisione.. Dal 1978 ha installato più 15 monumenti , presentato le sue opere in più di cento mostre collettive e personali e partecipato ad una decina di concorsi pubblici per la realizzazione di opere artistiche.
Alcune opere
-"Scultura Altare" in legno e cristallo cm 110x180 ,Cappella Casa per Anziani di Cantalupa (To)
- Pala altare cm 180x250, tecnica mista Cappella Casa per Anziani di Cantalupa (To) .
- Cristo Re dell’universo, scultura lignea cm 90x180, Cappella di S. Martino -Cantalupa -(Torino )
- Stazione della via Crucis a Leinì tecnica collage su legno cm 80x120
- Monumento in acciaio “Ali come vele”( h=mt 6, kg 600) sul monte Freidour a quota 1400 (Pinerolo.
- Monumento ai Bersaglieri, acciaio e giochi d'acqua m 5 a Leinì (Torino).
- Monumento agli Alpini cm 170 in triplice strato di acciaio corten Leinì (Torino)
- Ritratto bronzo su pietra in onore della maestra "Silvia" a Cantalupa
- Monumento agli Alpini mt. 3, in granito , acciaio e giochi d'acqua in caduta, Cantalupa (Torino)
- Monumento alla fisarmonica tecnica mista h = m. 3, - museo della fisarmonica, (ditta Verde) Leinì (Torino)
- Monumento in bronzo e pietra ( mt. 3,5 a) agli "Istriani ovunque sepolti nel mondo" cimitero di Torino
- Opere plurimatericheperimetrali per il salone polifunzionale a Cantalupa ( To )
- Monumento ricordo all’emigrante bronzo e pietra – Cantalupa 2005
- Monumento acciao inox mt.4,50 dedicato all’ Ass. Aeronautica di Pinerolo - Cantalupa2005
Recensione di Massimo Centini
Il legno si unisce al metallo, il colore gioca con la forma e il tutto inizia la sua magia che sa di echi primigeni dove l'artista sciamano evoca un altro sogno, un altro presagio, un altro riverbero Michele Privileggi si identifica in questa misteriosa figura spesso mi pare di intravederlo mentre contende al fuoco una parte della materia vibrante di ricordi deposti at...
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1944
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
Attività su Artmajeur
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Michele Privileggi
Comunicato stampa
P.zza I° Maggio Leini' - inaugurazione sabato 8 dicembre ore 16
curatore :
Horiki Katsutomi
Nato a Tokio il 18 febbraio 1929, in Italia dal 1969.
-------------------
Comunicato stampa
Mostra “frammenti d’arte” Sala d’Arte “Curcio” Via Lanzo 181 Borgaro Torinese
Inaugurazione Sabato 17 Marzo 2007 ore 17,30
Eclettici, ironici, a volte travolgenti, con le loro performance un pochino impertinenti conquistano la simpatia del pubblico dimostrando che l’arte e la satira condotta con acume e intelligenza possono scardinare porte apparentemente insormontabili. Da oltre quarant’ anni al “servizio” dell’arte, dopo la maturità hanno scelto questo mestiere meraviglioso e maledetto...che “ripaga” a volte con amarezze e delusioni...nonostante ciò, sono ancora qui a confrontarsi con tutti per cercare di portare delle sensazioni e di approfondire argomenti sociali in modo così sottili e contemporaneamente grandi come solamente l’arte può racchiudere in quel piccolo spazio….una tela…una scultura…una poesia…una canzone…Sono autodidatti, per questo freschi e non contaminati dalla tradizione scolastica, che come i bambini hanno sempre detestato…anche poi se sono stati “condotti” e consigliati dai vecchi maestri dell’arte surreale, che hanno segnato un felice periodo Torinese. Siamo lontani da quei tempi, ma queste due “belve” producono ancora arte a dismisura, per questo ogni tanto sono obbligati ad accettare gli inviti…, questa volta si sono concessi alla Galleria d’Arte Curcio a Borgaro Torinese Via Lanzo 181, dove insieme alle interessanti tele di Liliana Barberis, esporranno le loro opere in una splendida mostra che ancora ricorda sogni, flash, ricordi…in poche parole” Frammenti d’Arte”.
Visto che nessuno ci prende a carico…ci presentiamo noi !
Michele Privileggi
Cell.339 6589999
"EROTISMO IN CORNICE"
club privè "New happy day "
Erotismo in cornice
In questa occasione di libero pensiero..., l'autore presenta una serie di opere, in acrilico e china su carta e collage plurimaterici. Il tema conduttore è orientato sull'erotismo che, di fatto vuole rappresentare una sorta di sublimazioni erotiche il cui livello di sensazioni trasforma certi istinti inferiori in sentimenti superiori: il pensiero unito alla tecnica. Il disegno dell'intera figura o dei particolari di essa, infatti, si presenta scattante e sicuro, senza particolari ripensamenti e ben si addice al pensiero dell'artista, prodotto da quella percezione o rappresentazione dell'immensità, sia nel tempo che nello spazio immaginativo e quindi, dalla potenza fisica e morale. l suoi nudi campeggiano entro i bianchi fogli nelle loro rotondità, a tratti spigolati nei collage, ed ogni forma gestuale che va oltre alla semplice immaginazione discorsiva, si traduce in un'emozione che non tradisce il riferimento all'umano desiderio di ciascun essere: dall'amore puramente fisico a quello più strettamente poetico e sentimentale. Forme studiate e soprattutto espresse nei loro reali valori, se non fondamentali, certamente naturali nel loro ampio significato. Una modo di essere artista, quello di Privileggi, particolarmente "sottile" e per certi versi allusivo, ma artisticamente composto, per cui la nudità dei “nudi” rappresenta uno dei molteplici contributi all'arte contemporanea.
Comunicato stampa
"MICHELE PRIVILEGGI" e "STEFANO ROLLERO".
dal 21 al 30 luglio 2006
“l'erotismo in cornice”
NEW HAPPY DAY
by NATASHA KISS
Via Venaria Caselle Torinese
Orario esposizione 12-24
Comunicato Stampa
"EROTISMO IN CORNICE"
In occasione dell’esposizione “erotismo in cornice” al CLUB NATURALISTA “NEW HAPPY DAY by NATASHA KISS”
Gli autori presentano una serie di opere, in acrilico , china su carta, collage plurimaterici e sculture. Il filo conduttore è naturalmente l'erotismo che, di fatto vuole rappresentare una sorta di sublimazioni il cui livello di sensazioni trasforma certi istinti inferiori in sentimenti superiori; ed ogni forma gestuale che va oltre alla semplice immaginazione discorsiva, si traduce in un'emozione che non tradisce il riferimento all'umano desiderio di ciascun essere: dall'amore puramente fisico a quello più strettamente poetico e sentimentale. Una modo di essere artisti, quello di Privileggi e Rollero, particolarmente "sottile" e allusivo, ma artisticamente composto: in questo caso presentando le opere, in modo provocatorio, nel club più trasgressivo del Capoluogo Piemontese. Durante questa performance settimanale, sarebbe perlomeno strano non attirare l’attenzione e le” Ire del Pelide Achille”…, ma d’altronde se ciò non avvenisse , sicuramente non avremmo fatto un buon lavoro di ricerca e provocazione.
Stefano Rollero e Michele Privileggi
cavallucci-marini
opera in pietra - primo premio medaglia d'oro Pietra Ligure (SV) 1983 - cm. 60
donna dai capelli al vento
scultura in legno di olivo cm.60 - primo premio medaglia d'oro Pietra Ligure 1984
relitti marini
scultura in olivo cm.80 - primo premio medaglia d'oro Pietra Ligure 1985
autoritratti
Quando la scultura
diventa poesia
Michele Privileggi,
Un artista eclettico che riesce, tra sogno e fantasia, a far vibrare il legno esaltandone la bellezza con forme geometriche originali
“L’uomo di legno ha lasciato il mare e ha confuso le impront con quelle della risacca. Ha voltato le spalle agli ultimi raggi di sole alle nuvole dorate alle grida dei gabbiani all’argento vivo delle onde alla carezza del vento al sapore salmastro dell’aria. Ha lasciato a bordo il mondo vissuto
l’avventura della vita l’eccitazione della tempesta il turbamento dell’amore il primo colore delle aurore la serenità dei tramonti. L’uomo di legno ha lasciato il mare per la brughiera nel grigiore della bruma nel silenzio dei pensieri nebbia nella nebbia”.
I versi di Paolo Carbonaio, poeta e scrittore contemporaneo, riflettono come uno specchio l’immagine di Michele Privileggi, artista eclettico, fuori dagli schemi, anima in costante fermento, viaggiatore solitario, che spezza con le sue opere i confini della realtà. Nel corso della sua vita artistica sogno e fantasia diventano la chiave di lettura per interpretare la natura umana e i suoi misteri. Esule istriano, nato a Parenzo nell’aprile del ‘44 (la famiglia è costretta a fuggire nel 1947 dopo l’occupazione jugoslava di Istria e Dalmazia
e si rifugia a Carignano - TO), non ha mai smesso di prodigarsi affinché il ricordo dei tanti italiani che hanno trovato la morte nelle foibe carsiche(1) non venisse disperso. Fin dall’adolescenza suona la chitarra, disegna e dipinge. Nel 1960 frequenta corsi artistici e dopo la maturità scopre la scultura che diventerà la sua passione dominante.
Legno, pietra, metalli sono per lui “materia viva” da plasmare nelle più svariate tecniche. La sua creatività non conosce limiti e la sua produzione passa da altari in legno e cristallo ad opere monumentali in acciaio (dedicati a Bersaglieri e Alpini), monumento in bronzo e pietra (dedicato agli “istriani ovunque sepolti nel mondo”
che si trova nel cimitero di Torino), sculture arredo per interni, vetrate dipinte, portoni scolpiti ad intarsio, composizioni pittoriche con assemblaggio di diversi materiali lignei. Animo solare, generoso e Alcune opere dell’artista che oggi vive a Leinì (TO), presente nel 2006 anche all’edizione della fiera DOMUSLEGNO, che si è tenuta a Rimini, annovera dal 1978 più di cento mostre collettive e personali schietto come solo chi ama e rispetta la vita sa esserlo, non manca nelle sue opere scultoree di sensualità. Il corpo femminile, grazie alle venature naturali del legno si tinge di caldi colori e le forme prendono vita in un “abbraccio”che ne esalta la passione lasciando all’osservatore attento, che “guarda” la scultura prima col cuore poi con la mente, la “libertà” di interpretare l’opera secondo le proprie emozioni. Generoso nel trasmettere la sua esperienza, ha
tenuto lezioni all’Università della terza età insegnando come manipolare la creta e la tecnica dell’acquaforte; una delle tante occasioni di volontariato, oltre alle donazioni, mirate non solo ai giovani, che si integra con la collaborazione con la Pro Loco.
Laura Stradaroli
Articolo
mio Padre,
vorrei presentarlo così , semplicemente com’è …eclettico, ironico, a volte travolgente, con performance impertinenti...ma che attirano la simpatia del pubblico dimostrando che l’arte, la musica e la satira condotta con acume e intelligenza possono scardinare “porte” apparentemente insormontabili. Da oltre quarant’ anni al “servizio” dell’arte, dopo la maturità ha scelto questo mestiere meraviglioso e maledetto...che a volte ripaga con amarezze e delusioni...nonostante ciò, è ancora qui a confrontarsi con tutti per cercare di portare delle sensazioni così sottili e contemporaneamente grandi come solamente l’arte può racchiudere in quel piccolo spazio….una tela…una scultura…una poesia…una canzone…E’ quasi autodidatta, per questo fresco e non “contaminato” dalla tradizione scolastica, che come i bambini ha sempre detestato…anche se poi è stato condotto e consigliato dai vecchi maestri dell’arte surreale, che hanno segnato un felice periodo Torinese. Siamo ormai lontani da quei tempi, ma “questa belva” produce ancora arte a dismisura, per questo ogni tanto è obbligato ad accettare ... ma anche rifiutare inviti…
Privileggi Maximilian
2007
articolo pubblicato sul settimanale Il Canavese del 26 gennaio 2007 "discussione sui luoghi dell'arte"
Vuoi evitare di essere truffato?...allora compra l’arte negli studi degli artisti….! da tempo si sa che in “quelle” aste e televendite il sospetto dei falsi che inquinano il già ristretto mercato dell'arte è notevole. Il rimedio ? semplice, l'unica via per gli acquirenti e i collezionisti è frequentare gli artisti e i loro studi, per capirli e magari comprare le loro opere finché sono in vita ma anche approfittare di questa opportunità per imparare a guardare e a sentire l'arte in un modo attivo e suggestivo che poi servirà per riconoscere l'autenticità e il valore di tutte le opere. E' in questa ottica che centinaia di artisti , ogni anno, con l'iniziativa degli Studi Aperti, aprono le porte degli atelier per incontrare gli appassionati e i collezionisti ma soprattutto per creare una familiarità con il linguaggio e la poetica dell'arte. Gli acquirenti e i visitatori sostengono che l'incontro diretto con l'artista nel suo luogo di lavoro è un' emozione assolutamente insostituibile da qualunque fredda e ingannevole televendita con tanto di complicità di alcuni critici e addetti ai lavori, a volte…,forse con l'inganno e la truffa.
Ma il disinteresse verso il lavoro degli artisti viene continuamente affermato e dimostrato anche dalle istituzioni pubbliche, che con le arroganti dichiarazioni di alcuni funzionari e assessori addetti alla cultura, mettono in disparte tutta la categoria degli Artisti come se fossero persone di seconda categoria, quindi discriminati razziali come gli extracomunitari.I politici, devono spiegarci come intendono portare avanti la diffusione e la promozione dell'arte contemporanea in un mercato, quello italiano, assolutamente fermo e colonizzato dall'arte antica, da quella estera e dai falsi moderni, ignorando il problema ? donando spazi e iniziative solo per le fiere gastronomiche ?…con tutto rispetto…riteniamo che le “dimenticanze pubbliche” siano gravissime e fortemente lesive nei confronti degli artisti e
del loro lavoro, anche patrimonio al servizio dello sviluppo e della crescita culturale del Paese. L'arte non é solo mercato: acquistare per fare un buon investimento é una logica di chi considera l'arte come un assegno bancario…,in questa logica é quasi naturale che proliferi la truffa, il falso, il raggiro; Ma se un pubblico dell'arte esiste, bisogna coinvolgerlo, e attirarlo negli studi artistici, creare un sistema di relazioni, un circuito baipassante che interponga alla forza del mezzo mediatico una genuina necessità dell'arte, come l’amore, la fame, la gioia di vivere sensazioni…
erotismo in cornice
Mostra nello studio dello scultore :
n questa occasione di libero pensiero..., l'autore presenta una serie di opere, in acrilico e china su carta e collage plurimaterici. Il tema conduttore è orientato sull'erotismo che, di fatto vuole rappresentare una sorta di sublimazioni erotiche il cui livello di sensazioni trasforma certi istinti inferiori in sentimenti superiori: il pensiero unito alla tecnica. Il disegno dell'intera figura o dei particolari di essa, infatti, si presenta scattante e sicuro, senza particolari ripensamenti e ben si addice al pensiero dell'artista, prodotto da quella percezione o rappresentazione dell'immensità, sia nel tempo che nello spazio immaginativo e quindi, dalla potenza fisica e morale. l suoi nudi campeggiano entro i bianchi fogli nelle loro rotondità, a tratti spigolati nei collage, ed ogni forma gestuale che va oltre alla semplice immaginazione discorsiva, si traduce in un'emozione che non tradisce il riferimento all'umano desiderio di ciascun essere: dall'amore puramente fisico a quello più strettamente poetico e sentimentale. Forme studiate e soprattutto espresse nei loro reali valori, se non fondamentali, certamente naturali nel loro ampio significato. Una modo di essere artista, quello di Privileggi, particolarmente "sottile" e per certi versi allusivo, ma artisticamente composto, per cui la nudità dei “nudi” rappresenta uno dei molteplici contributi all'arte contemporanea.
Articolo
Breve nota biografica
Michele Privileggi nasce a Parenzo, nella bella penisola Istriana il 12 aprile del 44 ma dopo alcune burrascose vicende, nel 1947, la famiglia costretta all’esilio si rifugia a Torino. Adolescente curioso, con i consigli del fratello maggiore Livio inizia a suonare, disegnare e dipingere; nel 1960, frquenta corsi artistici professionli e dopo la maturità, con i consigli del maestro Guido de Bonis e Ponte Corvo, scopre la scultura, che diventerà la sua passione dominante.
Vive a Leinì (Torino) nella sua casa studio, dove per soddisfare la sua innata curiosità, disegna, modella, scolpisce legni pietre e metalli , sperimentando le più disparate tecniche. Ha realizzato opere originali ed eclettiche, monumenti, sculture arredo, vetrate,fantasticando con il legno, la pietra, il bronzo ed altri materiali, compresa la pellicola... nel telefilm " Viaggio di nozze ", girato nel suo studio per la Televisione Svizzera. con la regia di Raffaele Meloni. Ha insegnato all' UNI 3 di Leinì (Torino) alcuni elementi della scultura, e la tecnica dell'incisione.. Dal 1978 ha installato più 15 monumenti , presentato le sue opere in più di cento mostre collettive e personali e partecipato ad una decina di concorsi pubblici per la realizzazione di opere artistiche.
Alcune opere
-"Scultura Altare" in legno e cristallo cm 110x180 ,Cappella Casa per Anziani di Cantalupa (To)
- Pala altare cm 180x250, tecnica mista Cappella Casa per Anziani di Cantalupa (To) .
- Cristo Re dell’universo, scultura lignea cm 90x180, Cappella di S. Martino -Cantalupa -(Torino )
- Stazione della via Crucis a Leinì tecnica collage su legno cm 80x120
- Monumento in acciaio “Ali come vele”( h=mt 6, kg 600) sul monte Freidour a quota 1400 (Pinerolo.
- Monumento ai Bersaglieri, acciaio e giochi d'acqua m 5 a Leinì (Torino).
- Monumento agli Alpini cm 170 in triplice strato di acciaio corten Leinì (Torino)
- Ritratto bronzo su pietra in onore della maestra "Silvia" a Cantalupa
- Monumento agli Alpini mt. 3, in granito , acciaio e giochi d'acqua in caduta, Cantalupa (Torino)
- Monumento alla fisarmonica tecnica mista h = m. 3, - museo della fisarmonica, (ditta Verde) Leinì (Torino)
- Monumento in bronzo e pietra ( mt. 3,5 a) agli "Istriani ovunque sepolti nel mondo" cimitero di Torino
- Opere plurimatericheperimetrali per il salone polifunzionale a Cantalupa ( To )
- Monumento ricordo all’emigrante bronzo e pietra – Cantalupa 2005
- Monumento acciao inox mt.4,50 dedicato all’ Ass. Aeronautica di Pinerolo - Cantalupa2005
Recensione di Massimo Centini
Il legno si unisce al metallo, il colore gioca con la forma e il tutto inizia la sua magia che sa di echi primigeni dove l'artista sciamano evoca un altro sogno, un altro presagio, un altro riverbero Michele Privileggi si identifica in questa misteriosa figura spesso mi pare di intravederlo mentre contende al fuoco una parte della materia vibrante di ricordi deposti atavicamente nella memoria collettiva di un clan di cui tutti siamo un poco figli Il suo lavoro di artista acquista consistenza in una situazione del genere , dove la luce e il suo riflesso tracciano la linea di demarcazione tra l'universo delle conoscenze più razionali e il mondo di cui sono deposti i giochi poetici dello spirito creativo, svincolato da ogni condizionamento dogmatico Infatti in Privileggi ho avuto modo di scorgere una libertà dialettica e formale diversa da quella che, sulla base di una fissità romantica, diventata uno stereotipo tipico dell'artista In questo abile alchimista dell'estremizzazione del gesto, rintracciamo un vigore dove l'immaginazione e le necessarie basi del formalismo si amalgamano in un percorso sempre staccato da ridondanze figurative, Le soluzioni semantiche raggiunte, pur risultando rigidamente ancorate alla realtà sono strutturate in modo tale da favorire una lettura parallela, che offre una serie di chiavi interpretative accessibili in modo diverso da un'ampia fascia di fruitori- Privileggi pittore e scultore, basa quindi la propria poetica su una struttura linguistica molto articolata, che pone continuamente una tensione fortissima tra l'opera e il pubblico, una tensione incredibilmente stimolante, svincolata da sterili ancoraggi formali,
Massimo Centini
------------------
Michele …va scoperto così, senza la pretesa di arrivare subito vicini alle sue idee, di capirne troppo presto i colori, di leggerne la storia, e identificarne la parabola di artista…“ Il Suo gesto creativo ", è un gesto da scrivere senza penna, un viaggio da compiere senza scarpe, conoscendo una sola parola di quel verso e di quel viaggio solo un passo. “I temi”, nel suo significato escatologico, il corpo nudo di una donna, lo scempio compiuto dal tempo sui corpi, la tensione emotiva della creazione e della morte, la sete della conoscenza tattile di ogni ansa della spazio e del tempo guidano le mani di Privileggi sui raccordi morbidi e sensuali della sua ispirazione; le Sue opere sembrano disegnate dal ritmo infinito di un'onda che consuma, trasforma, si infrange sul pensiero… eppure, l’ispirazione non è creazione ricorrente, ma l'evolversi di una sola idea in continuo divenire....
Così è difficile chiedere a Michele di raccontarci brevemente il percorso della Sua vita artistica: i suoi temi sono sempre nuovi… eppure tutti collegati saldamente da un filo invisibile ….
Gigi Rampazzo 1993
Articolo
Recensione di Massimo Centini
Il legno si unisce al metallo, il colore gioca con la forma e il tutto inizia la sua magia che sa di echi primigeni dove l'artista sciamano evoca un altro sogno, un altro presagio, un altro riverbero Michele Privileggi si identifica in questa misteriosa figura spesso mi pare di intravederlo mentre contende al fuoco una parte della materia vibrante di ricordi deposti atavicamente nella memoria collettiva di un clan di cui tutti siamo un poco figli Il suo lavoro di artista acquista consistenza in una situazione del genere , dove la luce e il suo riflesso tracciano la linea di demarcazione tra l'universo delle conoscenze pi razionali e il mondo di cui sono deposti i giochi poetici dello spirito creativo, svincolato da ogni condizionamento dogmatico Infatti in Privileggi ho avuto modo di scorgere una libertà dialettica e formale diversa da quella che, sulla base di una fissità romantica, diventata uno stereotipo tipico dell'artista In questo abile alchimista dell'estremizzazione del gesto, rintracciamo un vigore dove l'immaginazione e le necessarie basi del formalismo si amalgamano in un percorso sempre staccato da ridondanze figurative, Le soluzioni semantiche raggiunte, pur risultando rigidamente ancorate alla realtà sono strutturate in modo tale da favorire una lettura parallela, che offre una serie di chiavi interpretative accessibili in modo diverso da un'ampia fascia di fruitori- Privileggi pittore e scultore, basa quindi la propria poetica su una struttura linguistica molto articolata, che pone continuamente una tensione fortissima tra l'opera e il pubblico, una tensione incredibilmente stimolante, svincolata da sterili ancoraggi formali, Tutta la ricerca si avvale di questa continua intenzione didascalica, sempre in continua evoluzione, al fine di raggiungere una matura limpidezza dialettica, dove significante e significato si concretizzino in un segno chiaro, privo di contrasti anomali. La matura autocritica che caratterizza costantemente il lavoro dell'artista, la rintracciamo in molte delle sue lettere e negli appunti di poetica raccolti in questi anni, Negli scritti traspare infatti un desiderio quasi costante di andare oltre l'apparenza dell'opera in se, per giungere ad un'illuminata penetrazione dell'epidermide de delle cose, fino alla materia viva e pulsante in cui depositata l'origine della forza creatrice,
E' emblematico questo passo di un testo che Privileggi scrisse in occasioni di una mostra delle sue sculture in movimento : "le mie opere non vogliono solo tra smettere messaggi, vogliono far ricordare che il mondo e una cosa da scoprire, da decifrare, da osservare o anche solamente da guardare (...) bisogna evitare che il senso unico si imponga (...) ribellarsi al meccanismo istintivo con cui siamo portati a collegare gli eventi (o le cose) secondo verosomiglianza". Infatti la ricerca di una risonanza con il nostro quotidiano un'operazione in realtà troppo banale, che non deve accompagnare una matura lettura delle opere di Privileggi E' troppo facile cercare nei gabbiani di legno avvolti dalla struttura metallica che ne armonizza le forme e ne impone il movimento, una semplice rifigurazione del reale in quegli esseri, dove la massa sfuma nello spazio e si ripercuote costantemente come una voce persa e poi ritrovata nei canaloni di una montagna a tratti incantata, ci siamo noi, c è il nostro spirito, il nostro ego forse, c'è la vita che rincorre sogni e speranze, qualche spettro Una prospettiva possibile -" Scopriamo cosi che Michele ha in se il dono di suscitare emozioni autentiche, senza alterare mai l'importante rapporto osservatore-opera, l'artista costruisce il suo linguaggio sulla base in un progetto iniziale che comunque si avvale di una teorizzazione molto concreta, anche quando l’opera dimostra di possedere ancora una sua aderenza con schematismi accademici… la storia si ripete ogni volta nella massa che prende forma o nei colori deposti sulla tela, come in un racconto dotato di una propria struttura trainante, l'opera si fa cassa di risonanza quando occorre, ma può anche restare un pensiero sottile, appena percepibile, una vibrazione fatta di sensazioni…
Dalle prime ricerche dove il segno scava il colore e ne dimensiona le geometrie partorite dall'amplesso con Io spazio, il bisogno di trovarle un mondo nuovo dove porre i versi di una poesia adagiata nel profondo, ha sempre affascinato e tormentato Privileggi, Alla continua ricerca di un altro Egitto, non solo nell'arte, questo sensibile operatore ha continuamente ricercato delle occasioni nuove da cui trarre degli stimolanti spunti da riversare, in seguito la necessità del viaggio, della scoperta, del costante incontro-scontro con nuove culture, con opposti universi Paesi dove anche il sogno ha sfumature lontane dalla realtà occidentale, terre dominate da tradizioni lontane frutto di un'origine in cui ci pare impossibile ritrovare un'impronta solo umana Il viaggio si fa messaggio, il seguire piste antiche diventa un probabile punto di riferimento per nuove evoluzioni nella poesia, il movimento diventa così linguaggio e si trasforma in canto ininterrotto .Quel movimento che Privileggi ha sintetizzato e in parte astratizzato in una sua lettera scritta Io scorso anno: "... noi vediamo una cosa, un movimento, perché ci aspettiamo di vederlo, in base alle nostre esperienze. L'archivio del nostro cervello e cosi perfetto che ci permette di rilevare altre cose, dei movimenti, anche quando i nostri occhi non li rivelano..." La riflessione ci offre l'opportunità, ancora una volta, di comprendere come l'artista voglia andare a cogliere l'entità delle cose al di la del loro essere, per riuscire cosi a costruire una solida teorizzazione che possa diventare un importante momento per supportare l'indagine "sul territorio" dove ogni giorno Privileggi si trova a misurarsi con i materiali, Il ricorrersi di forme innegabilmente evidente nelle sculture (qui il "tema" del movimento appare pi- che mai protagonista) ma Io rintracciamo anche nella pittura, poiché proprio nella tela che il sovrapporsi dei soggetti in un vortice prospettico capace di inventare le proprie linee di fuga, ripropone al fruitore tutta la robustezza del progetto dinamico posto alla base dello studio iconografico. Indubbiamente non è cosa facile penetrare con la razionalità dell'artista; nel caso di Privileggi il compito si fa ancora più arduo, poiché mentre la lama scende e taglia i vari strati del messaggio, scaturiscono emozioni e sentimenti che ci fanno perdere di vista la fredda analisi posta come obiettivo principale, E allora anche una traccia appena adagiata nello spazio diventa un sogno nuovo, un'ulteriore opportunità per inventare un'altra realtà Privileggi infatti non rifiuta il sogno, pur senza farne una linea poetica, si avvale di questo portatore di messaggi profondi per andare a stimolare i sentimenti più nascosti dell'osservatore, Le sue ultime tele sono una chiara conferma di come l'artista sia riuscito a costruire, sulla base della comunicazione onorica una lettura riflessa carica anche di travolgente drammaticità. Il senso del poetico che ne scaturisce appunto orientato in modo tale da stabilire sempre un rapporto dinamico, privo di apporti speculari e impostato su una significanza in più occasioni rivalutata da una personale interpretazione molto vicina, e anche condizionata, dalle vicissitudini degli altri uomini, Esperienza e speranza si uniscono continuamente in un'ipotesi fatta di violenti contrasti, di continue infuocate rigenerazioni che lanciano sempre l'osservatore verso una più limpida visione del macrocosmo dove il Bene e il Male si contendono il nostro pianto e il nostro riso. Dopo questo viaggio, in qualche modo il lavoro di Privileggi riuscito per un momento a purificarmi, mi ha donato ancora un altro incanto da inseguire e il gioco allora continua, mentre altri suoni scaturiscono dall'officina poetica: l'armonia ci pervade quando il vigore dello scultore forgia un nuovo movimento irrefrenabile che poi comincerà a risplendere invocando un'istanza nuova, una via posta tra la realtà e la fantasia, tra il nostro mondo e Io spazio ribelle dove trionfa la libertà
Massimo Centini 1988
intervista allo scultore Michele Privileggi
Intervista allo scultore Michele Privileggi
E’ istrionico, fuori dagli schemi, estroverso, non risparmia bacchettate a destra e sinistra, maggioranza ed opposizione.
La definizione di artista gli si addice alla perfezione, insomma. Ma Michele Privileggi ha un’altra caratteristica che lo accompagna dalla nascita.
E’ nato, infatti, a Parenzo nella bella penisola istriana e come molti altri italiani si è trovato a fuggire, esule, abbandonando casa, averi e ricordi dopo l’occupazione jugoslava di Istria e Dalmazia.
Da allora non ha mai smesso di lottare affinché il ricordo di questi esuli e dei tantissimi italiani che trovarono la morte nelle foibe carsiche non venisse disperso.
Pochi mesi fa a riaprire la discussione su questo argomento è stata l’uscita del libro “Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria” dell’assessore provinciale alla cultura, prof. Gianni Oliva.
Questo libro ha avuto il merito di spostare il centro dell’attenzione dalla polemica politica, che per anni ha segnato questo argomento, a quello della tragedia umana di tantissime persone che nella maggior parte dei casi aveva come unica colpa quella di essere italiani.
Un segnale importante che ha avuto come risultato concreto il finanziamento, da parte della Provincia e del Comune di Torino, di un monumento fortemente voluto dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia comitato di Torino e che verrà situato nel cimitero monumentale di Torino.
A realizzare quest’opera sarà proprio Michele Privileggi.
Come è nata l’idea di questo monumento?
L’idea è nata da tutti i 350 mila esuli istriani e dalmati sparsi per il mondo. Io ho cercato un modo ideale per collegarli tra di loro, racchiudendo all’interno di due anelli che rappresentano la Terra, ma anche due fedi, la sagoma dell’Istria e della Dalmazia, con le ali dei gabbiani a simboleggiare il viaggio che queste persone hanno intrapreso.
La scultura bronzea verrà posata su una pietra proveniente da una cava istriana, offertaci dal Comune di Pola ed in particolare dal suo vice-sindaco italiano, Tulio Persi, persona estremamente sensibile a questi problemi.
Da quanto tempo coltivava questo sogno-speranza?
Praticamente dall’età dell’adolescenza, grazie ai racconti di mio padre sulle tragedie e le sofferenze subite da tutti i nostri connazionali.
Guardandomi in giro per il nostro paese ho visto monumenti in ricordo di tutti coloro che hanno sofferto, combattuto e perso la vita per l’Italia. Dal Risorgimento ai Partigiani, dalle vittime delle stragi di Bologna e Milano ai combattenti della RSI, ognuno in qualche maniera è stato ricordato, mentre il silenzio ha sempre circondato questi italiani. Giusto per fare un esempio basta guardare a cosa succede quando solo una via o una piazza viene intitolata a queste persone.
Guardando le sue opere è facile ravvisarvi un tema che si ripete spesso, quello delle ali, da quelle dei gabbiani a quelle del monumento ai bersaglieri di Leinì.
E’ vero, il gabbiano è un animale simbolo della libertà. Ecco perché io lo ho usato come metafora nelle mie sculture, ad esempio quella in acciaio dedicata agli avieri inglesi del 31^ squadrone South Africa Air Force caduti sul monte Freidour, nei pressi di Pinerolo, mentre portavano rifornimenti ai partigiani.
Dalla scultura alla tela, com’è il Privileggi pittore?
Privileggi pittore nasce all’età di 16 anni, età in cui copiavo fino alla nausea le opere di Van Gogh, autore per il quale conservo ancora intatta la mia ammirazione.
Il percorso formativo, come per tutti gli “artisti”, è dovuto passare obbligatoriamente attraverso fasi di ricerca e sperimentazione.
Grazie, poi, ai consigli dei maestri De Bonis e Ponte Corvo, ho scoperto la scultura nel ’74, scultura che devo dire da quel momento è diventata una malattia “congenita”. Da allora pittura e scultura viaggiano di pari passo, al servizio della fantasia, come mezzi necessari per spezzare i confini della realtà liberando emozioni nell’immaginario delle persone.
L’arte è anche mettersi a disposizione degli altri e renderli partecipi delle proprie conoscenze. Per questo motivo Michele Privileggi ha fatto volontariato con l’Università delle Tre Età insegnando manipolazione della creta e la tecnica dell’acquaforte.
Come è stata questa esperienza?
Posso dire certamente che è stata un’esperienza positiva. Vedere l’entusiasmo e la voglia di imparare che queste persone dimostravano nei confronti dell’arte è stato gratificante.
Questa è stata una delle tante occasioni di volontariato che ho fatto per il nostro comune. Dai pannelli con materiali riciclati della scuola elementare, per sensibilizzare i nostri ragazzi sul tema dei materiali in disuso, al collage della Via Crucis donato alla parrocchia, fino a tutta una serie di disegni legati alla mia attività con la Pro Loco.
A proposito di disegni, pochi conoscono un’attività divertente dell’artista Privileggi. Ce la dice?
Si, mi piace dilettarmi con le vignette. Le prime sono nate un po’ per scherzo, facendo la satira di alcuni amici delle giunte precedenti pubblicate dai giornali locali. Oggi mi diverto a punzecchiare personaggi politici, amici ma rimane sempre un divertimento. E, certo, anche un modo rapido e diretto per sensibilizzare chi di dovere su alcuni temi che mi stanno a cuore.
Per fare un esempio uno dei miei bersagli preferiti in questo periodo è il sindaco croato della mia città natale, Parenzo. Quest’uomo ha usurpato con i fatti il soprannome ad un ex presidente della Repubblica," picconando" nel senso letterale del termine, una lapide deposta nel cimitero di Parenzo che, come unica colpa ricordava gli italiani infoibati della città.
Mi auguro che questo non debba avvenire mai in Italia, nei confronti di nessuno, meno che mai di tutte queste persone che sono finite non solo in una foiba ma nel dimenticatoio del nostro paese.
Spero che il mio monumento ci permetta di guardare avanti al futuro senza cancellare il passato.
Questo è anche il nostro augurio, che il nostro artista possa continuare nella sua opera di sensibilizzazione con lo stesso entusiasmo che ci ha trasmesso in questa intervista. Buon lavoro Michele!
Beppe De Vincenti
Expos Solo (Listing)
INCONTRI CON IL PUBBLICO
1978 - Castello di S.te Fortunade ( Tulle- Francia) -- 1980 - Musee de Cloitre (Tulle -Francia) -- 1981- Saletta d'arte (Ceva) - Castello di S. Giorio (Susa - TO) . --1983 -Palazzo Vittone ( Pinerolo) -1' Premio per la scultura (Pietra Ligure). -- 1984 - Auditorium (Pietra Ligure -SV ) 1°Premio per la scultura . -- 1985 - Auditorium (Pietra Ligure - SV) l°Premio per la scultura - Ivrea (TO) collettiva. --1986 - Chiostri S.ta Caterina (Finale Ligure) - estate Cantalupa (T0)- Galleria Eleutheros (Albissola) - Altare Ligneo Chiesa S.Martino (Cantalupa-TO) –1987 - Santhia' (VC) - Chiostri S,ta Caterina (Finale Ligure-SV) -Cantalupa (TO)- Ivrea (T0) - Sestri Levante (GE) –Scuola Istituto Giornalismo (TO) -- 1988- Estate Cantalupa (T0)- Galleria Eleutheros (Albissola) “ali come vele” - Chiostri S.ta Caterina (Finale Ligure)- Circolo Ufficiali Torino - Ivrea (TO) - Chiavari (GE) - Art Expo 88 (New York) disegni “eros” -- 1989 - Il Teatrino (Portofino) “ali come vele”- Galleria Il Tritone (Camogli-GE) - Ivrea (TO) Avigliana (TO)P.zza Conte Rosso - Cantalupa (TO) - Architettura 89 Promotrice Belle Arti (TO) - Galleria Studio Laboratorio TO) “incontri”- Ippodromo Vinovo (TO)- Salita S.ta Caterina (GE) --1990 - Galleria Il Fondaco (GE) “ali come vele”- Chieri Medioevale (TO) - Avigliana (TO) -Columbus Club (GE) - Green Park (Rivoli-TO) “ali come vele”- lntemazionale (Collegno-TO) - Promotrice Belle Arti (TO) - Chiostri S.ta Caterina (Finale Ligure) - Business Country Club Villa Appia Marino (Roma) “ali come vele -- 1991 - Cantalupa (TO) – Galleria Eleutheros (Albissola) -Business Country Club Villa Appia Marino (Roma)- Cumiana (TO) - Promotrice Belle Arti Promotrice Belle Arti (T0) -- 1992 Promotrice Belle Arti Torino- Cantalupa (TO) - Ivrea (T0) - Al Portale "Eros 92" (TO) - Leini' (TO) Galleria BlùManù- Galleria Civica Villastellone (TO)- Palace de commerce et industrie (Brive Francia) - Galleria Ipogea (T0) . -- 1993 - Galleria Assoc. Culturale Dragut (Rapallo-GE) - Chiostri di Chieri (T0) - Galleria BlùManù Leini' (TO) - Installazione Monumento alla Fisarmonica Museo 'VERDE' Leini' (TO) -- 1994 - Spazio ricreativo Pietro ARNOLDI ( MI) - Arte Scultura Spettacolo Rapallo - Galleria BlùManù Lcini' (TO) – Installazione Monumento ai Caduti (acciaio mt. 5) M Freidour Cantalupa- (TO)- Rassegna “eros” disegni e sculture-“Seven”Leinì (TO). --1995 : Villa Comunale CANTALUPA- (TO) disegni resistenza “43” - Spazio ricreativo "Pietro ARNOLDI" (MI ) - Comune di Andorno Micca (BI) “omaggio alla musica“ -- 1996 : Galleria BlùManù Leini' (TO) – Installazione Monumento ALPINI Leini' (TO) (acciaio corten) - Galleria BLU' MANU' Leini' (TO). -- 1997: Scultura e Design Show Room Milano - Galleria BlùManù Leinì (TO) --1998: Genova forte Sperone fusioni e collage – Installazione monumento Bersaglieri acciaio m. 6 Leinì (TO) -- 1999 : Installazione pala altare e altare Cappella residenza anziani Cantalupa (TO) - Genova collettiva - Personale Galleria Blù Manù Leinì (TO), Concorso Santa Maria in Grugliasco (TO) premio speciale giuria- Inaugurazione monumento Alpini (in granito) Cantalupa (TO) - Studio Leinì "Scultarredo" -- 2000 : Concorso vetrata Cappella casa R.S.A a Torino – Concorso monumento fontana a Mondovì - Sculture nel parco Comune di Cuceglio (TO) -" A.per.To "Apertura Ateliers Torino -- 2001: Lanzo monumento con materiali riciclati "TE.MA" – Concorso teatro fonderie Limone a Moncalieri - A.per.To. studi aperti Torino -- 2002 Villa Chiosso Leinì ( To ) – Simposio arte “Suvero le Botteghe degli artisti” ( SP ) - Circolo Istriani Dalmati Torino -- 2003 : A.per.To studi aperti Torino – monumento in bronzo dedicato agli Istriani, al Cimitero Monumentale di Torino – Concorso monumento Sacra di San Michele a (Torino) - Monumento bronzo , per la ” Casa della Musica” a Leinì (Torino) – Installazione sculture legno e collages museo della Fisarmonica “G. e G. Verde “Lein^- Installazione opere multimateriche al teatro Polifunzionale di Cantalupa (Torino) – Caselle (To) mostra città d’arte – Concorso monumento per il Grande Toro a Torino -- 2004 : Monumento fontana in bronzo, dedicato ai caduti per la libertà a Candiolo - Mostra personale “ in blù” al Tiffany di Borgaro Torinese – Mostra scultura, “alla resistenza” a Pont Canadese – Mostra scultura , resistenza a Cuorgnè - Mostra spazi espositivi polifunzionali di Mappano To – Basso rilievo in bronzo dedicato al Generale Violante a Leinì – Mostra commemorativa I° Maggio Spazi espositivi Villa Chiosso Leinì - Concorso monumento cimitero Venaria Reale (To) – Concorso opera d’arte scuola Trento - Milano esposizione XYLEXPO - Lingotto Domus Legno – Verona esposizione Legno e Edilizia -- 2005 - Hannover Fiera – Monumento acciaio inox per Ass.Aeronautica Pinerolo - Lingotto Domus Legno – Simposio internazionale di scultura “Carloforte” Cagliari - Arte Industria spazio espositivo ex cartiera Balangero - Caselle Torinese città d’arte -- 2006 Simposio di scultura internazionale a Carloforte (Cagliari) - SERMIG Torino, Mappano, Milano Università Bicocca itinerante ” La pace nel segno dell’arte” – esposizione collage Verona fiere - personale al New Appy Day circolo naturalista Caselle Torinese - Arte lingua universale di pace, Centro Culturale Italo Arabo Dar Al Hikma di Torino - collettiva scultura 30x30 Brescia Villa Glisenti – Frammenti musicali Rimini fiera DomusLegno -- 2007 collettiva scultura 10x10 Centro Arte LuPier Brescia – Arte Industria spazio espositivo ex cartiera Balangero - “Frammenti d’Arte” Sala d’arte Curcio Borgaro Torinese - Cuorgnè museo ex manifattura “Arte e riciclo” - Simposio Siviera Europeanartist a Verbania settima edizione 2007 – “Frammenti musicali” Villa Bernocchi Premeno (Verbania) – Simposio internazionale Arte Contemporanea 2° edizione Villa Glisenti (BS) ArteLupier – Simposio internazionale “Arte Aperta” Carloforte (Cagliari) – “Artisti per un messaggio di Pace” S.Mauro Torinese – “Autoinarte” Rivarolo Canavese (TO) ex stabilimento Vallesusa -