Marino Nagro

La pittura di Marino Nagro ha tutta l'evidenza plastica che assume un insistito itinerario di ricerca conoscitiva e appropriativa della realtà, di quella esterna come di quella intima, cioè legata al sogno e alla visionarietà.
Lo stile, già coltivato e molto attento ai rapporti formali e cromatici, è quello proprio di un autentico autodidatta: lo attestano l'impianto, gli schematismi, le soluzioni costruttive irrigidite sul segno che determina i piani, le tematiche stesse, svarianti dal paesaggio e dal ritratto alle nature morte, dalle elaborazioni surreali alle trascrizioni di un erotismo onirico che impegna le immagini su significati simbolici e diventa scavo, processo di chiarificazione e di liberazione emotiva e dei fantasmi emergenti dai "fondali" della coscienza.
Contenuti impalpabili e sfuggenti sono resi con la stessa precisa e minuziosa cadenza di linguaggio della rappresentazione della realtà, così che la varietà di temi e di invenzioni iconografiche trova una indubbia coerenza nell'iterazione del medesimo tipo di segno e di ritmo cromatico: suggestioni del mondo sensibile, suggerimenti tratti dal campo limitrofo del surreale, evocazioni e memorie naturalistiche acquistano l'evidenza forte della visione rischiarata da un'attenzione conoscitiva e da una sensorialità prensile. La realtà esterna e interna viene focalizzata ai livelli massimi di plasticità col segno e con il colore, che nella stesura ora richiamano vibrazioni e sfilacciamenti divisionisti, ora propongono addensamenti compositivi come accumuli di "materia visiva" esercitata su frutta, fiori, oggetti o su suggestive commistioni di tempi e luoghi o anche reminiscenze dell'arte del passato.
Il nitore segnico-compositivo caratterizza anche le rappresentazioni dei Colli, ripresi in scenografie di rigogliosa vitalità, bloccata tuttavia nella costruzione schematica che "trattiene" l'immagine e la incide sulla pagina molle della memoria visiva.
Di particolare interesse e ricco di promesse mi pare l'aprirsi sempre più esplicito e libero di Nagro alle trascrizioni onirico-surreali, abbandonando la figurazione diaristica e documentaria.
Credo si possa segnalare in lui una felice capacità di stimolo e di traduzione della visionarietà, dell'immaginario fantastico, del bisogno/desiderio di immersione nel sogno erotico, anche se una ancor più disinvolta gestualità costruttiva gli gioverebbe ad animare di più intima e calda partecipazione le immagini, guidandole a una efficacia comunicativa maggiormente coinvolgente.
Giorgio Segato

“PAESAGGI DELL’ANIMA”

La sensibilità pittorica nelle raffigurazioni di paesaggio del pittore Marino Nagro, offre al nostro sguardo e alla contemplazione luminosi spunti di meditazione – carichi di suggestioni visive e affettive - , di superamento della realtà nella dimensione fantastica della magia e del sogno.

29.04.2013
Maria Palladino



Nell’immaginario poetico del pittore Marino Nagro la rappresentazione del paesaggio si esprime in composizioni di aerea, luminosa spazialità, di cui l’elemento luce è fondamento e matrice, materia prima che intride e sostanzia di sé il colore – il quale insieme costruisce, e da cui viene a sua volta vivificata.
I toni, perlopiù caldi e accesi della composizione, si ammorbidiscono sfumando in virtuosistici trapassi, vivaci cangiantismi e delicate variazioni, trascolorando nell’atmosfera stessa e dissolvendosi in raffinate trasparenze sulle superfici acquatiche.
Nelle zone d’ombra invece, la tavolozza si smorza leggermente, e diviene talora più fredda, ma mai aspra e dissonante, ben sposando i contrasti alle parti esposte e generando luoghi nascosti d’intimo, meditativo raccoglimento.
Ne emerge una dimensione affettiva spontanea ed emotivamente partecipata, mai artificiosamente né tantomeno leziosamente costruita, ma serena e contemplativa nella ricostruzione accurata di scenari vissuti e amati, la cui riproposizione si attua attraverso la magistrale interdipendenza di colore, luce e ombra.
Ciò produce una visione soggettiva e personalissima, dettagliata e minuziosa, che indaga la realtà fotografandola nei suoi più reconditi aspetti.
In questo modo le immagini – quasi trascendendo in un’epifania di luce al nostro sguardo – suggeriscono alla nostra contemplazione attenta, all’incantamento delle nostre facoltà razionali, la possibilità dell’esistenza di mondi altri cui poter liberamente accedere, lasciandosene gradevolmente conquistare.
E quindi mito e storia, memoria e sogno, acquistano forma concreta ammaliando i nostri sensi, provocando una sentita e commossa partecipazione nello spettatore che appassionatamente vi s’immerge, generando suggestioni di magico, lirico raccoglimento.
E’ per questo che i paesaggi di Marino Nagro si configurano come “paesaggi dell’anima”: sono brillanti, incantate visioni di piacevole, ricercato fascino introspettivo.

29.04.2013
Maria Palladino

1975 -Inaugurazione Galleria Fioretto - collettiva
-Oratorio Chiesa S. Francesco - collettiva

1988 -Circolo Artistico Città di Padova - personale

1989 -Villa Loredan - Strà (VE) - collettiva
-2° Concorso Arte Religiosa - Abano Terme (PD) - segnalazione d'onore

1990 -Sale Comunali - La Corte (PD) - personale

1995 -Villa Isabella - Luvigliano (PD) - personale

1997 -Le Muse in Ghetto
-Circolo Culturale Mezzocono - personale
-Fiera Arte - Pordenone
-Portobello Center - collettiva

1998 -Galleia Malabar (PD) - personale

1999 -Arte Fiera - Padova
-Villa Isabella - Luvigliano (PD) - personale
-B.N.L. personale Pro Telethon

2000 -Mostra d'Arte Sacra Duomo Este

2001 -Collettiva Ass. Promo Ars Giotto

2002 -Rassegna d'Arte Ass. Via dei Savonarola
-Rassegna d'Arte Monte Ortone

2004 -Personale - Da Nane della Giulia

2005 -Personale - Villa Maldura Comune di Pernumia

2006 -Esposizione Artistica Indipendenti
-Arte in Fiera Padova

2007 -Collettiva Palazzo Moroni, Comune di Padova

2010 -Collettiva Palazzo della Gran Guardia

2013 -Personale - "Paesaggi dell'anima", Museo Dino Formaggio, Teolo

2013 -Collettiva "Trasformazioni", con l'"Associazione Artisti Indipendenti Paolo Capovilla", Cattedrale Ex- Macello, Padova

2013 -Personale "Realismo e magia nel paesaggio", presso lo spazio Gallery Dante, Padova

2014 -Personale "Ritorno al paesaggio", Centro Culturale Altinate/S. Gaetano, Padova


Molte opere si possono trovare presso collezioni private all'estero (Germania, Francia, U.S.A.)

MARINO NAGRO
PERSONALE DI PITTURA
"Paesaggi dell’anima"

COMUNE DI TEOLO
Assessorato alla Cultura
Museo di Arte Contemporanea "Dino Formaggio"
Palazzetto dei Vicari
Via Molare 1 - Teolo

11 - 19 maggio 2013
Inaugurazione sabato 11 maggio 2013 ore 18.00

Orari di apertura della mostra:
mercoledì, giovedì e venerdì 15.30 - 19.30
sabato e domenica 9.30 - 12.30 e 15.30 - 19.30
Ingresso libero

Info:
Comune di Teolo - Ufficio Cultura 049 9998530
Museo Teolo 049 9925680
istruzione@comune.teolo.pd.it
www.comune.teolo.pd.it