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"Hair String" (2004) Pittura da Makinti Napanangka
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Opera d'arte originale (One Of A Kind)
Pittura,
Acrilico
su Tela di lino
- Dimensioni Altezza 59,1in, Larghezza 39,4in
- Incorniciatura Questa opera d'arte non è incorniciata
- Categorie Quadri sotto i 20.000 USD Astratta
Title - "Hair String"
Painted in 2004 when Makinti was at her best
Size is 150 cms by 100 cms (59 by 39 inches)
Acrylic on Belgian linen
Excellent provenance
Stunning colours
10 work in progress images
The lines that are found throughout Makinti's artworks relate to the hair string ceremonial skirts that women would wear during Pintupi ceremonies. Songs and dances are performed and these are also represented in her artworks through repetitive clusters of lines.
About Makinti Napanangka (Deceased)
Makinti Napanangka was born in approximately 1930 and sadly passed away in January 2011.
Makinti is considered one of Australia's most influential and talented Aboriginal artists post the Emily Kame Kngwarreye era, and prior to her death was considered Australia's most collectable living Aboriginal artist. She was from the Pintupi language group and region of Central Australia.
Makinti's first contact with white people was seeing them ride camels when she was living at Lupul. She was one of a large group of people who walked into Hassts Bluff in the early 1940?s, together with her husband Nyukuti Tjupurrula (brother of well known Aboriginal artists Nosepeg Tjupurrula) and their infant son Ginger Tjakamarra.
Makinti began painting for Papunya Tula Artists in 1996 but had already had experience working with acrylic paints and canvas during the Kintore and Haasts Bluff art project held in 1993/1994. Her children Ginger, Narrabri (who sadly passed away in 2010) and Jacqueline all went on to have artistic career with Papunya Tula Artists as well. Makinti's career took off during the mid 1990's as interest grew and her unique style developed.
A physically small woman she was very robust and strong. Her art is characterised by a more spontaneous approach in illustrating traditional iconography so often seen in Pintupi artwork.
Her artworks may seem very abstract with the interplay of colours such as yellow, orange and white with circles and lines throughout however her paintings are still very much based on her Dreaming of Kungka Kutjarra (Two Women). The lines that are found throughout her artworks relate to the hair string ceremonial skirts that women would wear during Pintupi ceremonies. Songs and dances are performed and these are also represented in her artworks through repetitive clusters of lines.
Her artwork is represented in some of the most significant Australian public art collections. She has participated in countless exhibitions since the start of her artistic career and has been recognised as being in the top 50 most collectable Aboriginal Artists of all time.
Over her career she was a selected entrant on many occasions in Australians most prestigious art prize, the National Aboriginal and Torres Strait Islander Art Award and was the overall winner of this in 2008.
Makinti's collections include -
National Gallery of Victoria.
Art Gallery of New South Wales.
Queensland Art Gallery.
Museum and Art Gallery of the Northern Territory.
Shell Aboriginal Art Fund Collection.
Collection of Margaret Levi and Robert Kaplan.
Collection of Richard Klingler.
Macquarie Bank Collection.
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Makinti Napanangka (c.1930-2011) è stato considerato uno degli artisti aborigeni più influenti e talentuosi d'Australia, lasciando un segno significativo nell'era post-Emily Kame Kngwarreye. Prima della sua scomparsa, deteneva il titolo illustre di artista aborigena vivente più collezionabile d'Australia. Proveniente dal gruppo linguistico Pintupi dell'Australia centrale, il viaggio artistico di Makinti si è svolto nel ricco contesto del suo patrimonio culturale.
L'incursione di Makinti nel mondo dell'arte è iniziata nel 1996 quando ha iniziato a dipingere per Papunya Tula Artists. Tuttavia, la sua familiarità con i colori acrilici e la tela aveva le sue radici nel precedente progetto artistico di Kintore e Haasts Bluff nel 1993/1994. Questa eredità artistica si è estesa ai suoi figli, Ginger, Narrabri (che purtroppo è scomparsa nel 2010) e Jacqueline, che hanno tutti intrapreso una carriera artistica con Papunya Tula Artists. La carriera di Makinti ha acquisito slancio a metà degli anni '90 quando l'interesse per il suo lavoro è cresciuto e il suo stile distintivo si è evoluto.
La sua arte è caratterizzata da un approccio spontaneo, offrendo una prospettiva unica sull'iconografia tradizionale Pintupi. Sebbene i suoi dipinti possano apparire astratti, con vivaci giochi di colori come il giallo, l'arancione e il bianco, ornati da cerchi e linee, rimangono profondamente radicati nel suo Sogno di Kungka Kutjarra (Due donne). Le linee, motivo ricorrente nelle sue opere, simboleggiano le gonne cerimoniali con stringhe per capelli indossate dalle donne durante le cerimonie Pintupi. Makinti ha tradotto magistralmente canzoni e danze nella sua arte, creando gruppi ripetitivi di linee che risuonavano di significato culturale.
L'impatto di Makinti Napanangka si è esteso oltre la sua espressione artistica unica, guadagnandole un posto in alcune delle collezioni d'arte pubbliche più significative dell'Australia. Partecipando a numerose mostre sin dall'inizio della sua carriera, ha ottenuto il riconoscimento come uno dei 50 artisti aborigeni più collezionabili di tutti i tempi. La sua eccellenza nel mondo dell'arte è stata ulteriormente affermata dalla sua costante presenza al National Aboriginal and Torres Strait Islander Art Award, il premio d'arte più prestigioso d'Australia. Nel 2008, Makinti ha raggiunto l'apice del successo essendo stato nominato vincitore assoluto di questo stimato premio.
-
Nazionalità:
AUSTRALIA
- Data di nascita : data sconosciuta
- Domini artistici: Rappresentata da una galleria,
- Gruppi: Artisti Australiani Contemporanei Artisti presentati da una galleria
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