Il successo del fenicottero nell'arte contemporanea

Il successo del fenicottero nell'arte contemporanea

Olimpia Gaia Martinelli | 20 feb 2022 6 minuti di lettura 0 commenti
 

Il fenicottero è stato protagonista della storia dell'arte sin dai tempi più antichi, ma all'interno dell'arte contemporanea questo animale ha assunto nuovi valori positivi, legati all'amore, all'allegria, alla sensibilità e all'eleganza, che l'hanno reso un soggetto molto popolare...

Anna Chekushkina, Flamingo, 2020. Acrilico / olio su tela, 100 x 110 cm.

Il fenicottero: alcune curiosità

Il fenicottero è un uccello acquatico la cui peculiarità più evidente è il colore rosa, talvolta rossastro, del suo piumaggio. Questi animali, distribuiti in quasi tutto il mondo, si trovano maggiormente nel Mar dei Caraibi, in Africa, nel bacino mediterraneo, nel Golfo persico e in India, occupando prevalentemente laghi salati ed alcalini, lagune e delta di fiumi. I fenicotteri, vivono in colonie numerose e sono molto longevi, infatti, arrivano in media fino all’età di 25 anni. Questi volatili sono contraddistinti anche da un grande romanticismo, poiché, generalmente monogami, fanno coppia fissa per molti anni. La scelta del partner avviene dopo un rituale di corteggiamento specifico: una sorta di danza nell’acqua. Tale evento darà vita ad un unico nuovo nato, poiché la femmina della specie è in grado di deporre un solo uovo l’anno, che verrà incubato dai genitori per circa 28-32 giorni. Il pullo sarà inizialmente grigio, perché il suo piumaggio si tingerà di rosa con il tempo, grazie al carotene contenuto nelle alghe e nei gamberetti di cui questi animali si cibano. Infine, un’ultima curiosità sui fenicotteri riguarda il loro modo di dormire: essi riposano in piedi, su di una zampa sola, probabilmente per disperdere meno calore corporeo.

Vaso egizio decorato con scene nilotiche, ca. 3700-3300 a.C. 

Un fenicottero, VI secolo. Dettaglio del mosaico dell'atrio di un  complesso di palazzi fuori dalle mura della città di Cesarea bizantina, Cesarea Maritima, Israele.

Arte antica: la popolarità del fenicottero

La silhouette del fenicottero appare immortalata, forse per la prima volta, all’interno dei preziosi geroglifici dell’antico Egitto predinastico, dove, attraverso il simbolo di questo animale, si voleva alludere al colore rosso. In aggiunta, attribuibili alla medesima epoca sono anche alcuni vasi, che sono stati decorati con l’immagine di questo elegante e raffinato volatile. In epoca romana, oltre ad essere apprezzati come prelibatezza gastronomica, i fenicotteri furono preziosi regali per gli innamorati ed elementi decorativi popolari nell’arte del mosaico. Infatti, molti ornamenti musivi dell'area del Mediterraneo meridionale, eseguiti tra il I e il VII secolo, mostrano la grande popolarità del suddetto volatile nell'immaginario collettivo. All’interno di questo contesto spiccano le decorazioni musive eseguite all’interno di molti edifici paleocristiani, dove, in alcune occasioni, il fenicottero venne immortalato all’interno di scenari ricchi di vegetazione lussureggiante, volta ad alludere alla preziosità del paradiso. Infine, esempi d’arte paleocristiana che hanno raffigurato i fenicotteri li troviamo: nella basilica di Sabratha (Libia), nella sinagoga di Gaza Maiumas (Israele), nella cappella funeraria di Polieyctos a Costantinopoli e nella basilica di Qasr Elbia (Libia). 

Arnaud Feuga, Réveil de flamands roses 1, 2016. Olio su tela, 50 x 73 cm.

Tatyana Lukanenko, Flamingo, 2019. Pastello su cartone, 59 x 74 cm.

Arte contemporanea: il “revival” del fenicottero

All’interno della cultura occidentale moderna il fenicottero ha iniziato ad essere largamente popolare durante gli anni Cinquanta del Novecento, quando, nel campo del design, Don Featherstone, dipendente dell’azienda statunitense Union Products, ideò gli iconici ornamenti da prato in plastica a forma del suddetto volatile. Nonostante il grande successo di questa invenzione, essa registrò un’improvvisa e forte crisi durante il decennio successivo, causata dell’avversione della cultura Hippie verso l’industria della plastica. In seguito, l’iconografia del fenicottero rosa tornò in auge durante gli anni Sessanta, diventando però simbolo di ribellione, oltraggio e cattivo gusto. Soltanto negli anni Ottanta, invece, essa si trasformò in un acclamato soggetto artistico, indelebilmente legato alla cultura Pop. In tempi più recenti abbiamo assistito ad un “revival” del suddetto animale, che si è diffuso a dismisura nell’industria della moda e del design, ma anche all’interno del mondo dell’arte. Questo perché è stata finalmente messa in luce tutta l’allegria e la positività emanata da questo grazioso volatile, divenuto simbolo d’amore universale. Infatti, si ritiene che il fenicottero, direttamente collegato all’energia del chakra del cuore, sia in grado di favorire i rapporti interpersonali nel rispetto e nella cura dell’altro. Per di più, il suddetto è simbolo di equilibrio, di sensibilità, di rinascita, di altruismo, di fascino e di eleganza, associato ai quattro elementi: acqua, aria, fuoco e terra. L’acqua, nella quale si immerge per cibarsi, rappresenta la psiche, l’animo umano e la purificazione. L’aria è il simbolo dell’invisibile, del “volo” all’interno della nostra spiritualità. La terra si lega alla ciclicità degli eventi, all’equilibrio e agli aspetti legati alla materialità, che, se esasperata, produce vanità ed ostentazione. Infine, il fuoco è elemento di purificazione e rigenerazione, associato all’energia solare che ci permette di rinascere.

Interpretazioni contemporanee

Dominic Virtosu, Social distancing, 2021. Olio su tela, 205 x 275 cm. 

Dominic Virtosu: Social distancing 

Gli artisti di Artmajeur hanno largamente indagato e sperimentato l’iconografia del fenicottero, raffigurandolo in molteplici contesti e svariate situazioni, accompagnandolo ai suoi simili e, talvolta, agli umani o ad altri animali. In aggiunta, il suddetto è stato raffigurato anche sotto forma di oggetto, come esemplificano i simpatici e popolari gonfiabili, che affollano il mare del dipinto Social distancing di Dominic Virtosu. In questo olio del 2020 il fenicottero assume un significato inedito, innovativo e originalissimo, poiché viene usato per fare riferimento alla distanza sociale imposta durante la seconda ondata di Covid-19. Infatti, le donne dai volti celati, ignorando il pericolo del mare aperto, sono intente a prendere il sole sopra i loro gonfiabili, trovandosi ad una distanza strategica l’una dall’altra, che permette la più totale indifferenza dell’esistenza altrui. Infine, quest’opera, surreale e altamente carica di significato, rappresenta anche un’istantanea del mondo consumistico, dove sono diffusi prodotti che omologano le masse e dove trionfa il culto dell’individualismo. 

Natalia Rezanova, Birds of the morning dawn, 2015. Acrilico su tela, 90 x 70 cm.

Natalia Rezanova: Birds of the morning dawn

Il personale “realismo” dell’acrilico dell’artista di Artmajeur, Natalia Rezanova, rappresenta, nella sua precisione, finezza e fedeltà di esecuzione, una chiara celebrazione della bellezza del fenicottero che, immortalato nel suo ambiente naturale, in una moltitudine di esemplari colorati, esprime con forza la positività di cui oggi è divenuto simbolo. Inoltre, l’opera presenta un deciso taglio prospettico, fotografico e istantaneo, quasi come se l’artista avesse dipinto “en plein air”, trovandosi ad osservare direttamente la delicatezza e la regalità di questo volatile dai colori e dalle fattezze quasi irreali. Infine, le stesse parole di Natalia Rezanova riassumono perfettamente il soggetto raffigurato: il fenicottero ha davvero qualcosa di favoloso e magico, che sintetizza le tonalità dell'alba, ovvero il colore di una nuova rinascita e del rinnovamento. 

Nikolina Petolas, Mindfulness for beginners, 2017. Fotomontaggio su carta, 45 x 65 cm.

Nikolina Petolas: Mindfulness for beginners

Il fotomontaggio dell’artista di Artmajeur, Nikolina Petolas, ci permette di sognare, ovvero di dar vita a immagini, che sono capaci di connettersi a realtà parallele fino ad adesso solamente immaginate, dove la bellezza degli animali si fonde con il lusso di una dimora elegante e ben arredata. Probabilmente, in quest’opera il fenicottero è stato raffigurato per esprimere al meglio le caratteristiche degli elementi dell’acqua e della terra a cui è legato. Infatti, come l’acqua, che rappresenta la psiche umana, il fotomontaggio ci consente di esplorare il mondo interiore dell’artista e, in affinità con la terra, veniamo a contatto con la vanità e l’ostentazione del ricco ambiente raffigurato. In linea con quanto affermato è proprio il titolo dell’opera, Mindfulness for beginners, volto a riassumere l’intento di Nikolina Petolas: creare un fotomontaggio che rappresenta un viaggio iniziatico alla scoperta di un mondo surreale.



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