Not For Sale
Seller Davide Romano'
-
Original Artwork
Painting,
Oil
- Dimensions Height 31.5in, Width 19.7in
Quella che raccontavi
prima di cadere nel tuo sogno appena, a te stesso, sussurrato.
E’ la vita che volevi?
quando, ti sporcavi le mani con la catena della bicicletta
e pensavi di aver lavorato,
quando, senza farti vedere, infilavi una lettera in un diario
ed eri sicuro di avere amato.
E’ la vita che volevi, questa,
dove alle quattro del mattino sporchi pagine bianche di parole,
dove piangi per un cielo troppo rosso,
dove pensi non posso, se qualcuno ti guarda troppo.
Dove, non riesci a stare,
dove, nella notte, davanti a casa, non riesci a respirare,
dove, per emergere dovresti sbranare,
dove, se ti criticano lasci fare,
dove, dall’ansia non puoi dormire,
dove, non sei all’altezza, neanche di abbandonare,
di conquistare con una carezza.
Dove tremi, dove speri, ma dovresti dire la tua,
dove, anche quella cosa mia, non mi interessa,
dove, ciò che è meglio, è sempre roba sua.
Sporchi tele con colore e poesia
pensando di essere un pittore,
ma sei un discreto attore
reciti o forse speri
che tutti questi numeri che governano siano seri,
decisione, precisione, acquisizione,
essere pronto nella situazione,
anche se hai paura e vuoi scappare ma devi restare,
anche se la parola tartaglia e inizi a balbettare, tremare, sudare…
Quel che prima non avevi,
è veramente, ora,
la vita che volevi?
Mi guardo allo specchio ogni mattina, la mia immagine non ritarda mai, è lì ogni volta, mi aspetta, simile ma ben diversa dalla proiezione della mia mente. In fondo anche lei mente ogni volta: quella forma di luce riflessa è già persa, ma non me ne accorgo. Il tempo in fondo è un sogno.
Ogni volta scrivo e anche se dal vero traballo, fisso me su un foglio. Un po’ mi vergogno di quella sfumatura che solo lì esiste. E’ così, da quanto ho ammesso di essere fragile, da quando, da ogni cosa, mi accorgo, di starne sempre un po’ fuori, ma non è facile gestire quella parte di me che non sa semplicemente riflettere la luce, la trattiene, la lavora, la consola e la restituisce non in forma ma in parola.
Poche sono le cose che so ben spiegare, provo ad arrangiarmi, a gestirmi e forse son diventato bravo a mentirmi, per poter respirare, galleggio per ben qui stare.
Fisso lo specchio per trovare la ruga che fa nascere tutto questo, son diverso? Non credo. Perverso? Solo a volte spero. Bugiardo? Più che con gli altri, con me stesso, e questo è un mistero.
Dove nasce allora la voglia di raccontarsi su un foglio o su una tela, spogliarsi quasi ogni sera, non sono disperato, forse delicato, come il respiro, come quando arrivo al cuore e mi sento vivo.
Vorrei lasciarti senza fiato perchè è così che mi sento.
Davide Romanò
nato a Cantù il 05 agosto 1981
- Nationality: ITALY
- Date of birth : unknown date
- Artistic domains:
- Groups: Contemporary Italian Artists