Bruno
Bruno Bruno è nato a Napoli, dove vive e lavora nel suo studio alle Rampe Brancaccio n° 49.
Allievo di Giuliano Giuman, ha studiato all'Accademia Pietro Vannucci di Perugia, dove ha frenquentato i corsi di pittura e restauro, e dove inizia a formare la propria identità artistica.
Approfondisce poi, la tecnica pittorica ed i contenuti delle opere del fiammingo Bosch, poi quelle dei maestri del surrealismo Dalì, Ernst, Magritte, Tanguy,
Successivamente è con occhi nuovi e con nuova sensibilità che rivede e rivive l'arte dei maestri del passato. In uno spazio surreale, nella paradossale immobilità di un tempo che passa inesorabile dimensioni sconosciute riaffiorano sulla nuda tela come retaggio metafisico dechirichiano, in cui vuote e improbabili architetture ed esasperate prospettive, simboleggiano un profondo senso di solitudine e di alienazione dell'essere umano
Bruno의 현대 미술 작품을 발견하고 최근 작품을 찾아보고 온라인에서 구매하세요. 카테고리: 현대 이탈리아 예술가. 예술적 영역: 미술작품. 계정 유형: 아티스트 , 2022 이후 회원 (원산지 이탈리아). Artmajeur에서 Bruno님의 최신 작품 구매: 현대 예술가 Bruno의 멋진 예술 작품을 만나보세요. 예술 작품을 탐색하고 원본 예술 또는 고급 인쇄물을 구입하십시오.
아티스트 가치, 전기, 예술가의 스튜디오:
인식
전기
Bruno Bruno è nato a Napoli, dove vive e lavora nel suo studio alle Rampe Brancaccio n° 49.
Allievo di Giuliano Giuman, ha studiato all'Accademia Pietro Vannucci di Perugia, dove ha frenquentato i corsi di pittura e restauro, e dove inizia a formare la propria identità artistica.
Approfondisce poi, la tecnica pittorica ed i contenuti delle opere del fiammingo Bosch, poi quelle dei maestri del surrealismo Dalì, Ernst, Magritte, Tanguy,
Successivamente è con occhi nuovi e con nuova sensibilità che rivede e rivive l'arte dei maestri del passato. In uno spazio surreale, nella paradossale immobilità di un tempo che passa inesorabile dimensioni sconosciute riaffiorano sulla nuda tela come retaggio metafisico dechirichiano, in cui vuote e improbabili architetture ed esasperate prospettive, simboleggiano un profondo senso di solitudine e di alienazione dell'essere umano
- 국적: 이탈리아
- 생년월일 : 알 수 없는 날짜
- 예술적 영역:
- 여러 떼: 현대 이탈리아 예술가
영향
교육
아티스트 가치 인증
업적
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Stralcio dell’articolo di Daniela Ricci da “ IL Mattino” del 9/10/07
Stralcio dell’articolo di Daniela Ricci da “ IL Mattino” del 9/10/07 sulla personale realizzata alla “Banca Sella “:
…….La pittura di Bruno, che da sempre mette a confronto due realtà contrapposte, è concepita come un frame fotografico dove l’attenzione si sofferma su alcuni particolari per riuscire a creare un’intimità diretta con i supporti. Attraverso la sua pittura fortemente comunicativa, Bruno con paesaggi trasfigurati, oggetti carichi di moti ondosi, di venti, di tumulti di sensazioni, di solarità si inserisce in uno spazio dominato da un dinamismo coraggioso, aggressivo, consistente, rarefatto, che cambia a secondo degli interrogativi, delle pulsioni appagate, dei desideri nascosti e negati, delle nostalgie, delle memorie e delle proiezioni immaginate.
Immagine ricorrente nelle opere – olio su tela – è un faro, a volte in primo piano e senza luce mentre ragnatele giganti lo avvolgono costringendolo suo malgrado a misurarsi con la forza di un vulcano come ne “L’antagonista” radioso e potente.
“Inerzia”, “Incontro”, “ L’iconoclasta”,”L’approdo”, “Vagabondi” sono alcuni significativi titoli che simboleggiano un profondo senso di solitudine e di alienazione dell’essere umano.
Bruno, che ha frequentato i corsi di pittura e restauro dell’Accademia “Pietro Vannucci” di Perugia, ripercorre con le sue opere attraverso giochi di linee, colori, le forme astratte delle arti del secolo scorso, riproponendole con una cifra stilistica del tutto personale. Affascinato dalle opere prima del fiammingo Bosch e poi dei surrealisti Dalì, Ernst, Magritte e Tanguy, rivive e rivede l’arte del passato imprimendo sulle sue tele atmosfere rarefatte ed irreali esplorando dimensioni sconosciute, metafore per riuscire a conciliare mistero e certezza, ma soprattutto consapevolezza che si concretizza nel fluire della vita con luci, velature, ombre e provocazioni cromatiche e una pittura fondamentalmente onirica e surreale.
Recensione di E. Del Prete
In uno spazio surreale, nella paradossale immobilità di un tempo che scorre inesorabile, Bruno rivede e rivive, con occhi nuovi e con nuova sensibilità, l’arte dei maestri del passato. Dimensioni sconosciute riaffiorano sulla nuda tela come retaggio metafisico dechirichiano, in cui vuote e improbabili architetture ed esasperate prospettive, simboleggiano un profondo senso di solitudine e di alienazione dell’essere umano. Sparute figure di omini –quasi accennate pur nella loro completezza – ingaggiano una utopisticamente lotta contro il tempo.
L’Artista ripercorre, attraverso sapienti giochi di linee e colori, le forme astratte delle arti non figurative del secolo scorso, riproponendole in una visione del tutto personale; in una ricerca interiore dell’autore in cui spesso l’elemento sacro è fulcro e motore dell’intera opera.
Accade allora che oggetti e personaggi, che nelle opere di De Chirico non sembrano trovare nessuna collocazione spiegabile, qui diventano simboli altamente “leggibili”. Non più uomini o manichini in primo piano; cambia il contesto e con esso il messaggio. Le opere di Bruno, nella loro singolarità, rappresentano un passaggio tra l’antico e il nuovo; un ponte virtuale che abbraccia l’essere umano dalla creazione dell’Universo al sofisticato mondo moderno
La “qualità” pittorica di Bruno arriva, quindi, da lontano; essa perviene dalla conoscenza e dalla capacità di assimilare e riproporre in chiave moderna la grande cultura artistica dei maestri del passato
La sua genialità consiste appunto nel non dimenticare la storia, ma raccontarla assecondando una modernità che ci appartiene.
Nella geniale interpretazione pittorica del maestro napoletano non mancano, inoltre, chiari riferimenti alle opere fiamminghe. Di Hieronymus Bosch egli coglie infatti il sentimento del “conflitto cosmico” e le sue figure esili, svuotate di ogni peso e forma, sono astratte dal contesto caotico e fantastico, pur conservando quella chiave di lettura simbolico-psicologica.
Eliana Del Prete