





vite sospese (2024) Collages by Alessandro Bionda
Seller Alessandro Bionda
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Original Artwork (One Of A Kind)
Collages,
Collages
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Acrylic
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Marker
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Paper
on Wood
- Dimensions Height 19.7in, Width 23.6in
- Artwork's condition The artwork is in perfect condition
- Framing This artwork is not framed
L'opera presenta un collage in bianco e nero, con immagini storiche legate alla Shoah e all'Olocausto: deportati, campi di concentramento, vittime scheletriche, volti segnati dalla sofferenza. Le immagini sembrano sovrapposte, lacerate, fuse tra loro, generando una composizione caotica e frammentata, come una memoria spezzata.
Attorno al bordo interno della cornice nera, sono scritti a mano i nomi di molti campi di concentramento e sterminio.
Questi nomi creano una sorta di cerchio di memoria che avvolge l'intera scena centrale.
Analisi formale
Tecnica: Collage fotografico, sovrapposizione di immagini storiche, pittura acrilica rossa (usata per evidenziare i bordi interni).
Colori: Bianco, nero e grigi dominano; il rosso sporco dei bordi richiama sangue, ferite, violenza.
Composizione: Densa e claustrofobica. Non c’è un vero punto focale: l’occhio vaga, come perso tra le immagini, proprio come nella memoria traumatica.
Cornice: Non è solo contenitore ma parte integrante dell’opera. I nomi scritti a mano danno un effetto artigianale, dolorosamente umano.
Analisi contenutistica
Il tema centrale è la memoria dell’Olocausto.
L'opera non mostra un singolo evento, ma evoca un universo di sofferenza, ricordando la brutalità sistematica dei campi di sterminio.
I volti, i corpi, i nomi: tutto contribuisce a un senso di perdita, disumanizzazione, e necessità di non dimenticare.
La sovrapposizione delle immagini potrebbe simboleggiare la difficoltà di separare le singole tragedie: ogni volto e ogni campo sono parte di un’unica, immensa ferita storica.
Interpretazione
Questa non è solo un'opera commemorativa. È anche un monito: invita a riflettere sul male sistematico che l’essere umano può compiere e sull'importanza della memoria storica.
L’uso del rosso, discreto ma visibile, potrebbe rappresentare il sangue versato e la ferita ancora aperta nella coscienza collettiva.
Il collage distrutto, lacerato, dà l’idea di una memoria frantumata, difficile da ricostruire, ma proprio per questo ancora più urgente da preservare.
Commento finale
È un lavoro potente, emotivo e disturbante, come dovrebbe essere un’opera che affronta la tragedia dell’Olocausto. Non lascia spazio a estetizzazioni o abbellimenti: è crudo, vero, doloroso.
L'autore sembra voler rifiutare ogni distanza: ci chiama a entrare nel trauma, a sentirlo, a portarlo con noi.
I was born in 1969 and I always lived in a small town located in the mountains in north-west Italy (province of Verbania-Piemonte).
Self-taught, in 2014 I began to try my hand at the art of painting, creating on canvas artworks “sui generis”.
I paint on canvas using acrylic colors as well as various types of materials and objects, thus imparting a particular and original touch that guarantees the uniqueness of my artworks, all accompanied by a certificate of photographic authenticity with explanation of the work created.
I started as a hobby and after creating about 190 artworks, I'm trying to transform it into a real job.
I do not create artworks on commission; I only create what my imagination suggests.
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Nationality:
ITALY
- Date of birth : 1969
- Artistic domains: Works by artists with a certified artist value,
- Groups: Certified Artists Contemporary Italian Artists