Croce e demoni. L'inganno del male. (2021) Pittura da Vittorio Zocco

Dipinto realizzato in acrilico su tela con inserti in foglia argento. Misura cm 100 x 100.
Proprio perché si tratta di un dipinto che raffigura l'inganno del male, ha due chiavi di lettura.
La prima chiave di lettura è religiosa e più immediata. Risalta subito grazie al colore e alla luminosità la Croce. Il riquadro centrale attira l'attenzione dello spettatore. Poi se ci si sofferma a scrutare nell'oscurità degli angoli compaiono i demoni. Sono nascosti nel buio all'ombra della Croce. Quindi dentro la Croce c'è la luce, la verità, ciò che appare ai nostri occhi e invece fuori dalla croce, nel buio, si nasconde il male. Al centro un punto luminescente perfetto. Forse è la fine della nostra vita, forse il nostro obiettivo. Ci rassicura. Vogliamo raggiungere il centro del dipinto.
Poi invece c'è la seconda chiave di lettura, più celata, esoterica.
La croce è un inganno. La luce è un inganno. Attira la nostra attenzione ed il punto al centro serve solo ad ipnotizzarci. Crediamo sia un punto di riferimento, un qualcosa in cui credere, ma in realtà non è nulla: è solo un miraggio. Un punto luminescente senza alcun valore. Sono gli stessi demoni che nascosti nell'oscurità dei quattro riquadri ci fanno risaltare la croce. E infatti la accarezzano, si sdraiano vicino, la leccano. E lungo i bordi dell'opera, figurano nascoste le simbologie del male. Alcune sono raffigurazioni che riportano all'occulto, alla massoneria. Altri invece sono i simboli delle valute, del denaro. Ci sono il dollaro, l'euro ed anche il bitcoin (che ho raffigurato volutamente a specchio poiché è il riflesso virtuale del denaro reale). Sono tutte assieme, in riga: appartengono alla stessa logica malefica. Interagiscono tra di loro, sono lo strumento del demonio. Lo spettatore distratto non si accorgerà di loro perché sono nascoste lungo i bordi e resterà a fissare la croce subendo inerte l'inganno dal male.

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