Scivolo del '900 (2002) 絵画 Stefano Rollero によって

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  • 寸法 高さ 23.6in, 幅 9.8in
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" SCIVOLO DEL NOVECENTO " Modulo scultoreo. ( terracotta di Castellamonte.) Il secolo passato, che come ogni epoca, è figlio del tempo che lo ha preceduto. Questo modulo scultoreo è composta da uno scivolo che significa inconsciamente gli incubi della vita e le angoscie della nostra civiltà; quella del 2002[...]
" SCIVOLO DEL NOVECENTO "
Modulo scultoreo. ( terracotta di Castellamonte.)


Il secolo passato, che come ogni epoca, è figlio del tempo che lo ha preceduto.
Questo modulo scultoreo è composta da uno scivolo che significa inconsciamente gli incubi della vita e le angoscie della nostra civiltà; quella del 2002 vuole essere una finestra per denunciare o meglio fermare, imprigionare una riflessione sulla nostra epoca, quella iniziata nel Novecento, e quella del terzo millennio, il futuro prossimo legato al processo di omologazione, un numero sempre maggiore di umanità tende a conformarsi a un unico stile di vita e a un unico modo di pensare. Ecco che l’opera modulare, formata dallo scivolo, il globo,i simboli.diventa un lungo e complicato racconto, che attraverso la simbologia riproduce l’immagine comune della nostra realtà, ovviamente come simbolo intermediario tra ciò che è umano e ciò che appartiene nella immaginazione e del pensiero.
Sono rappresentate forme di figure mistiche umane che evocano il primordiale stato della creazione, scivolano per poi essere inghiottite da un immaginario "Buco Nero" che interpreta la globalizzazione degli affari e non dei diritti.
Le figure esprimono la rassegnazione e l'urlo della soffrenza, l'eterno conflitto tra le forze del bene e del male. Sono inoltre così posizionate per rappresentare i diversi atteggiamenti della persona, in un delicato equilibrio romanticamente fondato sul recupero di una primordiale autenticità umana.
Le maschere visibili sono l'espressione di una realtà celata; la sopprafazione mediatica che spinge la persona alla voglia di ricchezza facile e rapida e nascondono i bisogni reali, quei bisogni che dovrebbero essere il benessere di tutta l'umanità.Ecco che l’umanità indossa la maschera, come segno e simbolo che si può definire un prodotto dell’inconscio collettivo, uno strumento che rappresenta i lati scuri dell’esistenza, la maschera nasconde l’immagine di sé, rappresenta le molteplici identità dell’individuo, è la doppia dimensione dell’esistenza; ciò che appare ma non esiste, la maschera riflette la nostra realtà e l’astrazione..
Ma tra i sogni, speranze e paure, questa scultura dimostra che il nostro futuro, lungo o breve, splendido o catastrofico, a seconda soprattutto del destino delle vite, può essere un ottimo stimolo per riflettere sul rischio che piano piano il tritacarne tecnologico della globalizzazione affaristica finisca per erodere sempre più le antiche originalità, riducendole magari solo a espressioni superficiali; e ciò potrà portare a una civiltà mondiale il cui pericolo di massificare ridurrà la personalità degli uomini ad una immagine di esistenza tutta uguale, come una forma geometrica arida e insensibile, senza passioni sogni e sentimenti.

Il Papa Benedetto XVI ai fedeli oggi 6 Gennaio 2008:

"Anche oggi - ha osservato il pontefice - resta vero quanto diceva il profeta: nebbia fitta avvolge le nazioni. Non si può dire infatti che la globalizzazione sia sinonimo di ordine mondiale, tutt'altro". L'umanità, ha denunciato, è "lacerata" da "spinte di divisione e sopraffazione" e "conflitto di egoismi".

"I conflitti per la supremazia economica e l'accaparramento delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime - ha sottolineato ancora Ratzinger - rendono difficile il lavoro di quanti, ad ogni livello, si sforzano di costruire un mondo giusto e solidale". "C'è bisogno - ha proseguito - di una speranza più grande, che permetta di preferire il bene comune di tutti al lusso di pochi e alla miseria di molti".
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Biography 1996. Stefano Rollero's artistic work emerges from his careful reflection on the art of images in general, but it is that of collage that captures him. Rollero represents for us a "phenomenon" in a sad[...]
Biography 1996. Stefano Rollero's artistic work emerges from his careful reflection on the art of images in general, but it is that of collage that captures him. Rollero represents for us a "phenomenon" in a sad artistic panorama in which "improvisers - improvised" swarm "creating" authentic banalities, triumphs of their ignorance and more than elementary technical and cultural preparation; From this squalor emerge very rare figures who, despite not having academic qualifications, manage to create culture with serious, humble and intelligent work. Our artist evidently has innate talents that he has managed to cultivate and refine until he expresses himself in a solid and mature way. Working with collage and decolage is very difficult because the obvious, the banal, are always lurking, but Rollero translates with great seriousness, in a sensitive and lively way, cultural stimuli, events, visual opportunities in a passionate research in which the fragments, flashes, moments, as if just emerging from a great chaos, find a precise location and a precise meaning. Sometimes ironic, sometimes severe witness of the events of our era, other times lucid or ferocious or amazed, Rollero continually evolves, absolute master of a lively and engaging language", in fact his paintings are appreciated in local exhibitions as well as national ones and international, where he has obtained significant recognition and prizes, as happens for an art master. Pippo Ciarlo.

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