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Al bordo dello stagno (2000) Pittura da Stefano Galli
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Opera d'arte originale (One Of A Kind)
Pittura,
Acrilico
su Tela
- Dimensioni Altezza 15,8in, Larghezza 15,8in
- Incorniciatura Questa opera d'arte non è incorniciata
- Categorie Quadri sotto i 5.000 USD Figurativo Paesaggio marittimo
Di piscine ce n'erano poche e grandi come il Lido nessuna. Al lido s'andava mai meno di tre, perché era lontano dalla nostra zona e si sa, in tanti posti non sono ben accettati gli estranei. C'erano voluti un po' di giorni ma, a forza di vederci, i locali si erano abituati a noi: non ci guardavano più in cagnesco e ci permettevano di parlare con le ragazze. Laura era il mio tipo, non la abbandonavo mai, quando non c'era il suo ragazzo, un tipo piuttosto alto, muscoloso ma rozzo e grosso di pensiero di nome Giacomo detto Jek. Una sera con Laura mi accordai di vederci il giorno dopo; il suo Jek non ci sarebbe stato ed io mi ero fatto un sacco di sogni. Il giorno dopo, da solo perché tutti impegnati, arrivato al Lido, con terrore, mi accorsi di non aver infilato nel borsone proprio il costume che, in ripiego, riuscii ad ottenere di nascosto, neanche fosse droga, da un bagnino per lire cinquecento, praticamente tutto quello che avevo. Il costume era di almeno due taglie in più e mi toccava di tanto in tanto riannodarmelo di fianco o recuperarli alle ginocchia quando mi tuffavo. La compagnia di Laura quel giorno fu guastata da un certo malessere che subiva; saltata l'alimentazione per mancanza di fondi cercavo di nascondere il rumore dei mio intestino parlando, ma sappiamo che a stomaco vuoto, sotto il sole, dopo una nuotata, può darsi che qualche incontrollata sciocchezza scappa e Laura si rabbuiò. Ma il colmo della sfortuna fu che Jek s'era liberato dai suoi impegni e, con tutta la scortesia di cui era capace, mi disse di togliermi di mezzo, cosa che feci e non parliamone più.
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Stefano Galli, nato nel 1950 a Falconara Marittima e cresciuto nel dinamico ambiente milanese, intreccia perfettamente le sue ricerche artistiche e scientifiche. Rifiutando di percepire uno scisma tra i principi fondamentali del design industriale e civile e il suo impegno permanente per l'arte, Galli ha intrapreso un viaggio in cui creatività e funzionalità si fondono.
Traendo ispirazione dal futurismo, dalla metafisica e dal surrealismo, i dipinti di Galli portano l'impronta inconfondibile di questi influenti movimenti artistici, il tutto pur mantenendo una distinta connessione con il mondo dei fumetti. La sua visione artistica trascende la mera rappresentazione visiva, addentrandosi nel regno della composizione narrativa. I temi, ricchi di ispirazione, fungono da impalcatura su cui costruisce intricati percorsi narrativi, spesso intrecciando storie con immagini. Il rinomato critico d'arte Prof. Philippe Daverio caratterizza l'espressione artistica di Galli come "meta-reale", una manipolazione giocosa della realtà che distorce la percezione visiva affermando al contempo un concetto di continuità tra forze opposte: tra l'alto e il basso, l'interno e l'esterno.
L'evoluzione della pittura di Galli si svolge come un'esplorazione sfumata di interni ed esterni sia nello spazio che nel tempo. Le sue tele presentano prospettive drammaticamente alterate per trasmettere l'assenza dei tradizionali vincoli spaziali e temporali, offrendo un quadro singolare in cui la deformazione genera molteplici punti di vista. Nelle sue mani, la tela diventa un mezzo narrativo, simile ai fumetti, consentendo agli spettatori di trascendere il tempo con un solo sguardo. Galli emerge come un narratore moderno, utilizzando il linguaggio della pittura per presentare una fusione dinamica di narrazioni viste attraverso la lente dell'arte.
I trionfi artistici di Galli hanno trovato casa in numerose collezioni in tutta Italia e oltre. Le sue opere abbelliscono le pareti di collezionisti privati in Svizzera, Francia, Belgio, Germania, Inghilterra, Spagna, Russia ed Emirati Arabi Uniti.
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Nazionalità:
ITALIA
- Data di nascita : 1950
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei