Resiliente (2017) Scultura da Stefania Sergi

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A proposito di quest'opera: Classificazione, tecniche & Stili Tecnico Scultura La scultura è un'attività artistica[...]
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Stefania Sergi Nata a Cagliari nel 1962, pittrice, scultrice, poeta, vive e lavora in Toscana. A diciotto anni lascia la sua terra natia. Si trasferisce a Roma, dopo gli studi[...]

Stefania Sergi

Nata a Cagliari nel 1962, pittrice, scultrice, poeta, vive e lavora in Toscana.
A diciotto anni lascia la sua terra natia.
Si trasferisce a Roma, dopo gli studi umanistici, espatria in Germania,
qui nel 1989 vive il fervore dei Neuen Wilden, Neoespressionismo.
Nel 1994 con i suoi figli piccoli, di nuovo a Roma,
per un ulteriore trasferimento nel 1997 all’estero. Nel 1999 mette radici in toscana,
e trova finalmente quella terra ricca di richiami per la sua arte.
L’attività espositiva è molto intensa, presente in campo nazionale e internazionale dal 1990.
Riconosciuta anche in ambito poetico, ha pubblicato tre libri ed è presente su diversi testi critici e antologie.
Ha ricevuto diversi premi.
Dal patrimonio spirituale della sua terra natia nasce la sua vocazione sperimentale.
La ricerca di tecniche e materiali diversi è ricca e originale, si caratterizza come sperimentatrice.
unendo alla scrittura la pittura, la scultura, il rilievo, il murale, Body Art, libri d’artista,
fino ad arrivare agli interventi ambientali e alle performance.
L’opera dell’artista si contraddistingue per un’incessante meditazione sul corpo femminile.
Il tema fondamentale l’ intreccio e le trame dei legami umani.
Se la sua pittura narra la lucentezza delle forme invisibili, la rappresentazione in scultura dei corpi e dei volti,
dà un'idea di fissità che mette direttamente in contatto l'opera con chi la guarda,
come una sorta di "maschera divina"
che tende a far parte della cultura di ogni persona che guarda l'arte.
Le sue sculture danno l’idea di essere uscite dalle cavità perfette della sua Terra,
per indicare un percorso non più in attesa e non solo pensiero ma azione che muove il mondo,
quello dei sentimenti,
che anche nelle sue liriche offrono spesso una via d’uscita.
La sua quindi è un’azione poetica che suscita le vite interiori di chi osserva,
e così si compie la sua idea di trasmettere lo strato caratteristico sensuale del suo linguaggio
e ci guida nell’origine delle sue parole e delle sue forme.
L’impegno sul filo appartiene al suo lavoro di anime erranti, trovare un legame umano,
spaziale e temporale che ci leghi e ci liberi.
Se questo legame non avviene, come noi desideriamo resta appesa sulla nostra anima il nodo insoluto.
Il conflitto quindi tra il desiderio di legarci e di slegarci.
E' il filo della vita che ci indica la via apparentemente contraddittoria di libertà o solitudine.
Tuttavia, dall'unione di più fili dentro e fuori, dal loro intricarsi sono generati nodi,
la cui presenza sulla corda tirata,
influenza tutto il corpo cui, il filo si lega, trasformando l’eventuale rottura in legame;
in eguale maniera i legami che continuiamo a creare nella vita, ci rafforzano e ci formano eternamente.

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