Pietro Barone
Scopri opere d'arte contemporanea di Pietro Barone, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Fotografia, Pittura. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2008 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Pietro Barone su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Pietro Barone. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
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Biografia
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1963
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
Attività su Artmajeur
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Pietro Barone
VII Rassegna d'Arte Contemporanea PREMIO NAZIONALE "NATIOLUM"
Sala "Il Bastione" Giovinazzo (Ba)
"I colori del Divino"
questo il tema proposto in questa edizione che vedrà un confronto tra artisti provenienti da ogni
parte d'Italia.Il prestigioso spazio espositivo del Bastione si arricchirà di colori che ci trasporteranno in un clima di intensa spiritualità,un'armonia che ci guiderà in un'autentica girandola di emozioni...
NOTTE i n ARTE
Gravina in Puglia (Ba)
MATRIX : nuova astrazione in italia
Torre Ennagonale
A cura di Marzia Taggiasco
Marzia Frozen è lieta di annunciare la mostra colletiva di una generazione di pittori emergenti che lavorano oggi in Italia. La mostra sarà presentata alla torre Ennagonale di Santo Stefano al Mare con una selezione di dipinti che seguono il movimeno dell'arte astratta.
Con il termine astrazione ( del Latino abstrahere, " separare ") intendiamo segnalare una operazione mentale per la quale determinate proprietà di un oggetto vengono isolate concettualmente, soffermando la riflessione sulle caratteristiche da prendere inconsiderazione ed escludendo dalla dissertazione cio' di cui non si vuole tener conto, che momentaneamente si desidera eludere, si prosegue l'analisi degli elementi scelti analizzandoli. Se a partire dalla riflessione o dal paragone dei multipli valori, la proprietàche si isola è quellla che si considera comune agli stessi, l'oggetto dell'astrazione è universale. La questione che si pone successivamente è se gli universali esistono o no, in qualche maniera separatamente della riflessione intelletuale su di loro. (ossia, se effettivamente esiste qualcosa comune agli oggetti, piu la della ipotesi concepita per la persona che la contempla).
La pittura astratta è tornata a far parlare di se, e in questa mostra ci proponiamo di darle uno spazio significativo. L'Astrazione ovviamente, non è mai realmente scomparsa dagli interessi degliartisti,semplicemente ha seguito il progresso tecnologico parallelamente a tutte le altre discipline che hanno investito il tessuto sociali,e dalla matrice strettamente pittorica dell'olio ne proseguono le diverse materie sintetiche fino all'incontro con lo schermo del computer, dell'immagine manipolata elettronicamente.
Derivata dai capricci del tempo e della moda di alcuni artisti all'inizio del 1900 ,è da qui che si colloca un movimento che ha inizio in Europa.Il termine Arte Astratta è stato coniato nel ventesimo secolo (circa 1911) per descrivere un fenomeno culturale chesi è presentato simultaneamente nella cultura occidentale. Per questo motivo, non si sa chiaramente chi fu il primo pittore astratto modernista: potrebbe essere Robert Delaunay a Parigi; o l'americano Arthur Dove; il ceco Frantiek Kupka; i Russi Wassily Kandinsky o Kasimir Malevich; il pittore olandese Piet Mondrian; Balla in Italia emolti altri. Piuttosto che l'invenzione di un individuo quindi, l'astrazione nella pittura modernista è comparsa come fenomenodell'evoluzione comunicativa e artistica degli intellettuali del tempo.
Durante tutto il '900 quindi, si inseriscono nel discorso dell'arte astratta percorsi individuali originali, lavori di artisti europei, che richiamano a se tutta l'attenzione della critica. Il movimento ha persistito in Europa e in Asia con crescente affermazione nei circoli della discussione del settore . Negli Stati Uniti si è trasformato in un grande raccoglitore di talenti della scena artistica, con capitale New York, che è stata sommersa da un assortimento tecnologicamente modernizzato di adepti,diventando una meta obbligata per chi si occupa di arte contemporanea,presentando una vetrina resa sofisticata dall'utilizzo di nuovi mezzi,che ha spiazzato non solo per l'unicita' degli elaborati,ma anche per l'aperto mercato, incoraggiando artisti e galleristi a investire sulle nuove tendenze in concomitanza alle pitture rappresentative convenzionali, aggiornate sempre alle correnti artistiche del tempo.
La pittura astratta è arte che non descrive gli oggetti nel mondo naturale, ma preferibilmente utilizza il colore e la forma in un senso non-rappresentativo. All' inizio del ventesimo secolo, il termine era usato spesso per descrivere l'arte, quale futurista e cubista, che rappresenta le forme reali in un semplice senso oppure, in un piuttosto ridotto senso, mantenendo soltanto un'allusione all'oggetto naturale originale. Tali dipinti sono stati usati spesso per catturare solo stralci o elementi dagli oggetti rappresentati,un particolare sul quale fare un focus o un evanescente sentimento scaturito da questi...tutto è possibile da rappresentare,ma catturare l'elemento reale è impossibile; qualità intrinseche ed invisibili piuttosto chestrettamente legate all'apparenza esterna. I termini più precisi, "arte non-figurativa" ," arte non obiettiva" e " arte non-rappresentativa" compare con tutta l'ambiguità degli effetti visivi che la manipolano.
L'arte non obiettiva non è una invenzione del ventesimo secolo, gli esseri umani avevano fatto arte non obiettiva da quando il disegno compare come strumento di mediazione con fine comunicativo. Nellareligione islamica il dipinto degli esseri umani non è permesso e conseguentemente la cultura islamica ha sviluppato un alto livello delle arti visive a terminologia astratta. La scrittura è inoltre una forma di arte non-figurativa.
Il Costruttivismo (1915) e De Stijl (1917) erano movimenti paralleli che hanno preso ispirazione dall'astrazione nelle tre dimensioni della scultura e dell'architettura. I seguaci del costruttivismo hannocreduto che il lavoro dell' artista fosse un'attività rivoluzionaria esprimendo le aspirazioni della gente, usando i mezzi di produzione di massa come la comunicazione grafica e fotografica. Alcuni degliespressionisti puramente astratti americani sono : Barnett Newman, Mark Rothko, Willem de Kooning, Jackson Pollock, Franz Kline e Hans Hofmann. L'Arte Ottico (1962) e il Minimalismo (1965) sono due idiomi recenti.
Nel 1953, la città di Bordighera ha invitato Peggy Guggenheim a esibire la sua collezione non obbiettiva della pittura; da un'iniziativa di Giuseppe Balbo', e organizzato da Jean Cocteau. Gli artisti erano ancora Jackson Pollock, Cifford Still, Arshile Gorkij, Marc Rothko, Sebastian Matta, Robert Motherwell ed altri. La mostra e estata tenuta a Palazzo del Parco.
Il confronto con gli italiani inizia con futuristi ed astrattisti degli anni Trenta e Quaranta, Giacomo Balla, Bruno Munari, Enrico Prampolini, il marchigiano Osvaldo Licini e Lucio Fontana. Le esperienze del futurismo non possono dirsi veramente astratte, in quanto nei quadri dei futuristi l'idea del movimento e del dinamismo non abbandona mai una base figurativa. L'astrattismo vero e proprio deve intendersi come armonia pura distaccata da qualsiasi riproduzione del vero. In Italia le idee dell'arte astratta vennero accolte piuttosto tardi, attorno agli anni '30, ma si svilupparono in forme di grande spessore artistico, che aprirono la strada a molti dei più originali movimenti del '900. Furono due i principali gruppi di pittori astrattisti: il primo, più eterogeneo, guidato dalle teorie espresse da Carlo Belli nel testo "Kn", si riunì attorno alla galleria "il Milione" di Milano, e annoverò nomi quali Mauro Reggiani, il giovane lucio Fontana, Atanasio Soldati e Luigi Veronesi, il secondo, più coeso, fiorì a Como ispirato dall'architetto Giuseppe Terragni e dal pittore Manlio Rho, includendo validissimi artisti quali Mario Radice, Aldo Galli e Carla Badialdi. Ovviamente data la vicinanza fra Como e Milano furono frequenti gli interscambi fra iprimi astrattisti.
Il gruppo di artisti della galleria "il Milione" praticò un'arte più "istintiva", seguendo il talento di Reggiani, che costruiva mosse geometrie partendo da linee oblique, e dalle originalissime e colorate sintesi di forme realizzate da Osvaldo Licini. La galleria ospitò nel 1934 una personale di Kandinsky voluta anche dall'architetto Alberto Sartoris, vicino a Terragni; la mostra venne certamente vista da Mario Radice che ne portò il messaggio a Como, dove, in presenza di un terreno assai fertile, mise presto frutto la novita'.Como era la città della seta, e i concetti di stile e modernità nel colore erano ben presenti. Manlio Rho aveva nella sua libreria i testi della Bauhaus, dove Kandinsky insegnò fino al 1932, Giuseppe Terragnistava già rielaborando con il suo genio in architettura le idee del razionalismo e la scintilla dell'arte di Kandinsky esplose in forme nuove e originalissime, con un astrattismo geometrico puro, in apparenza vicino al suprematismo russo, ma in realtà inconfondibilmente italiano.
Oggi l'inizio di un nuovo millenio contaminato irrimediabilmente dalla tecnologia, che sembra destinata a non tralasciare aspetti del terreno vivibile intorno ad ogni individuo, l'astrazione si sviluppa in modo globale, pur senza abbandona gli aspetti dell'emozione e della conoscenza come parametri che spingono a creare e cercare nuove frontiere espressive da parte degli artisti.
Questa mostra si propone come una spinta a sviluppare la psiche sentendosi liberi di "andare", a partire dal ; forse tutto è già stato detto, ma crediamo nell'astrazione come canalemultidimensionale, nel quale ci sia sempre qualcosa da dare .
Elisabetta Fontana - Pietro Barone - Patrizio Vellucci - Fulvio Mian - Lunella Cerello - Flavia Manfroncelli - Lucia Sandroni - Massimo Luini - Ugo Pagliaro - Sonia Vangi - ClitoRossoDR - Francesco Centioni - Federico Cittaro - Javier Ramirex - Ryoma Shirai
Inaugurazione sabato 20 settembre ore 18.00
20 settembre - 8 ottobre 2008
Torre Ennagonale
Piazza Baden-Powell
18010 Santo Stefano al Mare (IM)
Tel +39 340 9537120
V E R D E
Sala Murat Piazza del Ferrarese
A cura dell’associazione culturale Incipit
Dal 4 al 28 settembre la Sala Murat di Bari (Piazza del Ferrarese) ospita la mostra multimediale “VERDE” promossa dall’associazione culturale Incipit e realizzata con il sostegno di Comune e Provincia di Bari.
Il progetto mira ad attivare una ricerca a tutto campo sul tema del “verde”. Una traccia volutamente aperta ad interpretazioni letterali e metaforiche che spaziano dal tema naturistico del colore alle sue versioni nella cultura e nella società: nell’ecologia, nella politica, nelle religioni, nei riti e nei giochi, sino alle identità nazionali (si pensi ai colori delle bandiere), all’illusione o alla speranza che il colore evoca.
Queste suggestioni legate ad una semplice parola, sono espresse in mostra da artisti, fotografi, scrittori e personalità della cultura. Tutti chiamati a partecipare all’evento dalla neonata associazione presieduta da Gianni Leone - noto fotografo e intellettuale barese – che si è posta l’obiettivo di animare il dibattito culturale dando voce alle potenzialità espressive delle nuove generazioni e promuovendo iniziative e occasioni di confronto fra diversi linguaggi.
l'italia fa boom mostra d'arte contemporanea
centro cultuale zerouno via cialdini 8
Inaugurata a Bari la mostra multimediale
"...E il viaggio si trasforma in una scoperta anche se superata la prima curva l'attenzione viene catalizzata da due enormi occhi (è chiaro di che colore sono, no?) che ti fissano al contrario, straziati e tirati da fili metallici che attraversano l'immagine stessa. La rappresentazione si intitola «I hope..» è di Donatella Tummillo e Pietro Barone e pur avendo la speranza come sfondo colpisce per la violenza di questi fili di acciaio che tirano, come fissanti della tenda di un circo..." Gazzetta del Mezzogiorno 04/09/2008
Anna Soricaro (Centro Culturale ZEROUNO.Barletta)
Cromatismi energici si alternano a materie modestamente consistenti e contribuiscono ad arricchire con efficacia ed efficienza compostezze artistiche eccezionalmente coeve. Lenta come un tarlo la passione per l’arte ha bucato la contemporaneità di Barone consentendogli di introdurre elementi e componenti del quotidiano: pezzi di stoffa, carbone, fili. Continuamente orientato alla sperimentazione, l’artista si destreggia egregiamente in oscillanti rappresentazioni pittoriche dai tratti quasi scultorei, specie negli ultimi lavori. Timido nella stesura del colore, alla continua ricerca di una completezza che rasenti la perfezione tende ad infondere insolite dimensioni alle soluzioni finali. Elaborando e ri-elaborando nuovamente quanto concretizzato rimaneggia i toni delle sue rese apportando continui ordini nella casualità della pittura. Tramite nuance ardenti e dinamiche delinea il suo essere accurato ed elegante imprimendo le superfici di una penetrante ricercatezza espressionistica. L’arte contemporanea non impone canoni o stereotipi, Barone sfida l’inconsueto superando il già realizzato e il già visto apportando unità sempre nuove, appagando il proprio istinto e placando il proprio spirito. Una continua analisi della realtà che si materializza con cromatismi traboccanti di percezioni ed estrinseche espressioni dettate dagli impulsi. Variano i colori, le strisce e i solchi materici, ma si rinnova senza sosta il flusso di un latente vigore che dà la garanzia di essere felici in un mondo disperato. L’artista è un perfezionista bisognoso di punti stabili, di conquiste definite, ma contemporaneamente incapace di delimitarsi in un atipico esito delimitato e tangibile per cui la sua produzione non lascia nulla di intentato ed è sempre distesa verso la solennità di nuove invenzioni. , questo è ciò che urla l’intimità di Barone tentando un ordine nel caos delle sue ispirazioni.