L'arte parte da un'idea passando dalla realizzazione. Il percorso è sempre una sorpresa, così come l'arrivo ma anche, stavolta, la partenza. La partenza è una violenza di destinazione, un'aberrazione di genere.
La materia che costituisce il colore crea, deve creare, legami e biunivoche corrispondenze con il suo doppio d'elezione: la pittura ha il muro, l'olio ha la tela, l'acquerello ha il foglio, lo smalto ha l'automobile. Ecco, lo smalto. Uno smalto steso su una tavola rompe il legame di basilare affinità chimica per il quale entrambe le cose sono nate, penetra verso l'interno e si diffonde all'esterno in superficie, rapido e incontrollabile a cercare la sua lamiera, il suo ferro elettivo. In questo momento inizia il lavoro di violenza, di contenimento e di controllo su ciò che si dibatte; lo smalto, ancora vivo, si contorce distonico e ti lascia pochi minuti per dargli una direzione e un senso prima che una prima morte lo cristallizzi, lucentissimo e cangiante, in una nube astratta.
Combattono, i colori.
Combattono in rappresentazione, astratto contro figurativo.
Combattono in chimica: dove lo smalto si solleva, soffia e sbuffa, si contorce per chimica e per sdegno; si fanno in là i colori, ora per rispetto e ora per aprire il cerchio alla rissa.
Poi il tempo acquieta, la chimica si porta all'equilibrio e i colori si acquartierano definitivamente sulle loro posizioni di eterna trincea.
Sul campo di battaglia restano creature di un colore vivido, lucente, che incutono speranza anche su uno sfondo acido di una Morte Grata.
Art starts from an idea passing throught its realization. The route is always a surprise, as is the arrival but also, this time, the departure, which is a destination violation, a genre aberration.