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Nature morte numéro 16 trente deux. (2023) Fotografia da Jean Turco
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Edizione limitata (# 1/3)
Fotografia,
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/
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su Alluminio
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- Categorie Fotografie sotto i 20.000 USD
Ricordo i clown della mia prima infanzia, il piacere di andare al circo e aspettare che sostituiscano sulla pista i cavalli e i cani addestrati e anche gli acrobati che, senza rete, si lanciavano da uno all'altro belle signore che afferravano per le mani o i piedi quando si fermava il rullo del tamburo che accompagnava il numero.
Questo clown l'ho trovato ieri, sul Mercatino di Sacile. Onestamente non é né bello né brutto, ha vissuto come salvadanaio prima che ne diventassi il fortunato proprietario.
L'ho immaginato in questa immagine non appena l'ho visto sul tavolo sul quale si annoiava, associato - alcuni penseranno curiosamente - ad alcuni altri oggetti che non hanno nulla di banale, per ricordare a qualcuno a me caro che il clown e i loro spesso grotteschi scherzi sono a volte una medicina efficace che può far ridere o sorridere il tempo, al minimo, della sua presenza in pista.
Ma è vero che la televisione, se non ci mostra più la famosa "Piste aux étoiles" di Gilles Margaritis, in bianco e nero il mercoledì sera, ci mostra al telegiornale troppi altri clown, senza abiti di luce che, se dirigono il nostro mondo, non mi fanno ridere.
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J'ai le souvenir des clowns de ma tendre enfance, du plaisir d'aller au cirque et d'attendre qu'ils remplacent sur la piste les chevaux et les chiens dressés et même les trapézistes qui, sans filet, se lançaient de l'un à l'autre de belles dames qu'ils rattrapaient par les mains ou les pieds lorsque s'arrêtait le roulement du tambour qui accompagnait le numéro.
Ce clown je l'ai trouvé hier, sur le mercatino de Sacile. Honnêtement il n'est, ni beau ni laid et il a vécu en tirelire avant que j'en devienne l'heureux propriétaire.
Je l'ai l'imaginé dans cette image dès que je l'ai vu sur la table sur laquelle il s'ennuyait, associé - certains penseront curieusement - à quelques autres objets qui n'ont rien d'anodin, afin de rappeler à quelqu'un qui m'est cher que le clown et leurs souvent grotesques farces sont parfois une médecine efficace qui peut faire rire ou sourire le temps, au minimum, de sa présence en piste.
Mais il est vrai que la télévision, si elle ne nous montre plus la célèbre " Piste aux étoiles" de Gilles Margaritis, en noir et blanc le mercredi soir, elle nous montre aux actualités de trop nombreux autres clowns, sans habit de lumière qui, eux, s'ils dirigent notre monde, ne me font pas vraiment rire.
Jean Turco è un fotografo professionista. Ha iniziato con la fotografia d'alta montagna, poi, molto rapidamente, si è dedicato alla fotografia esclusivamente artistica.
I temi del nudo, del ritratto e della natura morta sono i soggetti che predilige. Il suo lavoro si distingue per un'illuminazione originale e visionaria che lo differenzia singolarmente dagli altri fotografi.
Jean Turco nasce sulle Alpi, trascorre la sua adolescenza a Chamonix, ai piedi del Monte Bianco. Si è laureato in fotografia e storia dell'arte. Le sue fotografie, presenti nelle collezioni di diversi musei, Lenin a Oulianovsk in Russia, National of the Republic of Kazakistan ad Astana, Nicéphore-Niépce a Chalon-sur-Saône, ecc. come in molte collezioni private sono stati più volte onorati con premi e medaglie.
Autore di libri sulla fotografia, ha pubblicato:
Alle edizioni Pearson: La foto di nudo, L'arte della luce, Il nudo, Il ritratto, La natura morta, La guida alla posa.
Edizioni Punto Marte MV: Nu.
Edizioni Dunod: 100 piani di illuminazione fotografica.
Pubblicato da China Photographic Publishing House: versione cinese di The Art of Lighting.
- Nazionalità: FRANCIA
- Data di nascita : data sconosciuta
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Francesi Contemporanei