Sao Paulo (2011) Pittura da Iza Zaro

Venduto da Iza Zaro

Certificato di autenticità incluso

Opera d'arte originale Pittura,

Classificazione delle opere

Opera d'arte originale

Le opere d'arte originali sono tutte le opere considerate autentiche e non una copia o imitazione delle opere originali di un artista. Le opere d'arte originali possono essere qualsiasi tipo di pittura, scultura, performance o altro supporto. Esistono molti tipi di supporti originali. I supporti misti includono colori ad olio, acrilici e acquerelli. Per i dipinti di bottega che testimoniano l'artigianato, questa attribuzione deve essere più sfumata. Sebbene possano essere meno preziosi per vari motivi, le riproduzioni e le copie hanno avuto un enorme impatto sulla nostra esperienza. Raggiungono un pubblico più ampio rispetto agli originali e fungono da tonico contro la mercificazione. L'opera originale potrebbe riferirsi anche alla prima opera, che precede sempre tutte le altre. Può anche riferirsi a un prototipo oa un modello da cui si possono realizzare altre opere. Ogni opera ha grandi somiglianze con l'originale.
Dimensioni Le dimensioni sono disponibili su richiesta

110X100 acrylique Collaboration Isa Zaro/ Eric marechal photographe-colleur Sao Paulo octobre 2011 A proposito di quest'opera: Classificazione, tecniche & Stili

Iza Zaro

Francia

Dalla serigrafia allo stencil, schemi cognitivi…Un'impressione o la tecnica della stampa, dalla serigrafia all'incisione su legno, dal batik allo stencil, IZa Zaro, pittrice di Pop Street Art e attivista urbana francese, disegna il suo percorso a seconda dei suoi incontri per avvicinarsi alla trasmissione del colore.
La sua carriera spiega questa esigenza di mescolare tecniche per parlare meglio di noi... da qui le sue collaborazioni con artisti di street art come Jérome Mesnager.
Dopo aver lavorato sulla tecnica, IZa Zaro ha realizzato una serie senza dogmi, tutta al femminile e legata anche al movimento Femen. Non sono un santo, Schemi Cognitivi II,,,
Dopo i viaggi nei paesi dell'Est come Azerbaigian, Ucraina e Russia, in Africa con Marocco, Senegal e Tunisia, in Nord America con New York, Boston, Los Angeles, San Francisco, in Medio Oriente in Israele e Cisgiordania o anche in Europa la sua riflessione sulla condizione delle donne in un mondo dominato dagli uomini, la pressione della strada e il suo comportamento estremo lo hanno spinto a rivendicare diritti semplici.
La lettura di filosofi femministi come Elisabeth Badinter o Simone de Beauvoir e la presenza di artisti legati al limite come Epsylonpoint l'hanno spinta a comprendere che l'uomo, attraverso la proiezione delle sue fantasie, spezzava le donne in questo periodo dominato dai dogmi.
La sua ultima creazione “The Identity of a Blonde” cerca di rappresentare tutta la complessità di una donna utilizzando effetti semplici come l'inversione di cielo e terra, pavimento e soffitto. La sua installazione presenta la sua storia personale mescolata a quella della Donna, dalla sua nascita alle sue convinzioni, raccontando per immagini il filo della sua vita. Si definisce un collegamento, un canale per trasmettere ciò che ha vissuto, utilizzando tecniche miste.
La sua opera appare gioviale e infantile mentre sopporta la sofferenza e il sudore delle ferite intime che ci rivela.Il pubblico è quindi l'ultimo anello che fa la scelta di fermarsi alla superficie dell'opera o di correre il rischio di fare un passo ulteriore. per entrare nella testa dell'artista: non sono un santo, lo sono!

L'incisione su legno e lo stencil su carta simboleggiano quindi la donna così forte e allo stesso tempo fragile.

Isabelle Judith Aviva Hée, meglio conosciuta con lo pseudonimo di IZa Zaro vive a Parigi in Francia dove sua madre lo ha introdotto al disegno nel suo laboratorio dal forte odore di pennarello.
Diplomato all'Ecole Nationale Supérieure des Arts Appliqués et Métiers d'Art di Parigi nel 1987 (design tessile/serigrafia) e alla Scuola di Arti grafiche Corvisart di Parigi nel 1985 (design di lettere/tipografia/pubblicità di superficie).
Introduzione alla tecnica del Batik africano durante uno scambio artistico a St Louis in Senegal nel 2003 e alla tecnica delle immagini incise su legno e all'acquaforte presso l'Ecole Nationale Supérieure des Art Appliqués Duperré