Cosa ti ha ispirato a creare arte e a diventare un artista?
La mia ispirazione viene sempre da dentro, dai miei sentimenti e dai miei dialoghi interiori. È un processo di improvvisazione e auto-scoperta che mi accompagna fin dall'infanzia. A differenza di molti artisti, eventi significativi o circostanze esterne non costituiscono il fondamento della mia arte; tutto nasce dal confronto tra le mie emozioni e i miei pensieri.
Qual è il tuo background artistico, le tecniche e i soggetti che hai sperimentato finora?
Lavoro in uno stile improvvisato, dove la mente e il subconscio si scontrano. Questo processo assomiglia alla meditazione: ogni dipinto inizia senza un piano e si forma durante l'atto della creazione. Il mio lavoro incorpora immagini figurative, forme geometriche e strutture simili a puzzle che bilanciano semplicità e profondità.
Quali sono i tre aspetti che ti differenziano dagli altri artisti, rendendo unico il tuo lavoro?
• Fonte di ispirazione: la mia arte si basa interamente sul mio mondo interiore, non sull'ambiente o sugli eventi esterni.
• Improvvisazione e processo concettuale: i miei lavori non richiedono una pianificazione preventiva; si evolvono naturalmente durante il processo di creazione.
• Idea personale: Il mio obiettivo è diventare la mia idea, una base che si riflette profondamente nelle mie opere.
Da dove trai la tua ispirazione?
La mia ispirazione nasce interamente da dentro di me: un flusso di esperienze ed emozioni personali che nascono dalla costante interazione tra il mio conscio e il mio subconscio.
Qual è il tuo approccio artistico? Quali visioni, sensazioni o sentimenti vuoi evocare nello spettatore?
Il mio approccio artistico è radicato nell'esplorazione interiore e nell'improvvisazione. Voglio che l'osservatore veda le mie opere come uno specchio del proprio mondo interiore. Il mio obiettivo è evocare calma meditativa, lotte interiori e libertà all'interno della realtà presentata nei miei dipinti.
Qual è il processo di creazione delle tue opere? Spontaneo o con un lungo processo preparatorio?
Il mio processo è completamente spontaneo e basato sull'improvvisazione. Non c'è pianificazione preventiva: tutto è creato al momento, guidato dal flusso dei miei pensieri e delle mie emozioni interiori.
Utilizzi una tecnica di lavoro particolare? Se sì, puoi spiegarla?
Utilizzo una tecnica unica che ricorda i puzzle. Nei miei dipinti, le immagini sono divise in forme geometriche, creando un equilibrio di astrazione ed elementi figurativi. Questo approccio combina realismo e astrazione, offrendo semplicità e profondità contemporaneamente.
Ci sono aspetti innovativi nel tuo lavoro? Puoi dirci quali?
L'aspetto innovativo del mio lavoro è la "struttura simile a un puzzle" che mi consente di esprimere l'identità attraverso dettagli distinti. Colori, forme e texture si fondono in un modo che invita l'osservatore a interagire con la mia arte e a "assemblarne" il significato a modo suo.
C'è un formato o un mezzo con cui ti senti più a tuo agio? Se sì, perché?
Mi sento più a mio agio lavorando su tela. Mi dà la libertà di esprimere pienamente le mie idee e di concentrarmi su texture e combinazioni di colori senza vincoli.
Dove produci i tuoi lavori? A casa, in un laboratorio condiviso o nel tuo laboratorio? E in questo spazio, come organizzi il tuo lavoro creativo?
Creo le mie opere nel mio spazio, dove ho il controllo completo sul mio ambiente. Questo spazio è come una zona di meditazione, organizzata per migliorare la concentrazione e la spontaneità. Luce e tranquillità sono essenziali per il mio processo.
Il tuo lavoro ti porta a viaggiare per incontrare nuovi collezionisti, per fiere o mostre? Se sì, cosa ti porta?
Sì, mostre e fiere sono per me importanti occasioni per condividere il mio lavoro e scoprire nuovi pubblici. Mi permettono di incontrare collezionisti e altri artisti, arricchendomi non solo professionalmente ma anche personalmente. Il feedback di questi incontri mi aiuta a far evolvere la mia visione artistica.
Come immagini l'evoluzione futura del tuo lavoro e della tua carriera di artista?
In futuro, voglio espandere i miei approcci creativi e rompere i confini familiari. Ho in programma di creare nuove serie che approfondiscano i temi del colore, della forma e del simbolismo. Mi vedo anche esplorare diversi media, come l'animazione e le installazioni, per dare vita alla mia arte in nuovi modi.
Qual è il tema, lo stile o la tecnica della tua ultima produzione artistica?
I miei ultimi lavori fanno parte della serie Puzzle Pieces, che combina immagini figurative e forme geometriche in una struttura simile a un puzzle. Lo stile fonde realismo e astrazione, coinvolgendo gli spettatori sia emotivamente che intellettualmente.
Puoi raccontarci qual è stata la tua esperienza espositiva più importante?
La mia esperienza espositiva più importante sarà la mia prossima mostra personale negli Stati Uniti a febbraio 2025. Sarà la mia prima presentazione internazionale, che offrirà l'opportunità di andare oltre la scena locale e presentare le mie opere a un pubblico più ampio.
Se avessi potuto creare un'opera famosa nella storia dell'arte, quale avresti scelto? E perché?
Sceglierei Pulp Fiction di Quentin Tarantino. Il suo umorismo, la sua satira e la sua struttura narrativa mi risuonano profondamente. La profondità e l'ironia del film sulla vita, la violenza e le relazioni umane si allineano perfettamente con il modo in cui percepisco e rifletto la realtà nella mia arte.
Se potessi invitare a cena un artista famoso (vivo o morto), chi sarebbe? Come gli consiglieresti di trascorrere la serata?
Inviterei Quentin Tarantino. Il suo umorismo, la sua satira e il suo stile creativo audace sono incredibilmente vicini alla mia prospettiva. Inizierei la serata con una discussione sull'umorismo e sulla natura umana, seguita da un brainstorming su una storia satirica che fonde arte e cinema. Infine, ci immergeremmo negli aspetti più ironici della vita, rendendola una serata creativa indimenticabile.