Ritratti di famiglia

Ritratti di famiglia

Olimpia Gaia Martinelli | 21 dic 2021 6 minuti di lettura 1 commento
 

In questo periodo di fine anno, ricco di importanti festività, le riunioni di famiglia si succedono convulsamente. A tal proposito, molti tra i più grandi maestri della storia dell'arte, quali, ad esempio, Rembrandt van Rijn, Francisco Goya, Edgar Degas, Vincent van Gogh e Egon Schiele, hanno immortalato, attraverso i più svariati sentimenti, tali scene di vita quotidiana...

La famiglia nella storia dell’arte

Il clima di festa, che contraddistingue questo speciale periodo di fine anno, porta con sé  il più autentico desiderio di condividere la gioia di tali momenti con gli amici ed i parenti più stretti. La storia dell’arte, pur non facendo esplicito riferimento agli eventi festivi in particolare, ha saputo immortalare, sin dall'antichità e in svariate occasioni, le più  svariate atmosfere di tali riunioni di famiglia. Infatti, questo topico è stato raffigurato dall'arte egizia, greca, romana, medievale e rinascimentale, oltre che dal periodo storico che va dal Cinquecento fino al Novecento. A quest’ultimo arco di tempo appartengono i capolavori di Bernard Strigel, Antoon van Dyck, Rembrandt van Rijn, Pietro Longhi, Francisco Goya, Jean-François Millet , Edgar Degas, Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent van Gogh, Paul Gauguin, John Singer Sargent, Pablo Picasso, Egon Schiele, Giorgio De Chirico, Frida Kahlo, René Magritte e Salvator Dalì.

egizi.jpgAkhenaton, Nefertiti e tre delle loro figlie, 1340 a.C. Rilievo in calcare, cm 32 x 39. Berlino:  Altes Museum.

greci.jpgScena familiare in un gineceo,430 a.C. Lebes gamikos a figure rosse, Atene: Museo Archeologico Nazionale

romani.jpgLapide funeraria di un soldato romano con famiglia, II-III secolo d.C. Enns: Museum Lariacum, Enns, Austria.

800px-rembrandt-family-group-wga19144.jpgRembrandt Harmenszoon Van Rijn, Ritratto di famiglia, 1668. Olio su tela, 126 × 167 cm. Braunschweig: Herzog Anton Ulrich Museum.800px-la-familia-de-carlos-iv-por-francisco-de-goya.jpgFrancisco Goya, La famiglia di Carlo IV, 1800-1801. Olio su tela, 280 x 336 cm. Madrid: Museo del Prado.

800px-edgar-degas-la-famille-bellelli.jpgEdgar Degas, La famiglia Bellelli, 1858-1867. Olio su tela, 200×250 cm: Parigi: Museo d'Orsay.

61c2f635840f55.92799392_800px-vincent-van-gogh-the-potato-eaters-google-art-project-5776925.jpgVincent Van Gogh, I mangiatori di patate, 1885. Olio su tela, 82 × 114 cm. Amsterdam: Museo Van Gogh.

Vincent Van Gogh: I mangiatori di patate

I mangiatori di patate, primo importante dipinto di Vincent Van Gogh ad essere stato realizzato in uno stile nettamente espressionista, raffigura una modesta famiglia di contadini olandesi, che, riunita intorno ad una tavola, è contraddistinta da fisionomie rocciose e grossolane, quasi deformi e grottesche, volte ad evidenziare le attitudini stanche e prive di speranza dei protagonisti della tela. In aggiunta, le mani di questi ultimi, nodose e sgraziate, sono state eseguite nel medesimo stile, con l’intento di essere monito del faticoso lavoro campestre. A tal proposito, è importante sottolineare come la vita contadina fu un soggetto largamente indagato dal maestro olandese, tanto da essere ritratto in capolavori di diversi periodi. I mangiatori di patate fu realizzato durante l’inverno del 1884-1885, quando Van Gogh si recò a Nuenen, cittadina olandese all'epoca ricca di braccianti, proprio col fine di dedicarsi allo studio della vita campestre. Infatti, in una lettera risalente a quegli anni, indirizzata al fratello Theo, l’artista esplicitò il suo desiderio di voler immortalare i contadini che, intenti a coltivare faticosamente una terra arida di frutti, erano ridotti a mangiare per lo più patate. Il capolavoro di Van Gogh diviene così un’evocazione del duro ed ingrato lavoro manuale dei braccianti e, allo stesso tempo, anche una testimonianza avente il fine di far solidarizzare il pubblico con questo ceto sociale.

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Egon Schiele, La famiglia, 1918. Olio su tela, 152,5 × 162,5 cm. Vienna: Österreichische Galerie Belvedere .

Egon Schiele: La famiglia

La famiglia di Egon Schiele venne realizzato nel 1918, ovvero poco prima che il pittore, la moglie Edith e  il figlio, ritratti nell'opera, venissero stroncati per sempre dall’influenza spagnola. Questo dipinto è il frutto dell’amore tra l’artista e la moglie-musa, la cui unione fu il frutto di un impetuoso colpo di fulmine, che, nel 1914, portò Schiele a rompere una precedente relazione. La serenità apportata dalla presenza di Edith nella vita dell’artista, determinò il passaggio da opere raffiguranti corpi tormentati e sofferenti alla trattazione di tematiche più intime e composte. Esempio di quanto detto è proprio La famiglia, dipinto in cui viene immortalato l’ideale di famiglia dell’artista, che viene però proiettato nel futuro, infatti, all'epoca della realizzazione di questo capolavoro, il figlio di Schiele era sempre nel ventre materno. Infine, è importante sottolineare come l’opera, nonostante la tematica familiare, sia in grado di trasmettere il presagio del dramma della spagnola, trasmettendo una sensazione di malinconia e di sofferenza, data dai corpi inquieti, stanchi e carichi di tensione emotiva, dall'atmosfera dai toni cupi, dalle anatomie sofferte e dagli sguardi persi nel vuoto. Infatti, solo l’artista guarda verso lo spettatore, come se volesse comunicagli tutto il peso di un destino che sta per compiersi.

61c322e9ed0ef1.27015964_family.jpegSasha Neschastnova, Family, 2021. Olio e inchiostro su tela di lino, 90 x 140 cm.

Sasha Neschastnova: Family

Come i grandi capolavori della storia dell’arte, anche le opere degli artisti di Artmajeur hanno immortalato la famiglia, come, ad esempio, il dipinto di Sasha Neschastnova, che, allo stesso modo dell’opera di Schiele, ha ritratto madre, padre e bambino, raffigurati, però, all’interno di un ambiente ben definito. Inoltre, l’originalissima tela dell’artista di Artmajeur, a differenza di quella del maestro austriaco, ha immortalato, attraverso l’uso di colori vivaci, una scena di vita familiare serena, dinamica, allegra, divertente e spensierata, dove è assente la staticità e qualsiasi tipo di presagio negativo. Infine, l’opera di Sasha Neschastnova, nonostante la sua grande innovatività, conferitagli dalle pose, dai colori ed dalle inquadrature inusuali, ripropone una tematica popolare all'interno della storia dell’arte, quale il rapporto d’amore esistente tra madre, padre e figlio, che è stato oggetto, sia di capolavori profani, come La famiglia del pittore di De Chirico e La famiglia di Arlecchino con scimmia di Picasso, sia di opere d’arte sacra, come le Sacre Famiglie di Giorgione, Raffaello e Rembrandt.

family.jpgDoris Maria Weigl, Family, data sconosciuta. Acrilico su tela, 50 x 40 cm.

Doris Maria WeiglFamily

Un’altra opera avente per soggetto l’amore familiare è quella realizzata dall’artista di Artmajuer, Doris Maria Weigl, che pare un moderno remake, seppure più spoglio, privo di decorazioni colorate e di sfondo luminoso, della Famiglia dipinta da Gustave Klimt. L’abbraccio raffigurato in quest’ultima opera, a differenza di quello eseguito da Weigl, risulta essere più stretto, coinvolgente e intenso, tanto che non esistono spazi vuoti tra le figure coinvolte nell'amplesso. Questo gesto di affetto è stato il protagonista di altre opere realizzate dal maestro austriaco, quali, ad esempio, il Bacio, Le tre età della donna e L’abbraccio, ma anche di ulteriori classici della storia dell’arte, quali la Fuga in Egitto di Botticelli, l’Autoritratto con la figlia di Elisabeth-Louise Vigée Le Brun, l’Amore e Psiche di Canova, L’abraccio di Schiele e il Busto Borghese di Koons. Pertanto, l’originale interpretazione dell’artista di Artmajeur si colloca all’interno della grande tradizione  artistica occidentale.  

makan-malam-bersama-shirley.jpgVonny Indah, Dinner with Mrs. Shirley’s family, 2016. Acrilico su tela, 90 x 140 cm.

Vonny Indah: Dinner with Mrs. Shirley’s family

Il dipinto dell’artista di Artmajeur, Indah, che raffigura una famiglia riunita intorno ad una tavola, affronta un topico largamente sfruttato all’interno della storia dell’arte. Infatti, capolavori del passato, quali, ad esempio, il Ritratto della famiglia De Moucheron di Cornelis de Zeeuw, il Ritratto del pittore Andries van Bochoven e della sua famiglia di Andries van Bochoven, La famiglia felice di Jan Steen e Uno di famiglia di Frederick George Cotman, hanno raffigurato la stessa tipologia di scena di vita quotidiana. Nonostante ciò, quest’ultime opere, immortalando usi e costumi diffusi tra la metà del Cinquecento e la fine dell’Ottocento, si differenziano nettamente dall’originalissimo dipinto dell’artista di Artmajeur, che, ambientato nella nostra epoca, diviene un’eterna fonte documentale delle abitudini e dello stile di vita contemporaneo.



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