Jean-Yves Tabourot, Gullwing, 2020. Acrilico su tela, 110 x 130 cm.
Fu Leonardo da Vinci ad inventare la prima automobile?
Nel corso della sua vita Leonardo da Vinci prese nota dei suoi studi, delle sue osservazioni e delle sue riflessioni su taccuini e codici, spesso illustrati con schizzi e minuziosi disegni. Ad oggi, si sono identificati, e di conseguenza ben conservati, promossi e valorizzati circa 4.000 fogli di sua mano, in cui sono stati individuati i 'prototipi' del sottomarino, del deltaplano, del paracadute, dell'elicottero e del carro armato. Queste macchine all’avanguardia furono però soltanto immaginate dal genio italiano, che, molto probabilmente, non disponeva di una tecnologia adeguata a renderle concrete. Secondo l’iconico storico dell’arte Giorgio Vasari, invece, tali invenzioni non furono portate a termine da Leonardo a causa del suo temperamento dispersivo e inconcludente: “Adunque, veramente mirabile e celeste fu Lionardo, [...]. E massime nella erudizione e principii delle lettere, nelle quali egli avrebbe fatto profitto grande, se egli non fusse stato tanto vario et instabile. Percioché egli si mise a imparare molte cose e, cominciate, poi l'abbandonava” (Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori, Giorgio Vasari, XVI secolo). In tale contesto, è bene rendere noto come, tra le tante invenzioni anticipatrici, e mai concretizzate, attribuite al genio toscano, ci potrebbe essere anche quella dell'automobile, il cui più remoto progetto è riconducibile ad un disegno del Codice Atlantico, che, datato 1478, prende il nome di macchina a molla. Infatti, questo schizzo cartaceo rappresenta a tutti gli effetti il modello del primo veicolo semovente al mondo, costituito da tre ruote capaci di muoversi senza essere spinte. Tale invenzione rappresenta quindi, in tutto e per tutto, un primordiale prototipo di automobile, anche se, il suo indirizzo d'impiego, fu ben diverso da quello per cui sono state inventate le vetture moderne. Proprio di recente è stata ufficialmente accettata l’ipotesi che il carro semovente fosse in realtà una macchina teatrale, avente la finalità di realizzare effetti speciali attraverso i suoi brevi ed autonomi movimenti. Del resto, è noto come Leonardo svolse molteplici attività, tra le quali, anche quella di regista a scenografo presso la corte di Ludovico il Moro (Milano), attività nella quale poteva mettere in atto, sia la sua fantasia creativa, che la sua abilità progettistica di macchine e apparati.
Ivan Boussion, Ferrari GTO. Dipinto, 80 x 120 cm.
Paco Ferrando, Jaguar, 2007. Acrilico e olio su tela, 65 x 92 cm.
Le automobili nelle opere d’arte
Il legame tra artisti e automobile continua nei più grandi capolavori dell’arte di tutti i tempi, ovvero nelle sculture, nei dipinti, nelle fotografie e nelle stampe, che hanno immortalato questo iconico mezzo di locomozione, seguendo molteplici punti di vista e tecniche figurative. Esempio di quanto detto sono le opere di grandi maestri come Andy Warhol, Wolf Vostell, Birgit Kinder, Salvador Dalì, Giacomo Balla e Roy Lichtenstein. A proposito del più noto maestro della Pop art, Andy Warhol, egli, che neppure guidava, realizzò, con l’intento di celebrare il life style della società dei consumi, alcune opere dedicate alla Merceds-Benz, intitolate Cars. Infatti, fu proprio la casa automobilistica tedesca a commissionargli, nel 1986, una serie di dipinti, serigrafie e disegni riguardanti l’evoluzione dei loro veicoli. L’artista americano completò 49 degli 80 pezzi pop previsti, che sono stati riprodotti da fotografie nello stile tipico di Warhol. Infine, i lavori commissionati dalla Mercedes-Benz, facenti parte della collezione d'arte della Daimler, risultano essere a dir poco preziosi e poco pubblicizzati, in quanto sono stati esposti per intero soltanto nel 1988, 2010 e 2014. Infine, un altro artista che, pur guidando raramente, dedicò alcune delle sue opere al fascino delle automobili fu Salvador Dalì, che incluse veicoli in molti dei suoi dipinti, collage e istallazioni. In particolare, nel 1941, attraverso l’opera Dressed Automobiles, Dalì usò l'automobile per generare immagini enigmatiche, volte a conferire significati nuovi alla visione degli spettatori, scomponendo e trasformando la realtà. Infatti, nell’iconico collage, il maestro spagnolo veste letteralmente una Cadillac con abiti eleganti, degni di una boutique di alta moda.
Sylvie Julkowski-Egard, Mercédès Benz Cabriolet, 2020. Olio di lino su tela, 80 x 80 cm.
Sonaly Gandhi, Automobiles - classic meets pop - Jaguar mark 1960, 2022. Acrilico su tela, 91.4 x 121.9 cm.
Le automobili come opere d’arte
Le automobili non sono state soltanto dipinte, disegnate, scolpite e fotografate. Infatti, in alcune occasioni, i più celebri artisti del mondo hanno anche generato opere manipolando veicoli veri e propri, ovvero creando decorazioni o installazioni d’impatto, che hanno dato vita ad originali e inediti capolavori. Celebre esempio di quanto detto è l’Audi R8, che, decorata da Kusama con i suoi iconici punti, è il frutto della collaborazione tra l’artista giapponese e la nota casa automobilistica tedesca. In tale occasione, Kusama ha voluto impreziosire l’autovettura con dei punti rossi, riprendendo il motivo del sole nascente della bandiera del suo paese. Sempre a riguardo delle collaborazioni decorative, apriporta di tale tendenza è stata la BMW, che, dal 1975, diede vita ad un legame di lungo corso tra l’arte e le sue vetture. Infatti, da questa data in poi sono stati molteplici gli artisti che hanno lavorato con il marchio tedesco, tra i quali spiccano Alexander Calder, David Hockney, Jenny Holzer, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Frank Stella, Andy Warhol e il più recente Jeff Koons. A proposito invece delle installazioni realizzate con automobili, nel mondo dell’arte contemporanea si è ben distinta Untilted (2000) di Maurizio Cattelan, in cui una nuova ed immacolata Audi Quattro è stata trafitta nel mezzo da un albero. Tale progetto artistico, facente parte dell’expo 2000 di Hannover (Germania), ha lasciato gli spettatori increduli ad interrogarsi sul significato dell’opera, che è stata interpretata come la probabile vendetta della natura contro il degrado del riscaldamento globale.
João Bello (JBello Studio), Hoonicorn drift car II, 2021. Acrilico su tela, 50 x 75 cm.
Le automobili nelle opere degli artisti di Artmajeur
Proprio come i più grandi maestri sopramenzionati anche gli artisti di Artmajeur sono stati ispirati dalle automobili, che hanno ritratto in dipinti, opere digitali, sculture e disegni, immolando con personale “realismo” i modelli più iconici e lussuosi. Esempio di quanto detto ce lo offre la stampa digitale di Caspa, la scultura di Antoine Dufilho e il disegno di Eric Berthet.
Caspa, Classic Mercedes, 2022. Stampa digitale / acrilico su carta, 50 x 60 cm.
Caspa: Classic Mercedes
Il dipinto digitale dallo sfondo Pop e coloratissimo immortala, nei suoi soggetti principali in bianco e nero, due iconiche Mercedes 300 SL, catturate da punti di vista diversi, volti a metterne in evidenza il leggendario design. Infatti, il significato dell’opera pare costruirsi interamente sulla popolarità del suddetto modello, che viene celebrato, insieme ad altri iconici brand, come una vera e propria “super star”. In effetti, la Mercedes 300 SL, nata nel 1952, rappresenta una vera e propria leggenda del marchio tedesco, nota in special modo per le sue famose portiere incernierate verso l’alto. In aggiunta, tale automobile vinse importanti competizioni, quali il Premio Berna per auto sportive, la leggendaria 24 Ore di Le Mans, il Gran Premio del Giubileo per auto sportive al Nürburgring e la gara su strada di 3.100 km attraverso il Messico, la Carrera Panamericana.
Antoine Dufilho, Porsche 930 Turbo, 2021. Scultura, alluminio / acciaio inossidabile su altro supporto, 38 x 85 x 21 cm.
Antoine Dufilho: Porsche 930 Turbo
La scultura di Antoine Dufilho riproduce con originali peculiarità formali, materiali e cromatiche il design di una Porche 930 Turbo, arricchendolo di un forte senso di dinamismo, che pare investire l’opera in uno scatto di velocità perpetuo. Da un punto di vista storico, invece, il suddetto modello di macchina sportiva, prodotto dalla casa automobilistica tedesca tra il 1975 e il 1989, resta un cult indelebile nella memoria dei tedeschi, poiché, al momento della sua introduzione, esso fu il più veloce disponibile in Germania.
Eric Berthet, L'Alfa Roméo Giulia GTA, 2021. Disegno, inchiostro / grafite su carta, 40 x 50 cm.
Eric Berthet: L'Alfa Roméo Giulia GTA
L’iperrealismo del disegno ad inchiostro e grafite su carta di Berthet è perfetto per immortalare con cura ogni singolo dettaglio dell’iconico modello da corsa dell’Alfa Romeo. Infatti, la Giulia GTA fu prodotta dalla casa automobilistica italiana, tra il 1965 e il 1975, al fine di sostituire la TI Super berlina nelle gare Turismo. la Giulia GTA, più potente e leggera dei modelli precedenti, lanciata al Motor Show di Amsterdam, vinse una serie di competizioni di successo, diventando un modello molto famoso, nonché un degno simbolo di un’epoca.