Abramovich nel 2021
Roman Abramovich e la sua ex moglie, Dasha Zhukova, hanno segretamente accumulato una notevole collezione d'arte del valore di quasi 1 miliardo di dollari, secondo i documenti trapelati da MeritServus, un fornitore di servizi finanziari offshore. La collezione comprende oltre 300 opere d'arte moderna di artisti rinomati come Monet, Mondrian, Matisse, Picasso, Lucian Freud, Francis Bacon, ecc. La collezione d'arte Abramovich e Zhukova, considerata una delle più importanti in mano a privati, mette in mostra la storia dell'arte moderna.
Le opere d'arte furono conservate vicino al Tamigi a Londra e furono trasportate a livello internazionale nelle loro varie case, tra cui i Kensington Palace Gardens e lo yacht di Abramovich, l'Eclipse. Nel 2018 avevano accumulato 367 monete per un valore di 963 milioni di dollari. La collezione ha anche avuto un ruolo nell'elevare il loro status sulla scena artistica internazionale.
Nel febbraio 2022, poco prima che la Russia invadesse l'Ucraina, l'interesse di Zhukova per il fondo che detiene la collezione d'arte è aumentato, riducendo così la partecipazione di Abramovich. Questo cambiamento potrebbe essere stato motivato dalle imminenti sanzioni. I beni di Abramovich, incluso il Chelsea Football Club, sono stati congelati dopo essere stato sanzionato dal Regno Unito e dall'UE nel marzo 2022.
Sanford Heller, un esperto d'arte, è stato assunto dall'Harmony Trust di Abramovich per consigliarlo sugli acquisti d'arte, e la coppia ha speso generosamente in opere d'arte con il consiglio di Heller. Diversi pezzi della collezione sono stati acquistati o valutati per oltre 25 milioni di dollari.
Il tema della guerra è predominante nella collezione, con opere che riflettono la tristezza e l'impatto del conflitto. Tuttavia, l'attuale ubicazione della collezione rimane segreta e le sue modalità di prestito sono state influenzate dalle sanzioni di Abramovich, privando il pubblico dell'opportunità di apprezzare questi capolavori.
Dasha Zhukova, cittadina statunitense, non è soggetta a sanzioni e ha condannato pubblicamente l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Nonostante la loro separazione nel 2016, mantiene ancora i legami con la collezione d’arte attraverso una complessa struttura fiduciaria. Il destino della collezione rimane incerto poiché rimane all’ombra degli eventi geopolitici.