Il "valore sociale" del monumento ammonta a circa 77 miliardi di euro
Secondo un rapporto pubblicato lunedì dalla società di consulenza finanziaria britannica Deloitte LLP, il "valore sociale" del monumento, ovvero il valore intangibile che alcuni italiani attribuiscono alla sua esistenza, si aggira intorno ai 77 miliardi di euro (79 miliardi di dollari). "Questo valore è percepito dalla maggior parte degli italiani, e non solo dai visitatori", scrive la società di consulenza nel suo report.
Fino a che punto sono disposti a spingersi gli italiani per preservare l'anfiteatro?
Questa cifra non rappresenta il contributo economico dell'Anfiteatro Flavio, come è oggi noto il Colosseo. Questa cifra sarebbe stata determinata da fattori quali la vendita dei biglietti, la partecipazione dei visitatori e la distribuzione generale di denaro da parte dei turisti in visita alle attività commerciali locali. La valutazione di Deloitte si basa sui risultati di un'indagine in cui è stato chiesto agli italiani fino a che punto fossero disposti a spingersi per preservare l'anfiteatro, anche se "non ne fanno uso diretto, non possono trarne alcun beneficio, anche indiretto, e non possono prevedere alcun uso futuro per sé o per altri".
I romani erano disposti a pagare una media di 59 euro
I romani erano disposti a pagare in media 59 euro (59,85 dollari), mentre gli italiani che vivevano fuori Roma si impegnavano a pagare 57 euro. Più del 90% degli intervistati ha convenuto che il monumento dovrebbe essere preservato "in ogni circostanza", anche se comporta pagamenti cittadini. "Per un bene iconico come il Colosseo, è necessario dare un nome a una dimensione di valore che includa sia il valore tangibile che quello intangibile", ha affermato Marco Vulpiani, responsabile della valutazione di Deloitte Central Mediterranean, che ha organizzato lo studio. In questo senso, il valore immateriale del Colosseo può superare il valore associato ai benefici economici che può generare".
Ha attirato più di 7 milioni di visitatori un anno prima della pandemia
Secondo Vulpiani, il "valore immateriale" del Colosseo è accresciuto in parte dal "piacere di essere vicini e vedere un luogo iconico unico e magnifico", oltre che dalla sua importanza simbolica per l'Italia. Il Colosseo fu completato nell'80 a.C. e rimane il più grande anfiteatro permanente del mondo. Attira più di 7 milioni di visitatori all'anno prima della pandemia e contribuisce ogni anno con 1,39 miliardi di euro (circa 1,4 miliardi di dollari) al PIL italiano. Secondo Deloitte, il monumento impiega circa 42.700 dipendenti a tempo pieno.
Secondo il rapporto, l'Italia, che ha il maggior numero di patrimoni dell'umanità dell'UNESCO al mondo, può utilizzare al meglio il proprio patrimonio culturale come "motore" di sviluppo e opportunità economiche.