A Milano la mostra SalvArti presenta 80 opere d'arte sequestrate alla criminalità organizzata

A Milano la mostra SalvArti presenta 80 opere d'arte sequestrate alla criminalità organizzata

Jean Dubreil | 6 dic 2024 2 minuti di lettura 0 commenti
 

La mostra "SalvArti" al Palazzo Reale di Milano mette in luce oltre 80 opere d'arte confiscate a gruppi mafiosi italiani, trasformando queste opere in simboli della lotta alla criminalità organizzata e del rinnovamento culturale.

Punti principali

  • La mostra “SalvArti” presenta 80 opere d'arte confiscate a gruppi mafiosi italiani.
  • Nel 2016 almeno 20 monete sono state sequestrate al leader mafioso della 'Ndrangheta.
  • La collezione comprende opere datate dagli inizi del XX secolo ai primi anni 2000.
  • I punti salienti includono un'illustrazione di Salvador Dalì e un arazzo di grandi dimensioni commissionato da un padrino della mafia siciliana.


La mostra storica “SalvArti” svela i capolavori confiscati

La mostra “SalvArti” al Palazzo Reale di Milano offre uno sguardo raro sulle opere d’arte confiscate ai gruppi mafiosi italiani. Questo evento unico trasforma l'arte sequestrata dalla mafia in un simbolo di rinascita culturale, evidenziando l'impegno dell'Italia nel recuperare i suoi tesori artistici dalle grinfie della criminalità organizzata.

I visitatori possono ammirare una ricca collezione di arte moderna, tra cui opere di artisti famosi come Salvador Dalí. La mostra presenta più di ottanta pezzi, che coprono un periodo che va dall'inizio del XX secolo all'inizio degli anni 2000. Tra questi, almeno venti opere sono state sequestrate nel 2016 a un leader della mafia della 'Ndrangheta.

"Questa mostra è una testimonianza degli sforzi costanti dell'Italia per liberare il proprio patrimonio culturale dalle grinfie della criminalità organizzata . È un potente promemoria del fatto che l'arte può essere una forza trasformatrice, anche di fronte a tali avversità."

“SalvArti” esplora le connessioni tra arte e lotta alla criminalità, evidenziando le sfide legate al recupero, al possesso e all’interpretazione dell’“arte mafiosa”. Tra i pezzi esposti c'è un imponente arazzo realizzato per un padrino siciliano all'inizio del XX secolo, a simboleggiare il potere e l'influenza di questi gruppi.

La mostra, intitolata “SalvArti: dalle confische alle collezioni pubbliche”, è allestita a Milano fino a gennaio. Proseguirà poi il suo viaggio verso Reggio Calabria, per poi concludersi ad aprile. Dopo il tour, le opere verranno distribuite nei musei di tutta Italia.

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