Rhyzoma (2020) Scultura da Un2

Rhyzoma prende il nome da una tipologia di pianta capace di sviluppare il proprio fusto per lo più nel sottosuolo nel quale immagazzina le energie a sostegno della propria crescita.

Rhyzoma nasce come spunto alla riflessione sul delicato equilibrio tra il presente, dove prevale la sensazione di una particellizzazione dell’individuo a causa dei social media e delle scoperte tecnologiche, e il passato in cui esisteva una maggior interazione tra gli esseri umani.

Rhyzoma è la condizione in cui oggi ci ritroviamo a vivere, in cui il distanziamento sociale impostoci per far fronte all’emergenza, mette in evidenza sempre più una frattura sociale nei rapporti umani e soprattutto la fragilità dell’esistenza stessa.

L’uomo in posizione instabile è costretto a rivedere le sue priorità e, sostenendo il peso di un cambiamento già posto in essere con l’avvento di strumenti sempre più indipendenti in grado a volte di sostituirlo o di passarlo in secondo piano, trae forza di riserva come linfa vitale nei ricordi, nelle esperienze passate, nelle radici che affondiamo nella memoria, nella cultura e abitudine che non può esser sostituita da un processo di dati.

Di conseguenza appare forte e in grado di riuscire nell’impresa. Il mondo evolve e con esso il nostro modo di pensare e di adattarci proprio perché sentiamo forte il nostro senso di appartenenza insostituibile.

E pensare ci fa sentire liberi, anche di riuscire a volare altrove