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"The philosopher's room where he puzzles over his traps." (2022) Scultura da Giò Pasta
Venduto da Giò Pasta
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Venduto da Giò Pasta
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Venduto da Giò Pasta
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Opera d'arte originale (One Of A Kind)
Scultura,
Legno
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Acrilico
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Gesso
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Matite colorate
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pigmenti
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Smalto
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Spray
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Metalli
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Plastica
su Legno
- Dimensioni Altezza 39,4in, Larghezza 78,7in / 60.00 kg
- Condizioni dell'opera d'arte L'opera è in ottime condizioni
- Incorniciatura Questa opera d'arte non è incorniciata
- Adatto per l'esterno? Sì, Questa opera d'arte può essere visualizzata all'aperto
- Categorie Sculture a partire da 20.000 USD Surrealismo fantastico
Theatrical set installation
The dreamlike theatrical vision, in my mental imagery, is the effort of an artist who creates mediatic latencies to capture light in different dimensions, where the threads of an art are glimpsed in the visible and invisible. Then I act out my painting in the preferred dimension, in becoming, to celebrate, meditate, and strip away. I myself become a spectator of my experimentation, infused with irony, in search of innovation. The four dimensions, dreamlike scenes, bear witness as episodes on a stage where the beams of light create intimate, sometimes surreal, magical atmospheres. The presence of the silhouettes of moving bodies in the background of the scene are echoed by these incandescent trails that serve as a counterpoint.
A singular metaphorical reading key, an incisive and animated painting element. The philosopher, the main character, standing in the middle of the scene and depicted as an abstract wooden sculpture composed of protruding geometric elements, reflects fluorescent pigments, with the complicity of lights: OLED, neon, halogen "dichroic," and Wood lamps. This suggests that the artist is trying to explore the theme of philosophy, and in particular its relationship with art and creativity. To the right and left of the scene, other sculptural presences such as pointed clouds descend downwards, and in the center of one of them is a crystal sphere. They are silent, detached, lost: abstract, otherworldly entities. They represent the world of fantasy and imagination, and explore the relationship between man and the divine.
The work thus arranged undoubtedly arouses a certain astonishment, but it is not everything, there is no completeness of destiny, it is only a dreamlike landscape in transit, as if waiting for the after, a sequel, perhaps unknown, that is still to be defined in its range of visible and invisible tones.
I would add that the work aims to suggest a reflection on art itself, on its ephemeral nature and its ability to evoke dimensions beyond the visible. It is an invitation for the viewer to immerse themselves in a dreamlike world, to celebrate the beauty of imagination and artistic experimentation, and to reflect on the very nature of art as an expression of a deeper and more complex reality.
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Giorgio Maria Gerardo Pastafiglia, in arte Giò Pasta
Nato a Fano. Diplomato Maestro d'Arte, Accademia Internazionale, “Fanum Fortunae” di Fano. A Milano prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Frequenta l’Accademia d'Arte Drammatica “Pietro Sharoff ” comprovata dal Regista e Attore teatrale Sergeevič Stanislavskij – Roma
Il mio lavoro si stabilisce su un profondo dialogo con l'inconscio.
Guidando la mia vita verso vette sempre più elevate, non solo si sono apre le porte a un'infinita possibilità creativa, ma a un'esplorazione artistica unica e sorprendente, intraprendendo quella strada misteriosa, caratterizza da una continua fusione, tra realtà e fantasia, catturando l'essenza delle emozioni umane mediate per analogia, metafora e latenza alla mia storia, alla storia di tutti gli uomini, la storia del mondo, la storia delle relazioni, la poesia interna della vita. Sono attributi da tenere presenti per la lettura delle opere.
Nella mia Arte emergono temi diversificati, con una particolare ricorrenza al tema dell'acqua: elemento fluido che, per analogia incarna il pensiero, l’energia interiore, intrecciando leggende a figure liquide, incarnando nella sua vitalità una infinità di forme sempre in movimento.
Le opere sono attraversate da frequenti riferimenti a un universo inconscio, un ponte tra veglia e sogno, un mare e una ragnatela di simboli, una traccia che insiste e investe sia il gioco che l’ironia.
Inizialmente mi avvalgo di una gestualità pittorica apparentemente casuale e sgrammaticata, una sorta di flusso che emana dalla psiche e si espande sulla superficie della tela.
Così, mi immergo trasportato delle emozioni, in una atmosfera indefinibile, ho la percezione di un discorso sul visibile che avverte sempre la presenza dell’invisibile; detto meglio: momento dopo momento il pensiero prende forma, attraverso l'uso sapiente di strati e sfumature di colore, un labirinto da cui venire fuori, fino a quando intravedo la via d’uscita.
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : data sconosciuta
- Domini artistici: Opere di artisti dal valore d’artista certificato, Opere di artisti professionisti,
- Gruppi: Artisti certificati Artista professionista Artisti Italiani Contemporanei