Gianfranco Pulitano
Giovanissimo si avvicina alle culture metropolitane che lo influenzeranno notevolmente, vive e lavora come Grafico e Designer per una azienda di abbigliamento Street, inoltre insegna danza HipHop (Breakdance) in diverse scuole di danza. Ha conseguito la maturità scientifica e il diploma di laurea in Art Visive all’Accademia di Belle Arti. Attualmente frequenta il biennio specialistico in scultura, all’accademia di belle arti dove sta Proseguendo i suoi studi.
Scopri opere d'arte contemporanea di Gianfranco Pulitano, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Installazione, Arte digitale. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2006 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Gianfranco Pulitano su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Gianfranco Pulitano. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
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Riconoscimento
Biografia
Giovanissimo si avvicina alle culture metropolitane che lo influenzeranno notevolmente, vive e lavora come Grafico e Designer per una azienda di abbigliamento Street, inoltre insegna danza HipHop (Breakdance) in diverse scuole di danza. Ha conseguito la maturità scientifica e il diploma di laurea in Art Visive all’Accademia di Belle Arti. Attualmente frequenta il biennio specialistico in scultura, all’accademia di belle arti dove sta Proseguendo i suoi studi.
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1978
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
Attività su Artmajeur
Ultime notizie
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Comunicato stampa
Arte & Sud - obiettivo contemporaneo
Piazza Castello (95021)
L’immagine del Sud, ormai quasi irrimediabilmente considerato una periferia dell’arte, rischia
forse di rimanere legata all’immenso patrimonio storico e storico artistico dell’antichità,
al folklore, alle memorie del passato. Ma nel nostro presente, a contrastare positivamente questa
immagine, vi sono le energie, le ricerche sperimentali di giovani ed entusiasti artisti che guardano
al futuro con curiosità e l’ostinazione di studiosi ed operatori esperti che lottano a favore di una
più evidente apertura intellettuale. Con il generoso sostegno del comune di Acicastello e su idea
di Rosa Anna Musumeci, “Arte & Sud obiettivo contemporaneo” nasce allora dal desiderio di offrire
una ricognizione propositiva e vitale della ricerca visiva legata alle nuove generazioni, e pare
assumere quasi, in questo contesto, i connotati della “rivolta”, perché confrontarsi con il sud vuol
dire, anche, affrontare le sue molteplici contraddizioni.
Circa cento opere e cinquanta giovani artisti di provenienza nazionale (legati all’associazione
nazionale GAI e alla Fondazione Bartoli-Felter di Cagliari), sono stati selezionati da Antonio Arèvalo
per dar vita ad una rassegna che trova il suo baricentro nella “memoria del futuro” e che non vuole
proporre un tema, ma la dimensione stessa della ricerca creativa.
Performance, video, pitture, installazioni, opere in situ e site specific, sculture, sperimentazioni sonore,
saranno protagonisti di una manifestazione che, pur prendendo le distanze da ogni ottica o concezione
localista, vuole fare del sud un nuovo centro per l’arte contemporanea. La molteplicità di mezzi e
linguaggi espressivi restituisce esiti formali assai eterogenei; ma a fare la differenza sono soprattutto
la psicologia, la cultura, la sensibilità del singolo artista. “L'esperienza, l'appartenenza, i luoghi in cui
si vive, sono parte di un bagaglio che ognuno di noi si porta con sé, ovunque vada e ovunque si fermi” (A. Arèvalo).
Comunicato stampa
Quotidiana 06
Museo civico al Santo P.zza del Santo 12
L'inaugurazione di Quotidiana06 si terrà il giorno mercoledì 6 settembre alle ore 19.30, presso il Museo Civico al Santo, in Piazza del Santo 12, a Padova.
Isotype Revolution
Isotype (International System of Typographic Picture Education), questo il nome del primo sistema di pittogrammi universale concepito negli anni trenta dal filosofo, economista politico e sociologo tedesco Otto Neurath. Con la comparsa di questo sistema globale di comunicazione visiva, l’uomo è riuscito a creare una sorta di linguaggio universale (con le immagini) racchiudendo in se tutte le abitudini del genere umano e tutti i suoi bisogni. Ne sono un esempio la segnaletica stradale e tutti i cartelli dei luoghi pubblici. Camminando fra le strade delle nostre metropoli troviamo dei cartelli informativi che ci aiutano a trovare parcheggi aree pubbliche, piazze, ristoranti, ecc… tutto quello che è convenzionale per la società viene rappresentato attraverso un cartello informativo… ma l’uomo nasconde sempre dei segreti e tutto quello che riguarda la sua vita non è sempre convenzionale. La strada ad esempio è fatta di un mondo “Nascosto” che tutti conoscono ma di cui nessuno parla, facendo finta che non esista. Ed è proprio sugli spazi urbani determinati che si svolge la mia ricerca artistica e sociologica, indagando la vita di un uomo sempre diverso che vive in luoghi e si muove in spazi determinati dalla propria classe sociale.
Gli interventi di Urban Art, sono innumerevoli fra le mura delle metropoli, sorgono ai margini di un sistema di comunicazione e di rappresentazione che è insieme esclusivo e onnipresente, e non sembra lasciare spazi liberi. Essi possono soltanto occupare quegli “spazi provvisoriamente trascurati” dal sistema dei mezzi di comunicazione di massa, insinuandosi fra un messaggio e l’altro, riadattando canali di comunicazione già esistenti o inventandone di nuovi. Sono molti gli artisti che hanno inventato, attraverso un “mix logo-iconico”, dei nuovi messaggi urbani estranei a quelli che abitualmente vediamo e che spesso utilizzano un linguaggio personale o ispirato al mondo dei fumetti. Il mio lavoro evidenzia quegli interventi grafici in cui le stesse immagini iconiche convenzionali vengono rielaborate, alterate al fine di creare un senso di incertezza al fruitore. Questo sistema viene detto “Disordinazione” o avanguardia subliminale di massa ed a prima vista sembra caratterizzato dalla affissione di Stikers, ma in realtà i materiali utilizzati sono di vario genere e provenienza. I miei interventi urbani rielaborano, come ho specificato, un linguaggio “iconico convenzionale esistente” che tutti leggono quotidianamente fra le mura delle città: quello di isotype! Ma lo stravolge rivoluzionandolo, da qui la dicitura “ISOTYPE REVOLUTION”. Evidenziare attraverso questo linguaggio degli spazi pubblici non convenzionali, ma esistenti in aree pubbliche suburbane diventa lo scopo del mio lavoro. I miei cartelli simili ai cartelli della segnaletica stradale, nei materiali e nel linguaggio grafico, fungono una volta installati nei luoghi pubblici da “evidenziatore” all’occhi del fruitore che smarrito, in un primo momento non riesce a capire se si tratta di uno scherzo o della realtà… in seguito data l’assurdità della segnalazione la interpreta come uno scherzo! Questa ironia è alla base del mio lavoro, poiché attraverso questo gioco ironico posso evidenziare quel mondo segreto che fa parte della vita sociale umana e di cui lo stato, il governo ne rifiuta la presenza.
...BY GFP/ART.
VI° Concorso Internazionale “Scultura da Vivere” dal tema: Reale/Virtuale
Dal 15 al 30 Settembre 2002 Mostra di scultura collettiva (Reale/Virtuale)
organizzata dalla Fondazione Peano
Centro incontri della provincia (Cuneo)
Viene esposta la scultura in Vetroresina e plastica dal titolo "METAMORFOSI".
La realtà ! continuerà a essere quella che ci circonda?
Quando Charles Darwin scrisse dopo lunghe ricerche sulla natura, “L’origine delle specie” non avrebbe mai creduto che la lotta per la sopravvivenza, la selezione naturale, l’evoluzione, avrebbero trasformato così radicalmente la vita degli esseri viventi.
Il conflitto che si è venuto a creare fra…Reale e Virtuale è molto più forte della selezione naturale scoperta e descritta da Charles Darwin, questa lotta fra ciò che è reale “materico” e ciò che è virtuale “ologramma della realtà” sconvolge tutte le leggi della Natura…
L’ uomo sembra quasi non capire quanto questo conflitto possa essere pericoloso per la sua stessa esistenza, accetta tutto questo considerandolo come un progresso come un miglioramento della sua vita, ma se il digitale nel futuro, come spiega Darwin per selezione naturale sconfigge la realtà forse noi uomini faremo soltanto finta di vivere…Forse penseremo di continuare a vivere circondati dai fiori, dalle piante, dagli animali, da altri uomini non sapendo che non sono altro che ricordi, ologrammi di un passato.
Io sono un critico, un occhio pubblico un testimone della realtà che mi circonda, della società in cui vivo…L’arte è comunicazione e attraverso le immagini posso descrivere i miei pensieri, le mie sensazioni e trasmetterle al pubblico…
La “Metamorfosi” ci descrive la nascita di una vita futura, vediamo infatti nascere da un guscio o cellula uovo, che è simbolo della vita organica, un CD-ROOM che è simbolo del digitale evidenziando la metamorfosi dell’embrione organico in un dischetto. Tutto nella scultura è semplice lineare, freddo…
La freddezza digitale che sostituirà il calore della vita.
... BY GFP/ART.
Esposizione "Isotype Revolution"
a destra: visitatori della mostra
Esposizione "Isotype Revolution"
a destra presentazione dell'artista e del curatore
Esposizione "Isotype Revolution"
A destra visitatori durante la mostra
Concorso d’arte contemporanea “Tecnè” – I Edizione
Dal 18 al 26 Maggio 2004
Mostra d’arte collettiva organizzata dall’Associazione Sportiva Confindustria. Comitato Provinciale di Reggio Calabria, Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Viene espoata la scultura " “CONCETTO SPAZIALE – din 516”.
In una giornata come tante stavo tornando a casa e seduto su una delle poltrone della nave veloce, non facevo che fissare il segnale dell’ uscita di emergenza. Ne ero molto attratto vedevo quell’ omino in corsa verso una ipotetica uscita accentuata dalla freccia che la indicava…Ma uscita da dove? Per entrare dove?
Mi tornò in mente Fontana, il taglio di fontana, il concetto di spazio! L’omino era in corsa verso l’uscita, usciva da uno spazio per entrare in un altro spazio quel piccolo segnale in effetti ha lo stesso valore simbolico del taglio di fontana sulla tela, è una porta che unisce gli spazi le dimensioni! Ma con una piccola differenza, il concetto spaziale di fontana è un concetto universale senza tempo: “...ma il gesto che spacca la sfera mette in comunicazione lo spazio esterno con l’interno, il gesto che fende la tela ristabilisce la continuità tra lo spazio al di qua e lo spazio al di là del piano...”. E a questa nuova concezione di spazio si sottomette l’opera come entità materica e fisica, che si carica di allusività simbolica, di rimandi alla sensibilità, all’emotività, alla esistenza,insomma che l’opera riassume in sé e traspone in poesia. Il piccolo segnale di uscita di emergenza daltronde ci fa capire che il concetto di spazio è strettamente legato all’uomo e che ogni uomo passa continuamente da uno spazio ad un altro prigioniero di una dimensione finita. Così siamo prigionieri…e come quell’omino non raggiungerà mai l’uscita, noi rimarremo prigionieri dello spazio che ci circonda come pedine legate ad un gioco. La metafora è importante ed ho pensato di rappresentare quel segnale come opera artistica, riproducendola con le tecniche della Pop Art aumentandone le dimensioni in modo da mettere in evidenza all’occhio del fruitore il significato che io sono riuscito a cogliere, un processo simile ad Oldenburg che ingigantiva gli oggetti per metterli in evidenza o all’omino di Renato Mambor che indica l’uomo quantitativo, senza volto e senza caratteristiche individuali, che si poneva come fortemente oggettivo. Altro elemento importante che ho voluto inserire nell’opera e che la distingue dall’originale segnale è che la porta d’uscita è aperta richiamando il taglio di fontana, mentre l’omino e la freccia sono in rilievo indicando così metaforicamente la dimensione in cui siamo perennemente prigionieri.
...BY GFP/ART.
VIII° Concorso Internazionale “Scultura da Vivere” dal tema: Lo Stupore
Dal 19 Settembre al 3 ottobre 2004 Mostra di scultura collettiva (Lo stupore) organizzata dalla Fondazione Peano, Centro incontri della provincia, Cuneo.
Viene esposto il modello in scala della scultura "GETTAMI QUI".
Quando avevo 5 anni, ero incuriosito da un piccolo segnale stampato sul retro di una bottiglia d’ acqua : un omino stilizzato che getta un oggetto in un cestino… Continuavo a vederlo ovunque, nelle bombolette spray, sul retro di tutti i profumi e gli shampoo che mia madre teneva in bagno, così incuriosito cominciai a cercarlo su tutti i prodotti, dicendo a mia madre: “mamma guarda c’è anche qui, e qui… “ e lei rispondeva: “certo stupido! È obbligatorio quel segnale indica che quando ai consumato l’acqua la bottiglia devi buttarla nel cestino della spazzatura… semplice!” Così ricordo che dissi a mia madre:
“mamma ma è troppo piccolo la gente non lo vede! Per questo buttano le bottiglie per strada… dovrebbero disegnarlo più grande.” E mia madre sorrise dicendo: “allora fallo tu…”Avevo soltanto 5 anni e non potevo farlo; ma adesso a distanza di tanti anni credo che non fosse una cattiva idea e penso che come artista dovrei tornare ad avere 5 anni per avere le idee migliori (i bambini guardano il mondo con occhi diversi). La scultura che propongo si intitola “Gettami qui” ed è la rielaborazione di una delle mie ossessioni infantili. Come ho appena descritto racchiude in sé un significato che va ben oltre la semplice scultura decorativa, assumendo un valore concettuale. L’ omino stilizzato, presente sulla confezione di tutti i prodotti di rapido consumo ha una funzione informativa, riconoscibile per convenzione. Infatti indica al consumatore di gettare il recipiente nel cestino o nei cassonetti dopo l’uso e non per strada. Ma allora perché continuiamo a trovare per strada tutti i recipienti? Ecco che entra in gioco il tema del concorso “Lo stupore”. Ingigantendo smisuratamente l’omino, attraverso la realizzazione di una scultura, diamo il via ad un processo di evidenziazione del segnale informativo che culmina con lo stupore del fruitore (le dimensioni della scultura fungono da EVIDENZIATORE). Stupore visivo che andrà ad intaccare la memoria dello stesso e che maieuticamente tirerà fuori la conoscenza presente nel cittadino, dato che “conosce quel segnale e lo vede quotidianamente”.
Io non sono un oratore, ma un artista dell’ immagine e come tale, attraverso le immagini, cerco socraticamente di tirar fuori la conoscenza del fruitore: “ed è chiaro che da me non hanno mai appreso nulla, ma che essi, da se, molte e belle cose hanno trovato e generato” (Platone, teeteto,150 d-b).
La scoperta della verità dovrebbe influenzare il fruitore che ricorderà il significato del segnale, ricordandogli di gettare il recipiente nel cestino.
Ma ciò che ha causato quello stupore iniziale, con il passare del tempo diventa abitudine, facendo sminuire il significato dell’evento che ha causato lo stupore stesso… da questa constatazione nasce il bisogno di realizzare una performance fotografica formata da due foto della stessa scultura “Gettami qui” installata in un’ area verde della città, nella prima foto vediamo lo stupore del fruitore nel momento in cui vede la scultura per la prima volta, nella seconda foto notiamo l’indifferenza dello stesso fruitore dopo qualche settimana nei confronti della scultura, evidenziata dal fatto che getta la bottiglia per terra. Questo processo innesca agli occhi di un secondo fruitore esterno alla vicenda (colui che osserverà le foto sul catalogo) uno stupore ancora più grande che io chiamo “Doppio stupore”.La superficialità dell’ uomo, la velocità con cui ognuno di noi dimentica le vicende e gli shock della vita sono una caratteristica insita in noi e questa è la cosa che più in assoluto mi stupisce.
Il doppio stupore diventa indifferenza…
L’INDIFFERENZA: LO STUPORE PIU’ GRANDE..... BY GFP/ART.
Mostra d’arte contemporanea “UNDER CONSTRUCTION”
Dal 28 al 29 Agosto 2004 Mostra d’arte contemporanea “UNDER CONSTRUCTION” organizzata dall’Associazione South Invasion
Castello di Bauso ; Messina .
Viene esposta la scultura "Terra di Mezzo"
La scultura fa parte di un ciclo di lavori dedicati al concetto di “SPAZIO” uno spazio che a differenza del “Concetto Spaziale” di Fontana e strettamente legato all’uomo, in questo caso specifico lo chiamerei spazio urbano (poiché si riferisce al cittadino metropolitano).
La scultura si ispira al segnale del passaggio pedonale, e in effetti ricorda l’omino di Renato Mambor, che lui rappresenta nei suoi lavori, un omino che indica l’uomo quantitativo che non ha un volto, non ha caratteristiche individuali, un essere universale, che indica il concetto di uomo.Tralasciando questo aspetto che è importante, quello che più mi colpisce e che mi ha spinto a realizzare questa scultura è l’idea di spazio divisorio come ad esempio poteva essere la porta nel segnale di “uscita di emergenza” un luogo di transito, di passaggio dove l’uomo non può sostare, nel segnale stradale che indica il passaggio pedonale questo luogo che delinea l’unione fra gli spazi è molto evidente tanto che l’omino si trova in mezzo al passaggio da un luogo all’altro, una linea di confine che ho deciso di chiamare “terra di mezzo”. la strada sostituisce la porta, sostituisce il taglio sulla tela, stabilisce la continuità tra lo spazio al di qua e lo spazio al di la… raggiungendo un valore concettuale che può essere manifestato in chiave artistica. ...BY GFP/ART.
Mostra d’arte contemporanea “L’acqua, il bene più prezioso da tutelare”
Dal 27 al 29 Maggio 2005 Mostra d’arte contemporanea “L’acqua, il bene più prezioso da tutelare” organizzata da Rotare International
Teatro Siracusa ; Reggio Calabria.
Viene esposta la sculturain vetroresina "OSCILLAZIONI".
Onde e Oscillazioni…Forme naturali come elementi artistici ed estetici.
Una fotografia ripresa con un tempo di esposizione molto breve rivela che un sasso gettato in una vasca piena d’acqua, genera onde…Onde generate alla superficie dell’acqua da una sorgente puntiforme.
Gli anelli concentrici, alternativamente chiari e scuri corrispondenti alle creste e ai ventri delle onde, sembrano ipnotizzare gli occhi dell’osservatore, l’armonia, la purezza, la perfezione di queste figure create dalla natura, hanno ispirato l’artista, che cercando di stilizzare le forme naturali le rende proprie realizzando strutture artistiche…Natura e realtà interiore diventano una cosa sola, lo sguardo spalanca le porte all’immaginazione, gli stessi enigmi del vedere ci guidano verso quell’esperienza di contemplazione e rivelazione che la natura e l’arte ancora ci possono donare.
...BY GFP/ART.
Quotidiana06 - rassegna nazionale di arti visive
L'inaugurazione di Quotidiana06 si terrà il giorno mercoledì 6 settembre alle ore 19.30, presso il Museo Civico al Santo, in Piazza del Santo 12, a Padova.
A cura di Guido Bartorelli e Stefania Schiavon.
Fra gli artisti emergenti selezionati espona GFP/ART. con il suo "Acchiappa Cattelan".
La mostra si concluderà l' 8 ottobre 2006.
Da non perdere...
Arte & Sud obiettivo contemporaneo
Inaugurazione della mostra venerdì 29 settembre, Castello Normanno comune di Acicastello (CT).
Organizzata da ARTECONTEMPORANEA associazione culturale - Catania.
Progetto: Rosa Anna Musumeci
Curatore: Antonio Arèvalo
Coordinatori: Maria Giovanna Chiavaro – Agenzia Giovani del Comune di Catania.
Fra i tanti artisti emergenti provenienti da tutta l'italia espone anche GFP/ART. Gianfranco Pulitano
con l' Installazione In&Out.
Arte & Sud obiettivo contemporaneo
Inaugurazione della mostra venerdì 29 settembre, Castello Normanno comune di Acicastello (CT).
Organizzata da ARTECONTEMPORANEA associazione culturale - Catania.
Progetto: Rosa Anna Musumeci
Curatore: Antonio Arèvalo
Coordinatori: Maria Giovanna Chiavaro – Agenzia Giovani del Comune di Catania.
Fra i tanti artisti emergenti provenienti da tutta l'italia espone anche GFP/ART. Gianfranco Pulitano
con l' Installazione In&Out.
Articolo
Giovanissimo si avvicina alle culture metropolitane che lo influenzeranno notevolmente, vive e lavora come Grafico e Designer per una azienda di abbigliamento Street, inoltre insegna danza HipHop (Breakdance) in diverse scuole di danza. Ha conseguito la maturità scientifica e il diploma di laurea in Art Visive all’Accademia di Belle Arti. Attualmente frequenta il biennio specialistico in scultura, all’accademia di belle arti dove sta Proseguendo i suoi studi.
Articolo
ART AROUND YOU!
Quotidianamente la nostra vita è scandita da segnali e segnaletiche.
Anche per respirare ormai abbiamo bisogno di un piccolo cartello, che ci dica se l’aria è inquinata o no… ne siamo così dipendenti che li diamo per scontati un po’ come il sole e la luna, gli alberi e il mare, fanno parte del nostro ecosistema.
Diciamo che: Etichettare tutto è la cosa che a noi uomini riesce meglio!
Isotype (International System of Typographic Picture Education), questo il nome del primo sistema di pittogrammi universale concepito negli anni trenta dal filosofo, economista politico e sociologo tedesco Otto Neurath. Con la comparsa di questo sistema globale di comunicazione visiva, l’uomo è riuscito a creare una sorta di linguaggio universale (con le immagini) racchiudendo in se tutte le abitudini del genere umano e tutti i suoi bisogni. Ne sono un esempio la segnaletica stradale e tutti i cartelli dei luoghi pubblici. Camminando fra le strade delle nostre metropoli troviamo dei cartelli informativi che ci aiutano a trovare parcheggi aree pubbliche, piazze, ristoranti, ecc… tutto quello che è convenzionale per la società viene rappresentato attraverso un cartello informativo… ma l’uomo nasconde sempre dei segreti e tutto quello che riguarda la sua vita non è sempre convenzionale. La strada ad esempio è fatta di un mondo “Nascosto” che tutti conoscono ma di cui nessuno parla, facendo finta che non esista. Ed è proprio sugli spazi urbani determinati che si svolge la mia ricerca artistica e sociologica, indagando la vita di un uomo sempre diverso che vive in luoghi e si muove in spazi determinati dalla propria classe sociale.
Evidenziare attraverso questo linguaggio degli spazi pubblici non convenzionali, ma esistenti in aree pubbliche suburbane diventa lo scopo del mio lavoro. I miei cartelli simili ai cartelli della segnaletica stradale, nei materiali e nel linguaggio grafico, fungono una volta installati nei luoghi pubblici da “evidenziatore” all’occhi del fruitore che smarrito, in un primo momento non riesce a capire se si tratta di uno scherzo o della realtà… in seguito data l’assurdità della segnalazione la interpreta come uno scherzo! Questa ironia è alla base del mio lavoro, poiché attraverso questo gioco ironico posso evidenziare quel mondo segreto che fa parte della vita sociale umana e di cui lo stato, il governo ne rifiuta la presenza.
...BY GFP/ART.