Without religion (2015) Pintura por Federico Pisciotta

No está en venta

Vendedor Federico Pisciotta

Papel de bellas artes, 10x8 in

Compre una licencia para utilizar esta imagen en su sitio web, su comunicación o para vender productos derivados.

Descargar inmediatamente después de la compra
Los artistas ganan regalías en cada venta
33,31 US$
Usage: Licencia web
Uso de la imagen en un sitio web o en Internet.
  1179 px  

1500 px
Dimensiones del archivo (px) 1179x1500
Uso en todo el mundo
Uso en multi-soporte
Uso en cualquier tipo de medio
Derecho de revender No
Número máximo de impresiones 0 (Zero)
Productos destinados a la venta No
Descargar inmediatamente después de la compra

Esta imagen está disponible para descargar con una licencia: puedes descargarlos en cualquier momento.

Restricciones

Todas las imágenes de Artmajeur son obras de arte originales creadas por artistas, todos los derechos están estrictamente reservados. La adquisición de una licencia da derecho a usar o explotar la imagen bajo los términos de la licencia. Es posible realizar modificaciones menores tales como reenfocar o reenfocar la imagen para que se ajuste perfectamente a un proyecto, sin embargo, está prohibido realizar cualquier modificación que pudiera dañar la obra original. En su integridad (modificación de formas, Distorsiones, corte, cambio de colores, adición de elementos, etc ...), a menos que se obtenga previamente una autorización por escrito del artista.

Licencias personalizadas

Si su uso no está cubierto por nuestras licencias estándar, póngase en contacto con nosotros para obtener una licencia personalizada.

Banco de imágenes de arte
Quest'opera è realizzata su tavola. Il videoplayer è stato intagliato nel legno, applicato su di una lastra in plexiglass e retroilluminato da lampade led rgb o white. Il dispositivo funziona a corrente o a batteria. Ho voluto riproporre, in chiave assolutamente contemporanea, un’opera di Carlo Bonatto Minella, La religione dei trapassati.[...]
Quest'opera è realizzata su tavola. Il videoplayer è stato intagliato nel legno, applicato su di una lastra in plexiglass e retroilluminato da lampade led rgb o white. Il dispositivo funziona a corrente o a batteria.

Ho voluto riproporre, in chiave assolutamente contemporanea, un’opera di Carlo Bonatto Minella, La religione dei trapassati. Il dipinto del giovane artista piemontese, morto a soli ventidue anni, mostra quanto la fede ed il rispetto dei defunti sia legato a storiche tradizioni greco-romane. Una scena di grande teatralità, immersa in un’atmosfera crepuscolare che lascia ben intendere il trapasso dell’anima, mostra una gracile fanciulla con capelli raccolti che porge il dono al monumento funebre. Ma lo spazio di “transizione” di cui stiamo parlando è puramente legato ad un nobile sentimento: la fede.
Il mio lavoro è totalmente dissacrante, appunto, senza religione.
La fanciulla, seppur ricordi nella postura la statuaria greco-romana, vuole rappresentare quella femminilità contemporanea fatta di ingenue trasgressioni e fragili personalità. I tatuaggi e la scritta in latino sull’avambraccio sinistro “Ad vitam æternam”, tradotto “Alla vita eterna”, allude al nostro secolo malato di un “giovanilismo” prepotentemente esibizionista.
Seduta di spalle ad una colonna commemorativa deturpata da graffiti, intenta a chattare nervosamente con il suo smartphone, la giovane donna dai rossi capelli al vento avverte una strana sensazione di imbarazzo. La consapevolezza del mancato rispetto nei confronti dei defunti traspare dal suo ingenuo volto bambolesco. Anche i doni in primo piano simboleggiano quanto di meglio possa offrire ormai la nostra società “mcdonaldizzata”.
Lo spazio è cambiato, il tasto play retroilluminato porta altrove. Non si avverte più il leggero pulsare dell’anima, il sottile confine tra la vita e la morte. Quel che resta è solo una realtà decadente e precaria che cerca di rifugiarsi in quel luogo virtuale dove quotidianamente condividiamo le nostre ossessive abitudini: la rete.

Temas relacionados

FanciullaCapelli RossiGraffitiColonnaUova

Traducido automáticamente
Seguir
Federico Pisciotta è un artista italiano contemporaneo nato a Roma nel 1975. Iniziato alla pittura nei primi anni Ottanta sotto la guida del M° Gino Righetto e Giorgio Vespaziani. Nel 1987 si trasferisce alla[...]

Federico Pisciotta è un artista italiano contemporaneo nato a Roma nel 1975. Iniziato alla pittura nei primi anni Ottanta sotto la guida del M° Gino Righetto e Giorgio Vespaziani. Nel 1987 si trasferisce alla Scuola d'Arte del M° Roberto Ascolese che segue fino ai primi anni Novanta. Nel 1993 si diploma presso il VI Liceo Artistico Statale di Roma e nel 1997 in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, con Nunzio Solendo e Sandro Trotti. 

In seguito allo studio e all’approfondimento delle tecniche pittoriche, guardando alla figurazione dei Maestri del passato, realizza una lunga serie di opere che segnano un momento fondamentale e molto caro all'artista, legato alla memoria della Metafisica dechirichiana.  

Nel 2000 inaugura la sua prima personale a Roma. La rivisitazione del pop americano, tra Oldenburg e Thiebaud, catalizzata da un connubio di materiali plastici, lo porta inevitabilmente a sperimentare la scultura.  

Dal 2001 collabora con la Galleria Forum Interart a Roma. 

Più tardi avvia la complessa ricerca che traccia la fase “esistenzialista” inaugurata con la personale “Ænigma” nel 2003. Una nuova sequenza di “Composizioni” e insolite prospettive caratterizzate dalla frequente riproposizione di alcuni oggetti simbolici legati all’artista. 

Dal 2004 collabora con la Galleria Simmi a Roma. 

Nel 2005 con “Operaplastica”, nuovi elementi esaltano, attraverso fluttuanti masse di colore, la materia che li compone: la plastica. Seguono le raffinate versioni degli “Scacchi” e, successivamente, l’utilizzo di rame, acciaio, alluminio e cemento armato, nella serie degli “Autoritratti” presentati nel 2007 in “Antologia Plastica”, suggeriscono un approdo più intimistico, ispirato all’esplorazione dei “sentieri dell’anima” e alla ricerca di un linguaggio capace di trasmettere le profonde inquietudini. 

Dopo alcuni anni di insegnamento, si trasferisce a Fara in Sabina e si dedica esclusivamente alla pittura. 

Partendo dagli ultimi studi compositivi, scopre per caso l'ultima generazione dei videogames. Si inaugura l'ultimo progetto che viene presentato al DomagkAteliers di Monaco di Baviera nel 2014 in occasione di una mostra collettiva. Una personale rivisitazione della pittura, supportata da interazioni multimediali che richiamano l'ossessiva presenza dell'iconografia informatica. I soggetti messi in scena sono tratti dai più noti videogame player, alcuni creati attraverso l’ibridazione tra personaggi di matrice storica e virtuale, poi inseriti in un contesto assolutamente estraneo alla narrazione videoludica ma facilmente riconducibile alle nostre abitudini post-sociali. I suoi videoplayer in plexiglass, retroilluminati a led, stravolgono l’equilibrio della pittura creando uno spazio di transizione dell'immagine che sottolinea la precarietà e le illusioni della società postmoderna. 

La produzione più recente, incentrata sulla ricerca di una nuova figurazione, indaga la realtà virtuale mettendo in evidenza il narcisismo generazionale contemporaneo.



Ver más de Federico Pisciotta

Ver todas las obras
Oleo en Lienzo | 27,6x19,7 in
2.557,2 US$
Oleo en Lienzo | 11,8x23,6 in
1.876,56 US$
1.536,81 US$
Oleo en Lienzo | 11,8x23,6 in
1.899,21 US$
1.559,46 US$
Oleo en Lienzo | 11,8x23,6 in
1.899,21 US$
1.559,46 US$

Artmajeur

Reciba nuestro boletín informativo para coleccionistas y amantes del arte