Aggiunto il 21 mar 2014
Una tela è uno spazio vergine, non ha una storia, non provoca emozioni, è uno spazio concettuale, non è uno spazio contestuale; a me piace lavorare sull'esistente per liberare delle forme delle strutture e lavorare anche sulle storie già presenti su un supporto come uno scarto informatico, che si tratti di floppy disk o di cd, con etichette incollate o strappate, scritte relative a ciò che contenevano, residui di colla. C'è una sorta di racconto delle persone che li hanno usati e che hanno lasciato un segno e tutto questo in qualche modo provoca delle emozioni.