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Anna Nuzzo

Zurück zur Liste Hinzugefügt am 30.06.2022

Presentazione dell'artista ANNA GRISABELLA NUZZO a cura della Prof.ssa ANTONELLA NIGRO -CRITICO D'ARTE

IL SOGNO DI FLORA Letteratura e Natura nell’arte di Anna Grisabella Nuzzo Una delicata versatilità contraddistingue l’Arte di Anna Grisabella Nuzzo, che si esprime con lo stesso pathos in pittura, nelle belle creazioni ceramiche e in quelle delle     dolls , bambole dalla squisita fattura retrò. Anna esprime se stessa attraverso   l’arte   e   la   poesia,   di   quest’ultima   canta   i      Sussurri fragili      che riecheggiano nella natura quali percezioni sottili d’universo, i riflessi delle fonti, il   respiro   del   bosco,   il   palpito   delle   corolle   pronte   a  fiorire   ma   anche   la tenerezza e l’innocenza dell’infanzia di commoventi “bambini nel vento”. La poesia similmente ad un viaggio metaforico rievocante la magia della notte e la bellezza dell’amore, come in un’inattesa visione che ne confonde i contorni rendendoli labili e suggestivi. L’artista, anche scrittrice con originali pubblicazioni inerenti il fantasy, resta fedele a questa sua ispirazione, interpretando alcune note narrazioni tratte dalla letteratura attraverso oli dalla ricca gamma cromatica. Prendono, quindi, vita dipinti quali     La dama del lago     misteriosa protagonista del ciclo arturiano che, novella ninfea, fluttua sulle acque al crepuscolo accompagnata da fronde e gemme floreali custodi silenziosi del suo magico ufficio;     Sogno di una notte di mezza estate     che   l’artista   traduce   iconograficamente   come   una   finestra illuminata flebilmente dalla luce lunare, dalla quale l’osservatore s’immerge nell’eterno fascino shakespeariano annunciato dalle ali d’oro di Puck e dalle silhouette,   quasi diafane, delle altre fate, attonite e rapite dalla meraviglia della notte. Non mancano omaggi a Dante e Beatrice ritratti nel dinamismo circolare e perfetto della “candida rosa” così come rimandi al “Cantico delle Creature” e alla “Teogonia” di Esiodo nel     Cantico del Sole e della Luna     che, giocando   sulla   simmetria   degli   opposti,   bilancia,   concettualmente   e cromaticamente, terra e cielo nonché alba e imbrunire. Soggetto caro all’artista è   la   figura   femminile   declinata   nelle   sue   gentili   sfaccettature   di   creatura immortale e leggendaria, come le belle Sirene cantate dal mito nei      Fiori del mare  o nell’opera     Come onde     che riecheggia preziosismi di klimtiana memoria o ancora      Hanami   che, oltre a ricordare una splendida “Madama Butterfly”, annuncia un’altra tematica amata, quella della Natura e di Flora. Un tripudio diboccioli e corolle rammentano all’uomo di godere della fioritura primaverile in tutto il suo rigoglio e la sua bellezza e fiori e scie di petali accompagnano le azioni   e   il   cammino   di   splendide   fanciulle   come   in      Miracle   dove   l’artista idealizza una beltà eterea che è tutt’uno con eleganti steli appena mossi dall’acqua e da una leggerissima brezza o come in     Vento del Sud     nel quale la Natura sembra poetare all’unisono con l’effigiata. Una libertà cromatica, che fu precipua di espressionisti quali Franz Marc, si ritrova, allegra e briosa, in alcune elaborazioni dell’artista, quando dipinge le fluenti chiome delle protagoniste di blu, come in      Gioiose dimore      suggerendo sempre una dimensione onirica e fatata, nella quale ogni elemento naturale, atmosferico, paesaggistico possiede un proprio spirito che si materializza e prende forma pur essendo sogno. Tali scenari,   proposti   in   un   lirico   e   costante   equilibrio,   tra   oggettività   e immaginazione, costituiscono il      trait d’union      delle opere di Anna Grisabella Nuzzo e ritroviamo le stesse atmosfere silenti raccontate dagli occhi socchiusi o dal capo reclinato come in un dolce abbandono in ascolto dell’universo, anche nelle creazioni ceramiche. Dall’aggraziato distacco dal contingente nasce la bella   Flora   che,   nella   sua   quiete   profonda,   stato   di   grazia   simile   ad un’incoscienza divina, irradia la vita. La duttilità della materia è congeniale all’artista   che   plasma   figurazioni,   essenziali   e   snelle,   d’innamorati;      rose centifolie dal segno spirituale e labirintico;     fiori d’acqua     dai petali danzanti e vasi  dal simbolismo mistico ed ancestrale. Così, tra visioni, desideri, illusioni e incanti, si snoda il percorso e la ricerca atemporale di Anna che sospende al filo d’argento della memoria e della suggestione il cuore di ciascuno. Antonella Nigro Critico d’Arte

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