Vittima o carnefice (2009) Installation by Gaspare Lombardo

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Recensione Vittima o Carnefice Signori vittime e Signori carnefici benvenuti: è di scena il rapporto fra sistema dell'arte contemporaneo e artista. La performance indaga il rapporto fra il sistema dell'arte contemporaneo e l'artista. Nello scenario proposto l'artista veste panni cinquecenteschi[...]
Recensione Vittima o Carnefice

Signori vittime e Signori carnefici benvenuti: è di scena il rapporto fra sistema dell'arte contemporaneo e artista.

La performance indaga il rapporto fra il sistema dell'arte contemporaneo e l'artista.
Nello scenario proposto l'artista veste panni cinquecenteschi come da stereotipo di pittore rinascimentale intento a dipingere una tela col bianco su fondo bianco, mentre il Critico, veste di nero come colui che domina impersonando assoluto rigore e autorità, dall'atteggiamento riflessivo di un San Gerolamo fra i suoi libri.
Ciò che accadrà fra i due opposti personaggi, fra chi rappresenta l'impulso e chi rappresenta invece l'apparente verità inconfutabile, è unicamente un mimodramma crudele in cui gli artefici sono un Artista sicuro del proprio operato, ed un Critico fatto di sguardi saccenti e profondo egotismo, indiscutibilmente convinto della propria essenziale, potente, unicità.

L'Artista, spavaldo e beffardo nei confronti del recensore (o carnefice?) non avrà molto tempo per farsi beffe di lui perché proprio quest'ultimo lo fermerà con un solo gesto come fosse marionetta.

Solo ora inizierà il vero supplizio dell'artista che, suo malgrado, dovrà ammettere il peso del sistema dell'arte assumendo la consapevolezza che la sua opera rimarrà bianca su fondo bianco, finché il Critico non deciderà di mettere in rilievo il suo operato facendone storia.
E come si storicizza un Artista se non prendendo il centro delle sue emozioni, il cuore; nutrendosi del suo coraggio, il fegato; e dominandolo con la calcolata ragione, il cervello?

Un Artista è quanto c'è nella Testa nell'Essere e nell'Abisso come nel brano tratto da Antonin Artaud ne “il corpo senza organi”, un artista è colui che è “assai lontano da tutta questa porcheria” come recita l'artista durante il suo supplizio, ma questa recita, questa preghiera non basterà a salvarlo proprio da tutto ciò perché anche lui ne farà inevitabilmente parte.
Potrà pregare ancora e ancora, ma sarà comunque succube del meccanismo che comanda e non credete, anche voi inconsapevoli o consapevoli farete parte di questo carosello, lascerete un geroglifico di voi stessi con quel colore scelto proprio da voi, con quella potenza che vi contraddistingue e che sarà difficile lavar via.
Farete necessariamente parte di questa macabra giostra del sistema dell'arte contemporaneo.
E credetemi, non ci sarà mai una fine a tutto questo.
Signori vittime e Signori carnefici, si riparte.
Dissì sce ne so pa. Di qui non se ne esce.
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Presentazione di Gaspare Gaspare Lombardo, artista 44enne, romano ma di origini siciliane, nasce e cresce nella Roma pasoliniana delle borgate e dei ragazzi di vita. Porta in se una carica autodistruttiva[...]

Presentazione di Gaspare

Gaspare Lombardo, artista 44enne, romano ma di origini siciliane, nasce e cresce nella Roma pasoliniana delle borgate e dei ragazzi di vita. Porta in se una carica autodistruttiva che riesce ad incanalare nell’Arte. Percorre la strada dell’espressionismo e del classicismo per dare voce ai simboli decantati nella propria esperienza vitale, unisce la propria storia personale al mito, non nel senso apollineo neo-classico, ma in quello dionisiaco misterico –orgiastico.

Pittore di formazione, durante i suoi primi anni di attività prepara tavole, miscela colori seguendo antiche ricette medievali, espone ora i suoi lavori artistici : ma non si può parlare di una mostra di pittura perché qui il media si ramifica e diventa un sistema di porte che si aprono una dietro l’altra.


Passaggio tra realtà sociali, energie primordiali e umane passioni,percorso caratterizzato da opere pittoriche, fotografiche digitali che unificano in un unico discorso la storia della vita dell’essere umano. L’ uso di linguaggi differenti serve a colmare lo spazio tra l’essere e il mondo circostante ( o con se stessi.)

Il percorso dell’artista, che va nella direzione di una politicizzazione dell’arte, si snoda tra passione, ostensione di situazioni sociali che percorrono la pelle della società globale, fino alle energie che percorrono i luoghi e le persone in una rete di relazioni e scambi.
Le griglie dell’energia ricordano le grigie della Rete telematica.


La politicizzazione dell’arte operata dall’artista va compresa nei termini espressi da Benjamin , se è vero che la riproducibilità tecnica dell’immagine (per il filosofo si tratta del cinema ) si lascia facilmente orientare nel senso della propaganda politica della manipolazione delle masse, “estetizzazione della politica”, è anche vero che lo stesso fenomeno potrebbe agire in senso diametralmente opposto e condurre ad una “politicizzazione dell’arte”.

In questo senso, in continuità con quanti hanno percorso questo passaggio, Dadaisti, Surrealisti, Situazionisti, alcune tendenze Concettuali, è tra i promotori della SpA, nascente corrente artistica di azione.

Si aprono qui gli scenari dell’arte odierna tra il ricorso a tecniche tradizionali (la pittura con il suo carattere di mestiere con una tradizione millenaria alle spalle), il ricorso alle immagini digitali, con tutti i pericoli insiti nell’uso di media falsamente democratici che portano a maturazione i presupposti spettacolari della società.

L’artista sente che per operare nell’ambito della figuralità bisogna entrare nel corpo vivo della vita e denunciare i conflitti e le profonde ferite dell’uomo contemporaneo, pena cadere in un vuoto decorativismo.

Lombardo lucidamente utilizza le modalità della pittura, a volte sovrapponendola alle foto, in un gioco di segni e colori, che ci ricorda che l’importante è l’idea, che l’arte è “fatto mentale” come disse secoli orsono un certo Leonardo.

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