Il bosco incantato (2019) 绘画 由 Elena Bindi
不出售
卖家 Elena Bindi
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原创艺术品 (One Of A Kind)
绘画,
油
在木上
- 外形尺寸 高度 19.7in, 宽度 15.8in
- 是否含画框 此作品未装裱
- 分类 画作 低于US$1,000 印象派
Il bosco è sempre stato fonte di fascino per me. Mistero, tenebra, profondità dell'inconscio, il luogo delle favole in cui avvengono incontri strani. In questo dipinto ho voluto, però, ribaltare questa visione proponendolo luminoso e solare, quasi come se fosse un luogo di festa per gnomi e fate che si divertono fino a tarda notte danzando e ballando con allegria nel folto sottobosco
L'opera è stata inserita nella collana "Percorsi d'Arte. L'evoluzione artistica e le nuove tendenze", numero di maggio 2019, Asba edizioni
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Sono nata a Siena nel 1972 e sin da piccola il mondo dei colori mi ha sedotto al punto che ho ricevuto alcuni riconoscimenti in concorsi scolastici.
Tuttavia ho seguito un percorso di studi più centrato sull'espressività verbale e a 25 anni mi sono laureata con lode in Lingue e Letterature Straniere con una tesi in Glottologia.
Successivamente, attratta dagli studi sulla comunicazione in tutte le sue forme, ho trascorso un anno all'estero per dedicarmi a ricerche linguistiche e all'insegnamento della lingua e cultura italiana, compresa la storia dell'arte. Da lì i miei studi si sono spostati sul piano dell'arte internazionale, soprattutto sugli artisti europei del XIX e XX secolo: amo gli impressionisti e gli espressionisti e il loro modo geniale di scomporre e ricomporre la realtà e amo, in particolare, Van Gogh.
Ho iniziato come autodidatta, ma nel 2016, sentendomi in una fase di stallo, ho deciso di perfezionarmi prendendo lezioni dal maestro Maurizio Fulvio Tronconi di cui tuttora sono allieva.
Per me l'Arte è emozione e, pertanto, ciò che dipingo è inevitabilmente connesso alla mia personalità e al mio stato d'animo temporaneo: spesso è l'emozione del momento a determinare la scelta dei colori e la gestualità con cui uso pennelli e spatole.
Non posso e non voglio creare un dipinto senza scendere in me stessa e connettermi con il mio baricentro emotivo. Oserei dire che il quadro finale rappresenta, in questo senso, la porta d'ingresso della mia anima. Per questo, chi appende alla parete uno dei miei quadri, non apre la sua casa a un semplice oggetto, ma al frutto di un percorso emotivo e sentimentale.
Appare, quindi, anche comprensibile l'eterogeneità della mia produzione artistica e la differenza di stile tra un quadro e l'altro: non si tratta di mancanza di coerenza pittorica, bensì della necessità di dar voce a diverse parti di me che mi portano a esprimermi ora con colori tenui e luminosi con una stesura del colore leggera e delicatamente sfumata, ora con spatolate cariche di materia che rendono il dipinto graffiante e intenso.
Complessivamente le mie raffigurazioni perdono la loro concretezza e attinenza con la realtà, trasfigurandosi in atmosfere oniriche che contengono solo l'essenza di ciò che erano: tutto prende inizio da una suggestione originata da una visione reale rielaborata senza che nessun processo logico o sovrastruttura mentale si sovrapponga. La scelta dei materiali è anch'essa variegata e ricade prevalentemente sull'olio e l'acrilico, talvolta impreziositi dall'inserimento di foglie d'oro o d'argento, carta, stucco o gesso.
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