Black White Gold (2020) Pittura da Yllen Avotí

Yllen Avotí, artista con sede a Milano, Italia, emerge da un ricco background artistico intriso delle tradizioni della pittura accademica. Fin dalle prime fasi del suo viaggio creativo, Avotí ha dimostrato una dedizione incrollabile nel padroneggiare le complesse tecniche dell'arte figurativa, investendo innumerevoli anni nell'affinare le sue capacità e coltivare un occhio esigente per i dettagli. Eppure, nonostante la sua abilità nella rappresentazione realistica, Avotí nutriva uno spirito inquieto e un'insaziabile sete di esplorazione artistica.

Diversi anni fa, Avotí ha preso la decisione audace e trasformativa di intraprendere una nuova odissea artistica, divergendo dai confini della pittura accademica per immergersi nel regno sconfinato dell’espressionismo astratto contemporaneo. Questo momento cruciale ha segnato un profondo cambiamento nella sua traiettoria artistica, poiché ha abbracciato la libertà liberatrice di liberare la sua immaginazione e trascendere i limiti della rappresentazione tradizionale.

Come artista astratta, Avotí ha scoperto la sua voce creativa nell'esplorazione di texture, forma e colore, creando composizioni dinamiche che pulsano di energia e vitalità. Evitando i confini della rappresentazione figurativa, il lavoro di Avotí abbraccia l'astrazione come mezzo per svelare i misteri intrinseci dell'espressione senza forma. Le sue tele diventano un palcoscenico per l'interazione di trame e sfumature, mentre strati di vernice si uniscono per evocare l'emergere organico di materiali naturali.

Al centro dell'etica artistica di Avotí c'è l'allontanamento dalle nozioni convenzionali di pittura a mano, poiché evita il pennello in favore di un approccio più tattile e sperimentale alla creazione del segno. Attraverso un processo di esplorazione intuitiva e creazione spontanea, Avotí permea le sue tele con un senso di profondità e complessità, invitando gli spettatori a immergersi nell'esperienza sensoriale del suo lavoro.

Nel linguaggio fluido ed evocativo dell'astrazione, Avotí trova un mezzo per trascendere i confini della rappresentazione, invitando gli spettatori a intraprendere un viaggio di interpretazione e scoperta. I suoi dipinti diventano portali verso regni inesplorati dell'immaginazione, dove i confini tra il tangibile e l'intangibile si confondono e il linguaggio della forma lascia il posto alla poesia delle emozioni.