Venditore Yaël Moon
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Banca d'immagine d'arte-
Opera d'arte originale (One Of A Kind)
Pittura,
Acquarello
su Carta
- Dimensioni Altezza 17,9in, Larghezza 14in
- Incorniciatura Questa opera d'arte non è incorniciata
- Categorie Figurativo
Papier Fabriano 300g/m²
100% coton-sans chlore-sans acide
Grain torchon
Trou noir : objet céleste si compact que l'intensité de son champ gravitationnel empêche toute forme de matière ou de rayonnement de s'en échapper.
« L'obscénité du sexe féminin et celle de toute chose béante […] Le sexe est bouche, et bouche vorace qui avale le pénis ce qui peut bien amener l'idée de castra¬tion, l'acte amoureux est castration de l'homme, mais c'est avant tout que le sexe est trou. » J.P.SARTRE - L’être et le néant
Et ça continue un moment, je ne mets pas tout l’extrait car il est facile de le trouver sur le net.
J'écoute cet extrait, en créant, et je suis déjà dans l'espace et le temps des galaxies clitoridienne.
Un trou. Vu comme ça, hors contexte, au premier abord, ça vexe !
Sartre nie le clitoris, et résume le plaisir au vagin. C’est fou de résumer la femme à un trou dans lequel « sa chair » aurait une place et que le trou se moulerait autour de lui…
Il n’a pas dû jouer au jeu de formes…
Le trou est trou, faut y mettre la bonne forme…dans les formes !
Bon, Sartre est mort et n’est donc pas en mesure, à priori, de débattre et de discuter autour de ses idées.
Un trou…Un trou noir.
Quelle idée !
Au centre se trouve la singularité, autour l'horizon des évènements. On observe un trou noir par déduction, par ce qui se passe autour.
J'imagine la redécouverte du Clitoris et même sa négation comme un trou noir empêchant toute réflexion de s'en échapper.
La sexualité, le plaisir féminin, sont engloutis par cette pensée qui oppose les sexes, les genres, les cultures.
Le « pouvoir » de la maternité, la peur de la castration, la mère « toute puissante », le patriarcat sont des gouffres de pensées imposées d’où le discernement ne peut s’échapper…
Mais qu'est-il de si effrayant dans le plaisir féminin pour en vouloir cacher la source ?
Est-ce le mascara qui dégouline ?
L’odeur de la sueur ?
La réalité, c’est sans filtre, sans émoji, avec émois et ça peut faire du bruit.
Pourquoi l'excision ?
La fidélité, la dominance, l'esthétique, les croyances ?
Finalement l'excision physique ou mentale n'est qu'une castration.
Ce que les hommes redoutent tant.
On est punie puisqu’elle est tombée…On a menti, il s’allonge…Va savoir.
Et puis c’est Quika a commencé d’abord ?
Et si on arrêtait de chercher qui a le plus gros bulbe ?
Et si on partageait le plaisir, le désir, la sexualité, la liberté …
Et si on pouvait voir toute cette puissance, se détendre et s’occuper de notre jardin terrestre.
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A 18 anni, spinta dalla necessità di viaggiare e dal desiderio di indipendenza, Yaël prosegue gli studi nella Marina Mercantile.
L'ambiente chiuso risveglia in lei la pratica del disegno; il paesaggio marittimo, il suo gusto per l'osservazione.
Ha cambiato direzione e si è dedicata alla pratica artistica e all'arteterapia.
Yaël si è recata in Gabon con la sua famiglia, dove ha incontrato un team di psicologi che le hanno dato l'opportunità di mettere in pratica le sue conoscenze in materia di arteterapia.
È stato avviato un laboratorio di terapia narrativa, integrato da sessioni individuali di mediazione artistica per bambini con bisogni specifici.
Yaël ha scoperto la Costa d'Avorio nel 2013. Ha quindi deciso di impegnarsi professionalmente e incondizionatamente nell'arte.
Artista, donna, occidentale. Yaël ha vissuto nella culla dell'umanità per 8 anni. Osserva le tracce del passato coloniale, della Francia e dell'Africa. La Costa d'Avorio le sembra saccheggiata da un sistema freddo in cui il denaro è solo la forza trainante di tutte le decisioni. Chiede perdono per tutti questi crimini passati, presenti e futuri. Per lei è come una "restituzione ufficiale" delle opere; il suo dovere di artista inizia lì.
Vuole purificare l'umanità, riparare le ferite, renderle meno dolorose.
Oggi, tornata in Francia per qualche mese, sceglie il clitoride come simbolo di evoluzione, per riparare corpi e cuori mutilati e maltrattati.
Il clitoride è l'organo femminile, dedicato esclusivamente al piacere. Anche lui è nell'ombra.
La natura ha deciso così. Con le creazioni artistiche clitoridee, le donne (e gli uomini) abusati potevano trovare voce in quella della sua Arte.
Un percorso verso il riconoscimento della loro sofferenza e, attraverso la sublimazione, del loro essere.
Siamo esseri desideranti e desiderati.
Gli abusati potevano ritrovarsi lì senza essere sommersi dal turbine di rivelazioni mediatiche effimere e superficiali.
Tagliamo via ciò che appare per "apparire carino" e adattarci alla norma. Per il "pensiero giusto".
Vuole mettere questa creazione di Unlimited Clitoris al servizio dell'Uguaglianza.
Affinché il messaggio assuma il suo pieno significato.
Non per prendere il potere, ma per aprirsi alla libertà di essere, per scegliere il proprio posto nella società.
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Nazionalità:
FRANCIA
- Data di nascita : 1979
- Domini artistici: Opere di artisti professionisti,
- Gruppi: Artista professionista Artisti Francesi Contemporanei