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robot assassino (2023) Disegno da Stefano Galli
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Opera d'arte originale (One Of A Kind)
Disegno,
Pastello
/
Biro
/
Matita
su Carta
- Dimensioni Altezza 12,2in, Larghezza 16,1in
- Condizioni dell'opera d'arte L'opera d'arte è in perfette condizioni
- Incorniciatura Questa opera d'arte non è incorniciata
- Categorie Disegni sotto i 1.000 USD Arte concettuale Robot
La guerra poteva finire solo disattivando la parte irriducibile; quella che era comunemente ritenuta
preda del male. Spegnere i collegamenti elettrici poteva sembrare semplice, ma in realtà avrebbe
richiesto un piano d’attacco complicatissimo perché il fulcro principale, stanziato nel noto edificio
“mente”, in caso di intervento, avrebbe attivato istantaneamente almeno due altre sedi
alternative, inoltre la parte di edificio interessata era difesa dalle più ottuse forze militari
robotiche: truppe votate alla distruzione non prima di avere esaurito tutte le possibilità di offesa.
Bisognava comunque agire; la guerra proseguiva nel modo più caotico non potendo ormai con
certezza distinguere chi era alleato e chi no. Inoltre, dovemmo rinunciare al complotto
segretamente ordito con il vice risultando di non facile realizzazione.
La soluzione si trovò con l’applicazione di un metodo molto utilizzato in passato: risolvere con
metodi semplici situazioni complesse: avremmo mandato a compiere l’azione un solo individuo,
cosa che non avrebbe messo in allarme il sistema; costui avrebbe dovuto avere particolari doti
visto la catena difensiva. Fu arruolato un robot catturato fra i difensori dell’edificio che,
ricondizionato, istruito e dotato di un software di stimolazione all’iniziativa, arricchito della
conoscenza del terreno già in suo possesso avrebbe assicurato una buona percentuale di successo.
Il robot fu ufficialmente chiamato “Cuore Assassino”. Alcuni robot alleati ebbero qualcosa da
eccepire circa la sua utilizzazione, però, una volta conosciuto lo soprannominarono “Cranio
Asinino”. La missione era pronta.
Cranio Assassino penetrò nella fortezza seguendo il percorso che riteneva più sicuro; man mano
che incontrava robot o macchinari dall’aspetto leggermente robotico li distruggeva a colpi di
mitraglia, fino a raggiungere il quadro elettrico di collegamento il cui aspetto semplice e ridotto
non avrebbe mai fatto sospettare della sua importanza. Assassino abbassò i coltelli ma non
successe nulla. Fu proprio la sua fanatica esaltazione a fargli capire essere stato bai passato il
collegamento e senza perdere un attimo si gettò da una finestra nella roggia sottostante mentre
gli ex colleghi gli sparavano senza pietà.
Si interruppe il collegamento tra lui e il comando.
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Stefano Galli, nato nel 1950 a Falconara Marittima e cresciuto nel dinamico ambiente milanese, intreccia perfettamente le sue ricerche artistiche e scientifiche. Rifiutando di percepire uno scisma tra i principi fondamentali del design industriale e civile e il suo impegno permanente per l'arte, Galli ha intrapreso un viaggio in cui creatività e funzionalità si fondono.
Traendo ispirazione dal futurismo, dalla metafisica e dal surrealismo, i dipinti di Galli portano l'impronta inconfondibile di questi influenti movimenti artistici, il tutto pur mantenendo una distinta connessione con il mondo dei fumetti. La sua visione artistica trascende la mera rappresentazione visiva, addentrandosi nel regno della composizione narrativa. I temi, ricchi di ispirazione, fungono da impalcatura su cui costruisce intricati percorsi narrativi, spesso intrecciando storie con immagini. Il rinomato critico d'arte Prof. Philippe Daverio caratterizza l'espressione artistica di Galli come "meta-reale", una manipolazione giocosa della realtà che distorce la percezione visiva affermando al contempo un concetto di continuità tra forze opposte: tra l'alto e il basso, l'interno e l'esterno.
L'evoluzione della pittura di Galli si svolge come un'esplorazione sfumata di interni ed esterni sia nello spazio che nel tempo. Le sue tele presentano prospettive drammaticamente alterate per trasmettere l'assenza dei tradizionali vincoli spaziali e temporali, offrendo un quadro singolare in cui la deformazione genera molteplici punti di vista. Nelle sue mani, la tela diventa un mezzo narrativo, simile ai fumetti, consentendo agli spettatori di trascendere il tempo con un solo sguardo. Galli emerge come un narratore moderno, utilizzando il linguaggio della pittura per presentare una fusione dinamica di narrazioni viste attraverso la lente dell'arte.
I trionfi artistici di Galli hanno trovato casa in numerose collezioni in tutta Italia e oltre. Le sue opere abbelliscono le pareti di collezionisti privati in Svizzera, Francia, Belgio, Germania, Inghilterra, Spagna, Russia ed Emirati Arabi Uniti.
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Nazionalità:
ITALIA
- Data di nascita : 1950
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei