Sandro Taliani
SANDRO TALIANI (ROMA – ITALIA)
"Da diversi anni il suo campo di interesse si è spostato al tema dell’uomo e dell’ambiente in cui vive, agisce, si muove. Raramente Taliani ha realizzato quadri astratti o informali, anche dove il figurativo cedeva il passo a colate di colore, c’era comunque e sempre, da parte dell’artista, la veicolazione dello sgocciolamento e l’ostinata ricerca dell’equilibrio estetico. L’artista conferma anche in questi lavori la sua ricerca di precisione, il suo ossessivo bisogno di raggiungere omogeneità e articolazione nell’immagine che dipinge. Non c’è dunque mai in lui una pittura istintiva, ma sempre preparazione, calcolo, valutazione dei risultati, ed anche un altrettanto ossessivo bisogno di caricare di significato ogni singolo lavoro, ritenendo la componente concettuale importante alla stregua della forma e del colore."
Nori Zandomenego, dal catalogo Plot@rt Europa settembre 2005
SANDRO TALIANI
"Sandro Taliani. Si diverte. Ci diverte. Emerge l’animo di un artista pulito, che ama sfidare i ruoli, la realtà… Noi! Ma sempre bonariamente, e questa bontà d’animo ci fa entrare nella sua rappresentazione, nella sua piéce teatrale con allegria, senza paura, con curiosità e coraggio. Ci prende per mano e ci racconta di stati d’animo di angoscia, dolore, ansia, smarrimento… e ancora più soli e divisi in folle umane… Persi. Soli. Solo individui. Meccanismi sbagliati. Strade arzigogolate. C’è un senso di accettazione profonda dell’esistenza, ma non solo, anche di Fiducia e Amore per essa e in essa."
Luca Curci da: Luce e ombra Roma aprile 2006
"Mondo di trappole, di slittamenti, di pendii scivolosi, di occhi che guardano ma per fortuna anche di mani tese. Taliani spiazza, ammicca, te la dà a bere. Ma sempre con la sua aria sincera, con la disarmante facilità narrativa, con l'ammaliante capacità tecnica e pittorica. Mai una sbavatura un eccesso, poco pathos, tanto cervello. Non è aridità, è semplicemente lucidità, una visione del mondo, dele cose e dell'umanità che a volte, se non si hanno le spalle larghe come lui, può essere faticosa."
Beppe Palomba dal catalogo: Omaggio a Ibsen, Amalfi aprile 2006