Rovo
NOTA BIOGRAFICA
Renzo Rovoletto nasce a Ponte San Nicolò PD nel 1944. Risiede a Maserà di Padova
dove opera nel suo studio di Piazza Bertipaglia10. Fin dal 1962 da autodidatta si dedica
alla pittura con sempre maggiori risultati ed impegno, dedicandosi prevalentemente al paesaggio in tutte le sue espressioni
ed alla ricerca in esso ed alla sua essenza, fin quasi raggiungere un’astrazione in soluzioni essenzialmente coloristiche, dove solo lo spirito ed il cuore sa coglierne le sensazioni profondamente personalistiche, nel senso che il fruitore che ci si pone di fronte può lasciarsi andare dentro la tela in tutta libertà, senza alcun condizionamento di forme, ma immaginarsi di volta in volta ciò che il cuore suggerisce. Quest’anno ha iniziato un nuovo percorso parallelo, sul tema del “Muro” come barriera, che si ti protegge ma ti impedisce di vedere oltre, raffigurandola come un siepe, nella speranza che sia più facilmente superabile. Sperando, utopisticamente, che l’uomo arrivi ad abbattere tutte le “Siepi-Barriere” che lo circondano da tutti i lati, costringendolo a rinchiudersi, egoisticamente, in se stesso senza amore. Rovoletto, inoltre, ama dipingere gli animali ed soprattutto i loro ritratti per cogliere le loro espressioni più serene e dolci. “Gli animali incapaci di odiare”.
Usa esclusivamente colore ad olio con pennelli e spatola, su tela, tavolette e carta.
Dal 1965 partecipa a mostre collettive e personali con buoni risultati di pubblico e
critica. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero.
Renzo Rovoletto
Scopri opere d'arte contemporanea di Rovo, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Pittura, Installazione. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2006 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Rovo su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Rovo. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
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Biografia
NOTA BIOGRAFICA
Renzo Rovoletto nasce a Ponte San Nicolò PD nel 1944. Risiede a Maserà di Padova
dove opera nel suo studio di Piazza Bertipaglia10. Fin dal 1962 da autodidatta si dedica
alla pittura con sempre maggiori risultati ed impegno, dedicandosi prevalentemente al paesaggio in tutte le sue espressioni
ed alla ricerca in esso ed alla sua essenza, fin quasi raggiungere un’astrazione in soluzioni essenzialmente coloristiche, dove solo lo spirito ed il cuore sa coglierne le sensazioni profondamente personalistiche, nel senso che il fruitore che ci si pone di fronte può lasciarsi andare dentro la tela in tutta libertà, senza alcun condizionamento di forme, ma immaginarsi di volta in volta ciò che il cuore suggerisce. Quest’anno ha iniziato un nuovo percorso parallelo, sul tema del “Muro” come barriera, che si ti protegge ma ti impedisce di vedere oltre, raffigurandola come un siepe, nella speranza che sia più facilmente superabile. Sperando, utopisticamente, che l’uomo arrivi ad abbattere tutte le “Siepi-Barriere” che lo circondano da tutti i lati, costringendolo a rinchiudersi, egoisticamente, in se stesso senza amore. Rovoletto, inoltre, ama dipingere gli animali ed soprattutto i loro ritratti per cogliere le loro espressioni più serene e dolci. “Gli animali incapaci di odiare”.
Usa esclusivamente colore ad olio con pennelli e spatola, su tela, tavolette e carta.
Dal 1965 partecipa a mostre collettive e personali con buoni risultati di pubblico e
critica. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero.
Renzo Rovoletto
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1944
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
Attività su Artmajeur
Ultime notizie
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Comunicato stampa
Mostra Personale " DETTAGLI E... "
Comunicato stampa
"DETTAGLI....E SENSAZIONI"
ADRIA (RO)
UN MARE DI BUONSENSO
……..le tele di Renzo Rovoletto attuano in questo senso un’evoluzione ed un approfondimento
di ricerche artistiche già esistenti, per raggiungere una propria identità nel mondo dell’arte,
attraverso un colore semplificato al massimo, schietto, primitivo ed essenziale come la natura
che rappresenta…………………….
Matteo Mazzato (critico d’arte)
……per giungere a tanto Rovoletto ha compiuto una cristallizzazione del tempo immobilizzando
il presente in una luce che non ha fine ne inizio. Tutta la sua pittura ruota intorno alla luce, pur
priva di punti focali, si genera e rigenera nella luce, per la luce, con la luce che accende i colori
vivi, fiammeggianti………………..
Lucio Favaron (critico letterario)
……quei gabbiani che passano in cielo, dovrebbero rappresentare il desiderio di libertà e di
autonomia tipica di ogni essere, Rovoletto in modo sapiente riesce ad attrarre ed interessare
il fruitore dell’opera. Davanti a tanti spazi cosi aperti e a tanti panorami, si sente un gran desiderio
di evasione dalla realtà quotidiana………………
Nicola Berti (Corriere di Rovigo)
……la natura, essenziale, è simboleggiata dai gabbiani e dall’albero, è trasfigurata dai colori
che non possono certo riprodurre paesaggi reali, ma che li evoca con chiarezza……………
Erica Tiozzo (Repubblica Veneta)
……L’essenza nel pensiero, sintesi di un paesaggio intimistico.
L’occhio è una finestra sul mondo.
La luce disegna i colori………….
Il cuore li interpreta……………..
Renzo Rovoletto
Da un amico!
A Renzo Rovoletto
I quadri di Renzo mi sono amici. Famigliari. Ci ho messo un poco per capirlo, e la seconda mostra che ha fatto qui a Casa Cordati mi ha aiutato molto.
Ho cominciato dal quadro dei tre gabbiani. Il soggetto: tre gabbiani che volano in un cielo intenso, non proprio limpido, un po’ preoccupante; sulla destra, e non le vedi subito, delle case, un villaggio sulla costa.
Io non parlo di colori, non parlo di riferimenti ad altri artisti, a scuole di pensiero. Non sono in grado. Parlo delle sensazioni che provo nel guardare un quadro. Questo me lo sono guardato e riguardato a lungo, e lo struggente volo dei gabbiani verso non so dove ha colpito la parte di me che a lungo ha vissuto nella costa toscana. Mi sentivo, in qualche modo, abitante di quelle case lontane, perse nella solita nebbia del mattino, che le fa diventare cosi irreali, anche se restano solide e accoglienti. Cosi mi sono accorto che quel quadro, io, lo vedevo dalle parte opposta del naturale visitatore, lo vedevo da quelle case perse nella lontananza, e forse, sforzandomi un poco, ero anche in grado di capire dove andavano, e di cambiare il loro percorso ogni volta che volevo.
Cosi per il quadro del gabbiano solitario, con la forza eroica e la poesia della vita percorsa contro tutto e contro tutti e la fatica di attraversarla, volando, camminando o correndo, non importa. Non ricordo di aver visto gabbiani solitari, ma questo non è che un piccolo particolare che non fa storia; ricordo di aver visto gabbiani giocare divertiti con la violenza devastante del libeccio, o intrecciare i loro percorsi con la velocità del missile, sfiorandosi e sfiorandomi, senza mai toccarsi. Insomma, se proprio quel gabbiano non ero io, mi era certamente amico.
E’ famigliare; come i quadri di Renzo. Sono andato cosi a ripercorrere la sua mostra. E sono ripartito, è logico, dai tre gabbiani. Ma sono andato più a fondo, per quel che posso fare. E cosi ho ritrovato quei paesaggi fatati, con le case come in negativo, persi in una atmosfera surreale. Si possono vedere queste cose anche a Barga. Basta avere pazienza, avere il coraggio di vivere qui anche in inverno, e un giorno ti affacci alla finestra e, senza che niente ti abbia preparato a tutto questo, vedi i paesi dall’altra parte della valle, illuminati dal grigio del primo mattino, viaggiare come sospesi su un soffice nulla, apparire e sparire come personaggi di una fiaba scritta proprio bene. Tre paesaggi hanno attratto la mia attenzione. Una curiosa mistura. Un sole che non dà luce, una luce accecante senza sole, una via di mezzo. E il quadro al centro, un’esplosione di arancione e giallo hanno richiamato alla mia mente un quadro informale di Cordati, che ora è esposto nella sala concerti.
Poi ho ritrovato Barga, solida e inattaccabile, con il Duomo, porta Macchiaia, con la sua assurda pretesa di esistere, anche se le case sono da una parte sola. E ho rivissuto, in quei quadri il paese di pietra, la severità e la potenza e la fatica di vivere.
In fondo come il gabbiano che vola da solo.
Giordano Martinelli - Barga LU - Agosto 2004
Articolo
NOTA BIOGRAFICA
Renzo Rovoletto nasce a Ponte San Nicolò PD nel 1944. Risiede a Maserà di Padova
dove opera nel suo studio di Piazza Bertipaglia10. Fin dal 1962 da autodidatta si dedica
alla pittura con sempre maggiori risultati ed impegno, dedicandosi prevalentemente al paesaggio in tutte le sue espressioni
ed alla ricerca in esso ed alla sua essenza, fin quasi raggiungere un’astrazione in soluzioni essenzialmente coloristiche, dove solo lo spirito ed il cuore sa coglierne le sensazioni profondamente personalistiche, nel senso che il fruitore che ci si pone di fronte può lasciarsi andare dentro la tela in tutta libertà, senza alcun condizionamento di forme, ma immaginarsi di volta in volta ciò che il cuore suggerisce. Quest’anno ha iniziato un nuovo percorso parallelo, sul tema del “Muro” come barriera, che si ti protegge ma ti impedisce di vedere oltre, raffigurandola come un siepe, nella speranza che sia più facilmente superabile. Sperando, utopisticamente, che l’uomo arrivi ad abbattere tutte le “Siepi-Barriere” che lo circondano da tutti i lati, costringendolo a rinchiudersi, egoisticamente, in se stesso senza amore. Rovoletto, inoltre, ama dipingere gli animali ed soprattutto i loro ritratti per cogliere le loro espressioni più serene e dolci. “Gli animali incapaci di odiare”.
Usa esclusivamente colore ad olio con pennelli e spatola, su tela, tavolette e carta.
Dal 1965 partecipa a mostre collettive e personali con buoni risultati di pubblico e
critica. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero.
Renzo Rovoletto
Università di Lubiana dal 18 maggio al 14 giugno 2006
Mostra Personale. Titolo "Il bosco e le altre vie..."