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Piergiorgio Panelli

Ritorna alla lista Aggiunto il 15 giu 2012

Il sogno dell'acqua di Francesco dei Bartolomeis

Approda nel prestigioso PALAZZO LASCARIS, sede del Consiglio Regionale a Torino, in via Alfieri 15, la Mostra di pittura e fotografia “IL SOGNO DELL’ACQUA”, dal 31/05 al 7/07/12, con inaugurazione giovedì 31 maggio ore 17,00. La Mostra itinerante è promossa dall’ECOMUSEO della Pietra da Cantoni con sede in Cella Monte (Al). Rinnovando il suo impegno alla valorizzazione dell’arte come componente di un processo conoscitivo del territorio, l’Ecomuseo opera nell’ambito di “ARTE & NATURA, che raccoglie in episodi diversi le opere di artisti che hanno scelto di studiare il Monferrato Casalese e di offrire attraverso il loro sguardo una reinterpretazione del paesaggio, della storia e delle tradizioni: in questo successivo contesto, presenta un nuovo nucleo di artisti che ha deciso di affrontare il tema dell’ACQUA attraverso la propria sensibilità e molteplicità di tecniche e stili, fornendo così un’interpretazione personale ed accurata di questo prezioso elemento, di scottante attualità, sostanza che genera la vita, in continuo mutamento, indispensabile risorsa, qui configurata nelle sue accezioni più diverse.. Partecipano al progetto gli artisti Dorothee Burgemeister, Ilenio Celoria, Piero Ferroglia, Michelle Hold, Davide Minetti, Roberto Montanari, Peter Nussbaum, Piergiorgio Panelli, Petra Probst, Mario Surbone, Bona Tolotti, Daniela Vignati, Alessandra Winterberg ed Elisabetta Raviola, con il suo breve, simbolico testo introduttivo. Il progetto nel corso dell’anno aveva assunto le sembianze di un vero work in progress, dove le idee iniziali avevano poi permesso, in fasi successive, al nucleo primario di partecipanti di modificarsi e trasformarsi, fino a delinearsi nel definitivo assetto. “La realtà e i simboli dell’acqua nella vita dell’arte”. Tutto è stato possibile grazie anche al prezioso intervento di Francesco de Bartolomeis, noto critico torinese, coinvolto nell’impresa da Michelle Hold e Petra Probst, che ha saputo cogliere l’originalità di “un gruppo di artisti impegnato, contro ogni descrittivismo e formalismo, a mettere in personali interpretazioni dell’acqua il loro mondo”. “E’ una collettiva, come descrive de Bartolomeis, ma anche qualcosa di più. Dietro la mostra ci sono relazioni con persone e con luoghi, tra gli artisti e tra questi e il critico che è parte del gruppo; dunque un’esperienza in cui i rapporti hanno un valore primario e generano e rafforzano quel bene prezioso che è l’amicizia”.

Artmajeur

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