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Le crépuscule du Dogon (2022) Pittura da Pascal Buffard
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Opera d'arte originale (One Of A Kind)
Pittura,
Olio
su Tela di lino
- Dimensioni Altezza 28,7in, Larghezza 23,6in
- Incorniciatura Questa opera d'arte non è incorniciata
- Categorie Quadri sotto i 1.000 USD
Face à ces groupes djihadistes, par manque de moyens, l'armée et le gouvernement malien ont armé et financé des milices : les «dozo», qui ne sont pas un groupe ethnique mais une confrérie plus ou moins ésotérique de chasseurs traditionnels, principalement dogon ou bamanan, dont le rôle est d'assurer la sécurité des villages. Et devenus hors contrôle. Je suis allé à leur rencontre. Ils se déploient au bord de la route qui traverse le plateau, armés de kalachnikov, pour contrôler les véhicules. Leurs escadrons à motos sillonnent les axes principaux, sèment la terreur dans les villages. Sur les soixante kilomètres de la route qui relie Sévaré, près de Mopti, à Bandiagara à l'est, les grands troupeaux de zébus, les chapeaux coniques et les turbans du peuple peul ont disparu.
Le 23 mars 2019, des hommes en tenue de chasseurs dozo ont attaqué le village peul d'Ogossagou, dans le centre du pays. Ils ont incendié les cases, assassiné quelque 160 habitants et jeté leurs cadavres dans les puits. Deux mois plus tard, en représailles, Sobane-Kou, village dogon près de Mopti, a été ravagé. Bilan : 35 morts. Des massacres filmés au téléphone portable et diffusés sur les réseaux sociaux par les deux camps pour attiser la haine et la soif de vengeance. En novembre, un jeune peul m'a montré une de ces vidéos insoutenables. Avant d'ajouter, avec une froide détermination : «Tant qu'il restera un Dogon vivant, nous nous vengerons.»
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Pascal Buffard, pittore e fotografo, è nato nel 1961. La sua passione per l'arte lo ha portato a frequentare corsi di pubblicità e comunicazione visiva presso l'EMSAT di Parigi, dove ha acquisito competenze essenziali in campo artistico. Attualmente vive e lavora a Charenton-le-Pont, ma è nella Charente-Maritime, sua terra natale, che espone principalmente.
Il suo lavoro artistico affronta questioni attuali con uno sguardo critico, talvolta venato di umorismo feroce. Esplora temi come la sovrappopolazione, la condivisione della ricchezza, i reality show e la disinformazione attraverso la sua serie “Regards”. I grandi occhi presenti nelle sue opere simboleggiano in realtà le telecamere, evidenziando la nozione di vedere ed essere visti, nonché le questioni di sorveglianza e voyeurismo che caratterizzano la nostra società moderna.
Pascal preferisce lavorare ad olio, utilizzando la tecnica della rimozione dei solventi per le sue astrazioni. Il suo portfolio comprende numerose mostre, sia personali che collettive, dove ha vinto premi e attirato l'attenzione dei media. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni private, nonché collezioni aziendali private e pubbliche. Il suo impegno artistico gli permette di esprimere la sua visione del mondo e di provocare riflessione in chi contempla le sue creazioni.
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Nazionalità:
FRANCIA
- Data di nascita : 1961
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Francesi Contemporanei
