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Suite n.2 (2025) Pittura da Paolo Cantù Gentili
Venditore Paolo Cantù Gentili
Stampe "Fine-Arts" su carta
È un processo di stampa su carta patinata utilizzando inchiostri a pigmenti di altissima qualità e stampati in altissima definizione. Il suo livello di conservazione è eccezionale (oltre 100 anni), la sua qualità, profondità e ricchezza di sfumature supera la classica stampa fotografica su carta Argentic.

Finitura lucida
Oltre al suo eccezionale spessore, la carta in fibra è composta da una base alfa-cellulosa senza acido ed è ricoperta da solfato di bario e uno strato microporoso che migliora l'assorbimento dei pigmenti durante la stampa. Sfoggiando un colore bianco puro, non ingiallendo alla luce, questa carta è appositamente progettata per resistere e invecchiare. È utilizzato dai principali musei di tutto il mondo in quanto offre un'eccellente risoluzione, rendendo i colori profondi e densi.
Stampa artistica "Fine Art" - Finitura lucida su carta a base di fibra 325 g.

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Nel secondo movimento di quella che si delinea come una partitura psichica frammentata — la Suite n.2 — Paolo Cantù Gentili porta avanti la sua esplorazione del gesto primario, del segno come rivelazione e maschera insieme, immergendoci in una tensione sottile tra forma e disintegrazione, tra desiderio e dissolvenza.
Questa volta il campo cromatico si fa giallo: non un giallo solare, vitale, ma un giallo-velatura, come se la luce fosse filtrata attraverso una memoria opaca, un trauma rielaborato. Il blu, ancora una volta protagonista come nel primo quadro, taglia la superficie come un’interferenza psichica, un elemento alieno e vitale che invade la scena dell’Io.
Il ritorno del rimosso: il segno come tracciato di un desiderio
Il gesto di Cantù non è mai gratuito, ma espressione di una pulsione che cerca forma senza mai trovarne una definitiva. In Suite n.2, la linea blu si muove come il tracciato di un pensiero errante, simile a un lapsus grafico: si attorciglia, si distende, si arresta bruscamente in macchie dense che sembrano coaguli del linguaggio visivo. L’astrazione qui non è fuga dal reale, ma sua sublimazione: ciò che non può essere detto viene disegnato. Non rappresentazione, ma emanazione.
L’opera diventa così il luogo di una tensione: tra il desiderio di coerenza e la forza centrifuga dell’inconscio, tra Eros e Thanatos. Non a caso, le spirali appena accennate nel fondo, circolari e quasi ipnotiche, ricordano le ripetizioni ossessive del pensiero traumatico. Sono tracce di qualcosa che insiste, che ritorna, che non vuole dissolversi. Lacan direbbe: il reale fa ritorno là dove il simbolico fallisce.
Il fondo come campo transferale
A differenza della Suite n.1, qui il fondo non è semplicemente neutro o assente: è un luogo abitato. Le tre forme circolari, giallo su giallo, appaiono come fantasmi latenti, nuclei di senso che emergono solo a un secondo sguardo. Sono centri di energia repressa, come sogni rimossi che affiorano nel discorso cosciente dell’immagine senza mai farsi del tutto visibili. La tela stessa diventa così un campo transferale: noi, spettatori, siamo chiamati a proiettare, a desiderare, a interpretare. L’opera non si offre come verità, ma come dispositivo analitico.
Il gesto come atto e come fallimento
Il gesto pittorico di Cantù può essere letto come un atto psicoanalitico: non illustra, ma mette in scena il fallimento della rappresentazione, e proprio in questo fallimento apre uno spazio autentico. L’enigmatica forma centrale — a metà tra una lettera, una figura danzante e un ideogramma alieno — è il segno di un senso che non si compie mai, ma che insiste. È la scrittura del soggetto nella sua scissione, nel suo desiderare senza oggetto.
Kuspit ci ha insegnato che l’arte contemporanea più radicale non cerca più di rappresentare il mondo esterno, ma di mappare il paesaggio dell’anima. In Suite n.2, Cantù si pone proprio in questa linea: la tela è il luogo dell’incontro tra pulsione e materia, tra linguaggio e corpo.
Conclusione: pittura come spazio analitico
Paolo Cantù Gentili in questa Suite n.2 costruisce una tela che è al tempo stesso superficie e abisso. Un campo giallo che non illumina ma confonde, una linea blu che non unisce ma seziona, e forme appena visibili che ci ricordano che sotto ogni visione c’è un rimosso che pulsa. È un’opera che non vuole piacere, ma perturbare. Non cerca di essere capita, ma di essere attraversata.
In definitiva, come ogni buon sogno o sintomo, anche questo quadro non dice tutto. Lascia tracce, indizi, possibilità. E ci costringe — come ogni analisi riuscita — a ritornare su noi stessi.
Artista e filosofo che naviga nel mondo dell'immagini.
Paolo Cantù Gentili è un artista italiano la cui opera presenta un'importante riflessione sulla natura dell'arte nella società contemporanea. La sua produzione artistica è caratterizzata da una profonda ricerca sull'identità e sulla memoria, esplorando temi complessi e attuali. Le opere di Cantù Gentili sono apprezzate per la loro innovazione, utilizzando materiali e tecniche artistiche in modo originale e creativo. La sua arte trasmette un messaggio sociale ed emozionale, coinvolgendo lo spettatore in una profonda riflessione. La critica e il pubblico hanno riconosciuto il suo talento e si sono mostrati piacevolmente colpiti dalle sue opere, che sono state esposte in diverse mostre ed hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. L'importanza dell'arte di Cantù Gentili si manifesta nella sua capacità di suscitare emozioni, stimolare il dibattito e offrire una prospettiva unica sulla società contemporanea. Invitiamo tutti ad esplorare e apprezzare le sue opere, che raccontano storie profonde e significative.Paolo Cantù Gentili ha un background ricco di esperienze che hanno contribuito a plasmare il suo approccio unico all'arte. Questa solida base culturale si riflette nelle sue opere, che mostrano una profonda conoscenza della storia dell'arte e un'abile fusione di tecniche tradizionali e innovative. Inoltre, la sua sensibilità e la sua visione del mondo sono state modellate dalle sue esperienze personali, che conferiscono alle sue opere una profonda autenticità e originalità. Questo background artistico e personale si traduce in un'arte che colpisce il pubblico e stimola la riflessione. Attraverso le sue opere, l'artista offre una preziosa riflessione sulle tematiche e le questioni del nostro tempo. La sua capacità di esplorare i confini dell'identità e della memoria permette di affrontare e comprendere meglio la complessità dell'essere umano e della società in cui viviamo. In un'epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti e dalla perdita di valori tradizionali, l'arte di Cantù Gentili offre spunti di riflessione e stimolando il dibattito su importanti questioni sociali. La sua arte non solo emoziona, ma svolge anche una funzione critica e educativa, contribuendo al progresso e alla crescita della società. Il valore dell'arte di Cantù Gentili ci invita a guardare il mondo con uno sguardo nuovo, ad approfondire le nostre emozioni e a comprendere meglio la complessità della nostra realtà.
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Nazionalità:
ITALIA
- Data di nascita : data sconosciuta
- Domini artistici: Opere di artisti dal valore d’artista certificato,
- Gruppi: Artisti certificati Artisti Italiani Contemporanei