Opera visionaria (2025) 图画 由 O. Soniart

Quest’opera grafica, densa di tensione simbolica e strutturale, si presenta come una composizione dal forte carattere visionario e psicologico. Il disegno si sviluppa attorno a una struttura piramidale centrale che incornicia un grande occhio doppio, elemento cardine della composizione. L’occhio, archetipo universale della percezione e della coscienza, qui si moltiplica, si sdoppia, si guarda dentro: è un centro nervoso che osserva e, al contempo, è osservato.

Ai lati dell’occhio si profilano due volti speculari, barbuti e marcati, con tratti classici e severi, richiamanti una duplice personalità, un Giano bifronte contemporaneo. Questa simmetria inquieta suggerisce dualità, conflitto interiore, ma anche complementarietà: ragione e istinto, passato e futuro, veglia e sogno. La fusione tra volto umano e geometria è accentuata da linee radiali che convergono e si intersecano come raggi di un pensiero irradiato, quasi a suggerire un’intelligenza superiore o una mente divina.

Sopra, una croce che richiama un’antenna o un dispositivo tecnologico sovrappone al sacro un’iconografia postmoderna, generando una tensione tra spiritualità e razionalità scientifica. Questo sovrapporsi di codici visivi antichi e contemporanei richiama le estetiche del simbolismo esoterico ma rivisitate attraverso una lente quasi cybernetica.

L’intero tratto, nervoso e impulsivo, comunica un’urgenza espressiva, una gestualità che si avvicina al disegno automatico o alla scrittura automatica surrealista. Lo scarabocchio, il segno instabile, diventano strumenti di accesso all’inconscio.

L’opera, infine, si configura come una riflessione sull’identità e sulla visione, proponendo un’immagine che è insieme specchio e occhio, figura e architettura mentale. Una grafia del pensiero.

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