Cart Arteaquattroruote
Mario Ricci, napoletano, classe 1980, professione Broker Assicurativo con laurea in Economia e Commercio, esordisce nel mondo dell’Arte inseguendo la sua prima passione le macchinine, trasformandole in un originale e visionario linguaggio visivo. Ama la fotografia, che sperimenta con interessanti riprese dedicate soprattutto allo studio della luce.
LA PASSIONE E LA CONCEPT DI CART ARTEAQUATTRORUOTE
C’era un bambino che amava giocare e collezionare macchinine… Divenne poi ragazzo ed infine adulto… giunse il momento di andare a convivere, che fare della propria collezione? Buttarla? Chiuderla in una serie di scatoloni e lasciarla in soffitta? Mario Ricci ha avuto un’idea differente.
Mario ha ribaltato le famose parole attribuite al campione di F1 Graham Hill
“La pista è la mia tela. La mia auto è il mio pennello”
ed ha trasformato le macchinine in parte integrante di coloratissime tele.
Chi non ricorda le macchinine con cui tutti noi giocavamo da piccoli?dai modellini di utilitarie alle auto da corsa, quanto ci divertivamo a farle sfrecciare per tutta casa.
Di sicuro anche voi, se guardate nei vecchi scatoloni in soffitta, ne ritroverete un bel pò.
Si trascorrono svariati anni a giocarci, poi i modellini si collezionano in bella mostra nella propria cameretta e se tutto va bene dopo un pò, vengono accantonati su di una mensola o in una scatola se non addirittura dati via, trasformandoli in un bel lontano ricordo.
Chi ha detto le vecchie macchinine servono solo per giocare o per essere collezionate su mensole e librerie? Grazie al progetto, le macchinine diventano le protagoniste di quadri di arte contemporanea.
Grazie al progetto CART Arteaquattroruote, le macchinine diventano le protagoniste di quadri di arte contemporanea.
Un colorato corpus di tecniche miste in cui l’intervento pittorico viene completato e impreziosito dalla presenza delle macchinine che si rincorrono lungo le colorate strade disegnate sulle tele rievocando nell’osservatore emozioni, odori e colori dell’infanzia trascorsa.
L’obiettivo del progetto è infatti proprio quello di far rivivere i modellini d’auto impedendo loro di diventare un piacevole ma lontano ricordo.
Una breve intervista a MARIO RICCI
Mario Ricci si definisce così:
più che un collezionista Sono un “cottimista” di emozioni
Provo a riempire le zone d’ombra della vita Con le emozioni dell’infanzia che sono il sale della terra
L’infanzia non ha tempo
Non è mai troppo tardi per farsi una infanzia felice.
Non sono un collezionista,
ma possiedo una sterminata collezione di conchiglie che tengo sparse per le spiagge di tutto il mondo
La sua Passione:
per molti la La mia passione per le “macchinine” può sembrare esagerata
Ma esagerare è una forma di creatività che appartiene all’arte e l’arte è l’espressione delle emozioni
Esagerare fa bene,
è un esercizio delle passioni dalle quali veniamo sempre più allontanati dalla realtà “analgesica” in cui viviamo.
A chi si rivolge
A quelli che vogliono ricordarsi di non dimenticare.
A quelli che vogliono aggiungere particolari a qualcosa che prima non conoscevano.
A quelli per cui Il "ricordo" è una ”reliquia secolarizzata”
A quelli che cercano ricordi che tengano unito ciò che il destino ha diviso.
A quelli che non vogliono ricordare i giorni ma solo gli attimi
Ai coraggiosi
perché è veramente vile chi ha paura dei suoi ricordi
Découvrez les oeuvres d'art contemporain de Cart Arteaquattroruote, parcourez les oeuvres d'art récentes et achetez en ligne. Catégories: artistes contemporains italiens. Domaines artistiques: Peinture. Type de compte: Artiste , membre depuis 2016 (Pays d'origine Italie). Achetez les dernières œuvres de Cart Arteaquattroruote sur Artmajeur: Découvrez de superbes oeuvres par l'artiste contemporain Cart Arteaquattroruote. Parcourez ses oeuvres d'art, achetez des oeuvres originales ou des impressions haut de gamme.
Cote artiste, Biographie, Atelier de l'artiste:
Le opere recenti • 10 oeuvres
Voir toutReconnaissance
Biographie
Mario Ricci, napoletano, classe 1980, professione Broker Assicurativo con laurea in Economia e Commercio, esordisce nel mondo dell’Arte inseguendo la sua prima passione le macchinine, trasformandole in un originale e visionario linguaggio visivo. Ama la fotografia, che sperimenta con interessanti riprese dedicate soprattutto allo studio della luce.
LA PASSIONE E LA CONCEPT DI CART ARTEAQUATTRORUOTE
C’era un bambino che amava giocare e collezionare macchinine… Divenne poi ragazzo ed infine adulto… giunse il momento di andare a convivere, che fare della propria collezione? Buttarla? Chiuderla in una serie di scatoloni e lasciarla in soffitta? Mario Ricci ha avuto un’idea differente.
Mario ha ribaltato le famose parole attribuite al campione di F1 Graham Hill
“La pista è la mia tela. La mia auto è il mio pennello”
ed ha trasformato le macchinine in parte integrante di coloratissime tele.
Chi non ricorda le macchinine con cui tutti noi giocavamo da piccoli?dai modellini di utilitarie alle auto da corsa, quanto ci divertivamo a farle sfrecciare per tutta casa.
Di sicuro anche voi, se guardate nei vecchi scatoloni in soffitta, ne ritroverete un bel pò.
Si trascorrono svariati anni a giocarci, poi i modellini si collezionano in bella mostra nella propria cameretta e se tutto va bene dopo un pò, vengono accantonati su di una mensola o in una scatola se non addirittura dati via, trasformandoli in un bel lontano ricordo.
Chi ha detto le vecchie macchinine servono solo per giocare o per essere collezionate su mensole e librerie? Grazie al progetto, le macchinine diventano le protagoniste di quadri di arte contemporanea.
Grazie al progetto CART Arteaquattroruote, le macchinine diventano le protagoniste di quadri di arte contemporanea.
Un colorato corpus di tecniche miste in cui l’intervento pittorico viene completato e impreziosito dalla presenza delle macchinine che si rincorrono lungo le colorate strade disegnate sulle tele rievocando nell’osservatore emozioni, odori e colori dell’infanzia trascorsa.
L’obiettivo del progetto è infatti proprio quello di far rivivere i modellini d’auto impedendo loro di diventare un piacevole ma lontano ricordo.
Una breve intervista a MARIO RICCI
Mario Ricci si definisce così:
più che un collezionista Sono un “cottimista” di emozioni
Provo a riempire le zone d’ombra della vita Con le emozioni dell’infanzia che sono il sale della terra
L’infanzia non ha tempo
Non è mai troppo tardi per farsi una infanzia felice.
Non sono un collezionista,
ma possiedo una sterminata collezione di conchiglie che tengo sparse per le spiagge di tutto il mondo
La sua Passione:
per molti la La mia passione per le “macchinine” può sembrare esagerata
Ma esagerare è una forma di creatività che appartiene all’arte e l’arte è l’espressione delle emozioni
Esagerare fa bene,
è un esercizio delle passioni dalle quali veniamo sempre più allontanati dalla realtà “analgesica” in cui viviamo.
A chi si rivolge
A quelli che vogliono ricordarsi di non dimenticare.
A quelli che vogliono aggiungere particolari a qualcosa che prima non conoscevano.
A quelli per cui Il "ricordo" è una ”reliquia secolarizzata”
A quelli che cercano ricordi che tengano unito ciò che il destino ha diviso.
A quelli che non vogliono ricordare i giorni ma solo gli attimi
Ai coraggiosi
perché è veramente vile chi ha paura dei suoi ricordi
- Nationalité: ITALIE
- Date de naissance : 1980
- Domaines artistiques:
- Groupes: Artistes Contemporains Italiens
Influences
Formation
Cote de l'artiste certifiée
Accomplissements
Activité sur Artmajeur
Dernières Nouvelles
Toutes les dernières nouvelles de l'artiste contemporain Cart Arteaquattroruote
una piccola carrellata di lavoro di cArt arteaquattroruote
Il Mattino
Corrono sul muro bianco, anzi si rincorrono trattenute entro colorati cartelli, macchinine di alluminio sfuggite di mano al gioco di un bimbo come divenuto adulto all’improvviso; escono dalla scatola che le aveva protette negli anni severi che superano l’adolescenza e cercano lo spazio, questa volta in verticale. Un gioco veloce, animato come il sogno che non riconosce i limiti della realtà, spazia e prende forma traducendosi in immagine eclettica tra un colorato onirico e una remarque futurista.
È PRIMA CORSA, l’originale mostra con cui Mario Ricci percorre la strade dei nostri ricordi.
Così appare “Attimo”, racconto di uno scontro mancato, disegnato nella fuga ammorbidita dalla curva colorata del percorso di due macchinine che girano in senso opposto; l’immagine diventa scontro caleidoscopico in “Oltre i passi”, una corsa solitaria verso l’infinito che pare, nell’intersecarsi delle rette nel punto di convergenza, scoppiare in mille colori. In mostra solo poche opere ma tante le immagini che riflettono: divertenti eppure passionarie, simulazioni di giochi ingenui eppure meditati come “Tira e molla di attrazioni divergenti” o l’avvio di una corsa in “Skyline”; diventano poi composizioni raffinate in “Innesti visivi” e “No sense”, fino a cedere, perché no, a rendere omaggio a Napoli e alle curve del suo golfo, divenuto pista per la rossa macchinina di “E...”, e al Vesuvio di “Exploit”, un cono eruttivo di colorate macchinine pronte a riniziare la corsa del nostro vivere quotidiano.
Ma quelli dei giochi di Mario non erano gli anni in cui cantavamo: andavo a cento all’ora per veder la bimba mia? Guardando le sue macchinine, con un po’ di humor, raro ai nostri seriosi tempi, può darsi che si ceda alla tentazione di canticchiarla. La mostra è curata da Mimma Sardella.
DOVE: Studio 49 Arte&Dintorni, via Carlo de Cesare 7 Napoli
QUANDO: 23 - 31 ottobre ; lunedì-sabato ore 10.00-19.00
INFO: 334.7515029 – cartarteaquattroruote@gmail.com
Repubblica
presentazione "Prima Corsa" Personale di Mario Ricci
"Prima Corsa" la Personale di Mario Ricci
Corrono sul muro bianco, anzi si rincorrono trattenute entro colorati cartelli, macchinine di alluminio sfuggite di mano al gioco di un bimbo come divenuto adulto all’improvviso; escono dalla scatola che le aveva protette negli anni severi che superano l’adolescenza e cercano lo spazio, questa volta in verticale. Un gioco veloce, animato come il sogno che non riconosce i limiti della realtà, spazia e prende forma traducendosi in immagine eclettica tra un colorato onirico e una remarque futurista.
È PRIMA CORSA, l’originale mostra con cui Mario Ricci percorre la strade dei nostri ricordi.
Così appare “Attimo”, racconto di uno scontro mancato, disegnato nella fuga ammorbidita dalla curva colorata del percorso di due macchinine che girano in senso opposto; l’immagine diventa scontro caleidoscopico in “Oltre i passi”, una corsa solitaria verso l’infinito che pare, nell’intersecarsi delle rette nel punto di convergenza, scoppiare in mille colori. In mostra solo poche opere ma tante le immagini che riflettono: divertenti eppure passionarie, simulazioni di giochi ingenui eppure meditati come “Tira e molla di attrazioni divergenti” o l’avvio di una corsa in “Skyline”; diventano poi composizioni raffinate in “Innesti visivi” e “No sense”, fino a cedere, perché no, a rendere omaggio a Napoli e alle curve del suo golfo, divenuto pista per la rossa macchinina di “E...”, e al Vesuvio di “Exploit”, un cono eruttivo di colorate macchinine pronte a riniziare la corsa del nostro vivere quotidiano.
Ma quelli dei giochi di Mario non erano gli anni in cui cantavamo: andavo a cento all’ora per veder la bimba mia? Guardando le sue macchinine, con un po’ di humor, raro ai nostri seriosi tempi, può darsi che si ceda alla tentazione di canticchiarla. La mostra è curata da Mimma Sardella.
DOVE: Studio 49 Arte&Dintorni, via Carlo de Cesare 7 Napoli
QUANDO: 23 - 31 ottobre ; lunedì-sabato ore 10.00-19.00
INFO: 334.7515029 – cartarteaquattroruote@gmail.com
intervista alla personale di Mario Ricci